Tecnologia

Davvero gli Emirati Arabi stanno creando piogge artificiali?

L'inseminazione delle nuvole è una pratica di geoingegneria da tempo oggetto di controversie—ma gli Emirati Arabi sono determinati a portarla avanti.
dubai piogge artificiali cloud seeding emirati arabi
Immagine: Rustam Azmi/Getty Images.

Durante i mesi estivi del 2021, le temperature in Medio Oriente hanno superato i 50°C. Negli Emirati Arabi Uniti, un’ondata di caldo ha portato con sé le più alte temperature mai registrate nello stesso periodo dell’anno, mentre le precipitazioni restano limitate a pochi centimetri annui. Sorprende, dunque, che i social siano stati invasi da video che mostrano piogge torrenziali nella regione.

Pubblicità

Quelle stesse piogge sono diventate oggetto di vari articoli—articoli in cui si suggeriva che gli Emirati Arabi stessero creando piogge artificiali in risposta alle ondate di calore. Come Motherboard ha avuto modo di apprendere, non è esattamente così, ma questo resta comunque un esempio molto affascinante di geoingegneria da esaminare.

L’inseminazione delle nuvole (o cloud seeding, in inglese), una pratica di manipolazione meteorologica che esiste da 80 anni, è una forma di geoingegneria che è stata spesso oggetto di controversie, perché la sua efficacia resta abbastanza dubbia. La pratica prevede il rilascio di materiali come lo ioduro d'argento nelle nuvole tramite un velivolo, permettendo agli stessi di catalizzare l’agglomerarsi delle gocce d’acqua tra loro e ‘creare’ dunque la pioggia.

Lo ioduro d’argento funge in pratica da impalcatura, a cui le molecole d’acqua possono aggrapparsi finché non diventano abbastanza pesanti da cadere verso la superficie terrestre; così nuvole semplici—che mutano solo ogni tanto da vapore a goccia in zone come quella in oggetto—verrebbero trasformate in vere e proprie tempeste, capaci di contrastare la siccità e le sue conseguenze economiche. Lo strumento di manipolazione del meteo è stato usato anche per prevenire fenomeni di tempesta troppo violenti, spezzando le nuvole e, negli Stati Uniti, come tecnica militare che è poi stata bandita dalle Nazioni Unite nonostante la sua efficacia nei conflitti fosse già oggetto di dubbi negli anni Settanta.

Pubblicità

Dagli anni Novanta negli Emirati è attivo un centro di ricerca finanziato dal governo e devoto allo studio dell’inseminazione delle nuvole allo scopo di migliorare la disponibilità di acqua. Il Programma emiratino di ricerca scientifica sul potenziamento delle acque piovane può contare su sei aerei dedicati all’inseminazione delle nuvole e un milione e mezzo di dollari in finanziamenti.

“Il potenziamento delle acque piovane potrebbe rappresentare una risorsa economica e funzionale in aggiunta alle attuali riserve d’acqua nelle regioni aride e semi aride,” si legge sul sito, che sottolinea come gli Emirati stiano puntando a diventare leader di questo settore.

Il canale YouTube del NCM (il Centro nazionale di meteorologia degli Emirati Arabi Uniti) ha caricato molti video di piogge torrenziali nel paese, e per l’ondata di calore dell’estate 2021 non ha fatto eccezioni. I video contengono spesso pochissime informazioni, giusto la data, il luogo e il tipo di meteo, mentre altri sono di sola spiegazione del programma di inseminazione. Il NCM ha inoltre pubblicato diversi tweet durante le settimane dell’ondata di calore del 2021, riferendo di piogge nella regione con l’hashtag #cloud_seeding.

Questo ha spinto le testate a parlare del fatto che gli Emirati Arabi Uniti stiano effettivamente portando avanti con successo il programma di inseminazione delle nuvole, e che il paese stia usando piogge artificiali per gestire l’ondata di caldo. Quando VICE ha contattato il NCM per un commento, un portavoce ha detto che il paese non aveva fatto uso di inseminazione delle nuvole nella settimana in questione, ma che il programma “procede regolarmente quando sono presenti nuvole adatte all'inseminazione, qualsiasi giorno dell’anno.”

