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Tecnologia

Il disastroso refuso nella lettera di Renzi per gli italiani all'estero

La storia di una lettera pensata per promuovere il sì che porta dritto dritto a un sito per le ragioni del no.

Qual è il maggiore inconveniente che può capitare stampando su carta un link che rimanda a un sito internet? Non poter verificare la sua validità cliccandoci sopra. È proprio questo il problema che si ritrova ad affrontare il comitato referendario "Basta un sì." Ma procediamo con ordine.

Il segretario del Pd, Matteo Renzi, ha deciso di spedire una lettera agli italiani residenti all'estero per convincerli delle ragioni per cui dovrebbero votare sì al Referendum sulla Costituzione Italiana del prossimo 4 dicembre. Sulla lettera viene riportato l'indirizzo del Comitato referendario ,"bastaunsi.it", con un refuso: manca una "n" e l'indirizzo si trasforma in "bastausi.it".

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Il leghista Roberto Calderoli—sempre, sul pezzo quando si tratta di sfruttare falle informatiche, ricorderete il caso degli algoritmi generatori di emendamenti—si accorge del refuso e così il fronte opposto a Renzi decide di approfittarne.

Il Comitato per le ragioni del No "Costituzione Bene Comune—guidato dall'ex missino, ora FI, Altero Matteoli", nella persona di Ruggero Barbetti, sindaco di Capoliveri, acquista il dominio dell'indirizzo web errato riportato sulle lettere. Quindi, ora, basta digitare "bastausi.it" per essere reindirizzati sul sito web che riporta tutte le ragioni del No.

Ora, ammesso che esista la minima possibilità che uno degli italiani residenti all'estero che ha ricevuto la lettera di Renzi vada a copiare carattere per carattere l'indirizzo messo a disposizione, ci troviamo di fronte ad un classico caso di cybersqautting, anzi di typosqautting.

Come riportato da un utente di Reddit, "il typosquatting è vietato dal Regolamento dei domini "it", ricadendo nel grande cappello di "dominio registrato in malafede," ovvero, "getta discredito, promuove un concorrente, danneggia o confonde gli utenti internet." Comunicando l'abuso a Registro.it, il comitato referendario per il Sì può ottenere "giustizia" senza ricorrere a rimedi legali come, al contrario, pare stia meditando di fare. Nel frattempo, noi restiamo in attesa della prossima cyber bomba escogitata da Calderoli.