FYI.

This story is over 5 years old.

Tecnologia

Questa startup vuole ripulire le città dai mozziconi di sigaretta con i corvi

I corvi ruberanno il lavoro agli spazzini?
Immagine: Screengrab YouTube.

I mozziconi di sigarette sono il rifiuto più diffuso al mondo, anche se costituiscono il soggetto di un'affascinante branca dell'archeologia perché consentono di ricavare preziose informazioni sulle comunità di fumatori. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Environmental Research and Public Health i mozziconi di sigaretta sono uno dei rifiuti più diffusi e da cui è più difficile liberarsi. In Italia, ad esempio, si stima che il peso dei mozziconi abbandonati nell'ambiente è di 13.000 tonnellate all'anno. Come liberarsene in modo sostenibile? Crowded Cities, una startup olandese, fondata dai designer Ruben van der Vleuten e Bob Spikman, propone di risolvere il problema chiedendo aiuto ai corvi.

Pubblicità

Secondo i dati riportati sul loro sito, il 98 percento dei filtri di sigarette sono composti da fibre plastiche che richiedono anche 12 anni per degradarsi e, ogni anno, in tutto il mondo vengono abbandonati 4.500 miliardi di sigarette, nella sola Olanda, il paese dove lavorano i due designer, sono 6 miliardi di mozziconi. Così, il duo ha deciso di realizzare i primi prototipi di contenitori per mozziconi battezzati crowbar.

I Crowbar dovrebbero funzionare in questo modo: i corvi inseriscono un filtro di sigaretta in un apposito foro, dove una telecamera effettua un check per stabilire se si tratta effettivamente di un mozzicone. Se il match è positivo, la Crowbar restituisce al corvo un pezzo di cibo. Sta a poi all'animale condividere questa conoscenza con i compagni della sua specie oppure tenere il segreto per sé.

Immagine del prototipo di crowbar via.

Uno studio pubblicato su Science, ha messo in luce la capacità dei corvi di organizzarsi in vista degli eventi futuri — un'abilità osservata fino a quel momento solo nei primati di maggiori dimensioni e negli esseri umani me escluso. Il trucco è rifiutare una ricompensa immediata perché consapevoli di poterne ricevere una migliore in futuro.

Durante i test condotti per quello studio, ai corvi veniva offerta una ricompensa in cambio di tappi di bottiglia o sassolini attivando un meccanismo in maniera simile a come potrebbe avvenire con la Crowbar, la cosa più divertente è che uno dei corvi aveva trovato il modo di manomettere il dispositivo per ottenere subito tutto il cibo senza essere costretto a trasportare ogni volta il sassolino. Gli scienziati sono stati costretti a rimuovere quel corvo dai test perché correvano il rischio che insegnasse agli altri corvi come hackerare l'esperimento. Succederà lo stesso anche ai corvi olandesi che lavoreranno per Crowded Cities?

L'uomo utilizza gli animali per svolgere lavori complessi da sempre, sfruttando la capacità dei volatili di solcare i cieli per arrivare dove noi umani non possiamo, come nel caso dei falchi che aiutano a tenere lontani gli altri pennuti dall'antenna radiotelescopica Deep Space 2 dell'ESA, in Spagna, per evitare che interferiscano con i suoi rilevamenti e sopratutto danneggino le strumentazioni, oppure dell'Esercito Francese per sventare eventuali attacchi terroristici condotti attraverso i droni addestrando delle aquile ad attaccarli. Negli ultimi anni, questa pratica si sta intersecando sempre di più alla tecnologia, portando ad esempio a cani poliziotto americani che vengono potenziati artificialmente trasformandosi in dei veri e propri cyborg, fino ai ratti eroi che rilevano le mine anti-uomo in Cambogia.

L'esperimento di Crowded Cities però si inserisce all'interno di un discorso parzialmente diverso, Ruben van der Vleuten e Bob Spikman, infatti, si sono ispirati per il loro lavoro all'americano Joshua Klein che ha sviluppato un progetto per insegnare ai corvi a raccogliere le monetine per strada in cambio di una ricompensa sotto forma di cibo. Secondo gli studi portati avanti da Klein, l'adattamento ha portato diverse specie animali a sopravvivere anche in contesti urbani, il problema è che questo avviene solo sotto forma di quello che si potrebbe chiamare 'parassitismo.' Per Klein, un metodo molto più intelligente di fare fruttare questa convivenza, piuttosto che tentare di sterminarli, è portare gli animali a svolgere compiti utili per la nostra società. Diamo fiducia ai corvi.