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Tecnologia

Questi ricercatori vogliono usare la chimica per vietare i film ai minori

Un team di ricercatori del Max Planck Institute for Chemistry di Magonza ha scoperto che i livelli di isoprene sono correlati con la classificazione di un film.
analisi cinema composti organici volatili
Immagine: Wikipedia.

Quando ci spaventiamo guardando un film al cinema, il nostro corpo produce delle reazioni fisiologiche che possono essere misurate sperimentalmente — no, non stiamo parlando banalmente del farsela addosso, ma dei composti organici volatili (COV) che immettiamo nell'aria quando siamo sorpresi o spaventati.

Un team di ricercatori del Max Planck Institute for Chemistry di Magonza ha avuto l'intuizione di esaminare i COV presenti nell'aria respirata nelle sale dei cinema, per determinare sperimentalmente l'impatto emotivo dei film sugli spettatori. Poi, ha cercato un criterio oggettivo per giustificare i vari "vietato ai minori di 14" o "18 anni" che accompagnano i film più spaventosi.

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In particolare, i ricercatori hanno scoperto che esiste una correlazione tra i livelli di isoprene e la classificazione di un film. Il liquido volatile, infatti, rappresenterebbe un indicatore valido della tensione emotiva degli spettatori di un film. L'isoprene è prodotto da processi metabolici, viene immagazzinato nel tessuto muscolare ed è rilasciato attraverso il sistema circolatorio, la pelle e sopratutto l'aria che respiriamo ogni volta che ci muoviamo.

Il team guidato dal ricercatore Jonathan Williams ha misurato la composizione chimica dell'aria respirata durante 135 proiezioni di undici film — di diversi generi e classificazioni — a cui hanno assistito più di 13.000 spettatori. Durante lo studio, uno spettrometro di massa è stato connesso al sistema di ventilazione del cinema, effettuando misurazioni ogni 30 secondi e rilevando, così, le concentrazioni di 60 composti diversi. Sulla base dei dati, gli scienziati hanno creato un modello che confronta la classificazione dei film con i dati sulla quantità e frequenza con cui il pubblico ha rilasciato nell'aria i composti.

Il metodo potrebbe essere applicato in futuro per determinare la classificazione di un film in casi in cui risulta controversa, oppure mostrare come cambiano nel tempo le reazioni del pubblico e gli standard di classificazione dei film. Negli obiettivi futuri della ricerca, c'è quello di indagare quali sono gli altri composti organici volatili emessi non solo nei momenti di tensione, ma anche in corrispondenza di altri stati emotivi.

Nel frattempo, se siete minorenni e siete riusciti a introdurvi lo stesso in sala per la proiezione di un film vietato, occhio a non emettere troppo isoprene nell'aria.

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