Pubblicità

Nonostante le apparenti tempeste di pioggia del paese siano diventate virali, Adel Kamal, specialista del NCM sostiene che gli eventi fossero tutt’altro che fuori dall’ordinario per il periodo.

“Il problema della disponibilità di acqua negli Emirati Arabi Uniti è considerato tra le sfide più importanti del futuro,” spiega Kamal a VICE in una email. “Il Centro nazionale di meteorologia ha infrastrutture specifiche per implementare operazioni di inseminazione delle nuvole a livello statale… oltre alla prima struttura per produrre razzi per l’inseminazione delle nuvole di alta qualità.”

Al di fuori degli Emirati, la manipolazione del meteo è stata bandita in stati come la Pennsylvania, mentre in altre parti degli Stati Uniti è stata accolta durante periodi di siccità. Nel mezzo di una siccità decennale a livelli mai visti negli ultimi 1200 anni, stati del sud-ovest degli Stati Uniti come Utah, California, Texas e Arizona hanno sposato l’inseminazione delle nuvole, preoccupati per le piogge e le nevicate sempre più scarse.

Pubblicità

Ma il consenso scientifico sulla efficacia della pratica resta diviso. Da un lato, determinare una causalità nei pattern meteorologici è impossibile, senza una variabile di controllo; la comunità scientifica non può testare come si sarebbe comportata una nuvola se non fosse stata inseminata e può dunque effettuare solo delle congetture sul fatto che un aumento delle piogge sia legato alla tecnica.

“Il problema dell’atmosfera è che non puoi condurre un esperimento controllato. Non puoi mai decretare cosa sarebbe successo con certezza assoluta se non avessi inseminato quell’area,” spiegava a WIRED nel 2019 Paul Connolly, ricercatore del dipartimento di scienze della terra e dell’ambiente dell’Università di Manchester.

Ma altri credono che siamo più vicini che mai a determinare se questo metodo di manipolazione del meteo funzioni davvero. Katja Friedrich, scienziata atmosferica dell’Università del Colorado a Boulder, era scettica finché non ha condotto esperimenti in prima persona, constatando una simmetria tra il percorso degli aerei che spruzzano ioduro d’argento e l’apparizione di gocce di acqua che iniziavano a cadere dopo essere state rilevate dai radar.

Le giurisdizioni che hanno abbracciato la pratica spesso la lodano come tecnica efficiente e sicura per l’ambiente. Julie Gondzar, project manager del Wyoming Water Development Office, ha detto al Guardian a marzo 2021 che lo stato del Wyoming aveva determinato che “l’inseminazione delle nuvole funziona ed è un modo efficace per soccorrere le aree colpite da siccità, senza conseguenze negative per l’ambiente.”

Pubblicità

Una manciata di studi fa eco a questa realtà, ma è anche ben noto che, in determinate concentrazioni, l’argento e altri composti chimici possono essere tossici per la vita marina.

Uno studio del 2021 sui livelli di inquinamento aerosol in 20 regioni degli Emirati Arabi Uniti ha scoperto concentrazioni molto alte di particolato (PM)—ovvero piccolissime gocce (droplet) di agenti inquinanti che possono penetrare in profondità nei polmoni e causare irritazioni o malattie respiratorie a lungo termine—in regioni che avevano subito inseminazione delle nuvole di recente. I ricercatori attribuivano le differenze tra regioni nel volume di PM alle condizioni meteorologiche e all’attività industriale.

Nel 2019, gli Emirati Arabi Uniti hanno condotto almeno 185 operazioni di inseminazione delle nuvole, scriveva WIRED all’epoca. Alla fine dell’anno ci sono state “piogge torrenziali” e alluvioni che hanno bloccato il traffico nelle strade, in diversi quartieri e zone commerciali. Un portavoce del NCM ha negato a WIRED che le due cose erano collegate. Stando a Gulf Today, il NCM ha condotto 126 voli di inseminazione delle nuvole nel 2021, compresi 14 voli intorno a metà luglio.

“Aumentiamo solo la quantità di pioggia; non creiamo alluvioni,” sostiene Sufian Farrah, meteorologo ed esperto di inseminazione delle nuvole.