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Tecnologia

Questo sito raccoglie i peggiori fail informatici del decennio

I progetti falliti in campo informatico sono sepolti sotto montagne di soldi.
Immagine via Shutterstock

Il mondo contemporaneo fa ampio affidamento sui sistemi delle tecnologie dell'informazione e tutti siamo coscienti del ruolo fondamentale che ricoprono nel lavoro come nella vita quotidiana. Qualcuno, però, si è chiesto quanto paghiamo tanta efficienza in termini economici, di tempo investito e anche di disagi agli utenti.

I tipi di IEEE Spectrum, infatti, con la grande esperienza accumulata sul campo a partire da "Why Software Fails", primo articolo incentrato su queste vicende pubblicato nel 2005 sino al blog a tema Risk Factor, hanno passato in rassegna i loro archivi per mettere in luce dieci anni di problematiche connesse alle TIC.

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Ovviamente, i dati raccolti si limitano alle informazioni di dominio pubblico e per questo si riferiscono per lo più a progetti amministrativi, d'altronde le aziende private tendono a non pubblicizzare le loro grane (buon per loro che possono minimizzare le figuracce). Altro aspetto da tenere in considerazione è che le fonti sono difficilmente in lingue differenti dall'inglese, quindi l'archivio è un work in progress da ampliare ed integrare in cui i contenuti segnalati dai lettori sono bene accetti.

Gli argomenti sono stati suddivisi in cinque puntate e presentati con delle comode infografiche interattive. Lo scopo del lavoro non è quello di trarre conclusioni ma piuttosto di consentire a tutti gli utenti di esplorare i dati da sé, per notare connessioni che non erano mai balzate agli occhi prima, pattern ricorrenti e scoprire casi di cui non si era a conoscenza.

Non c'è un unico modo di valutare l'impatto di questi fallimenti. L'unica costante innegabile è che, con il passare del tempo e l'aumentare dell'interconnessione tra tecnologie informatiche, la portata dei danni cresce a dismisura. Insomma il problema del vicino riguarderà sempre di più anche noi, con buona pace di chi sperava di poter fare a meno degli altri.

Quando le cose vanno male

La prima puntata consiste in una rassegna dei casi più eclatanti in cui sono stati investiti grossi capitali per aggiornare sistemi IT obsoleti senza riuscire a portare a termine il compito, a volte sospendendo del tutto il progetto. Lo studio mette in relazione il denaro sprecato, il tempo perso e i disagi agli utenti.

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Un primo grafico permette di visualizzare i disastri distribuiti lungo un asse temporale e suddivisi per macroregioni: le Americhe, il Pacifico e l'Europa-Africa-Medio Oriente.

Da questi dati il team ha ricavato alcuni spunti su cui riflettere resi attraverso delle rappresentazioni interattive, in ordine troviamo: i costi e le difficoltà del modernizzare vari sistemi IT e quelli degli archivi medici nello specifico, stime sull'inaffidabilità delle tecnologie dei servizi bancari e per concludere una stima dell'impatto economico che provocano i malfunzionamenti dei sistemi che regolano il traffico aereo e le attività aeroportuali.

Insomma, se cercate qualche motivo in più per fare la voce grossa con gli addetti degli infopoint della compagnia aerea low-cost di fiducia quando il vostro volo subisce ritardi spaventosi o cancellazioni dell'ultimo minuto, qui potrete trovare pane per i vostri denti.

Tutti per uno, uno per tutti

Perché affidarsi a più programmi per compiere operazioni diverse quando sarebbe molto più comodo adottarne uno che li includa tutti? Questa è un'ottima osservazione. Ma prima di correre a liberare spazio sui vostri hardisk, riflettete sui problemi in cui incappa chi si imbarca in tentativi simili: ritardi nei tempi di lavorazione, budget richiesti inizialmente sforati e, nei casi più gravi, prodotti finali che non mantengono quanto promesso in partenza.

Verrebbe quasi da chiedersi se esista un limite intrinseco al numero di sistemi integrabili in uno per trarne insegnamenti utili a non farsi cogliere da eccessive smanie di semplificazione.

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Ancora un paio di giorni ed è tutto pronto

Un'analisi che può consolare tutti i ritardatari che mette a confronto budget investiti nei progetti con le rispettive deadline immancabilmente non rispettate e ovviamente le conseguenti ingenti perdite di denaro…

Non è colpa mia

La più divertente del lotto: un quiz per indovinare quali sono state le cause "ufficiali" per la mancata realizzazione di svariati progetti piuttosto costosi e quali sono stati invece i motivi reali per cui non sono andati in porto.

Un comportamento comune che emerge prepotentemente è l'attribuire sempre la responsabilità ad elementi non direttamente riconducibile ad esseri umani. E`sempre colpa dalla tecnologia, tecnologia che ovviamente è piombata sulla Terra direttamente dal cielo fatta e finita, infatti sembra impossibile capire da chi l'ha creata perché non funziona.

Memoriale al progetto ignoto

Un piccolo grande cimitero: lapidi tanto più elaborate quanto più ingenti le spese, un sentito tributo ai progetti abortiti, agli obiettivi irrealistici, ai requisiti di sistema mal definiti, alle interfacce progettate coi piedi, alle gestioni sciagurate, per non parlare degli interessi politici e commerciali che contribuiscono magicamente a gonfiare i costi di questi servizi informatici mai venuti al mondo.

Ricordandovi che potete accrescere l'archivio segnalando progetti che non sono stati menzionati, vi invito ogni tanto a guardare al bicchiere mezzo vuoto o se vogliamo essere più positivi a ricordarvi l'importanza dei fallimenti, perché ogni grande successo ha dietro un lunghissimo processo di prove ed errori, l'importante è fare un passo indietro per ricapitolarli tutti almeno ogni dieci anni.