gif cosa da vecchi
Immagine: Nicoletta Belardinelli.
Internet

Le GIF sono ufficialmente una cosa da vecchi, ormai

Le umili immagini animate erano un tempo massima forma di espressione su internet. Ora, stanno decisamente perdendo fascino per i più giovani.

Everett Yang stava scorrendo i file sul suo computer quando ha notato un antico artefatto: una cartella contenente quasi 100 immagini in movimento, un buffet di emozioni che Yang aveva etichettato con cura per facilitarne l’uso. Per esempio: “aaaaaaaay spongebob” mostrava un loop del personaggio animato che fa il gesto di sparare con le dita mentre cammina all’indietro attraverso una porta; “HAPPY COCKATOO” mostrava un pappagallo estremamente felice, mentre “sopracciglia che ondeggiano forte” e “sputo” non hanno bisogno di spiegazioni. Yang, che ora lavora nel campo dell’ingegneria informatica a New York, ha provato emozioni contrastanti nel rivenire ciò che descrive come “una reliquia.” Stupore. Imbarazzo. È stato un po’ come trovare un vecchio diario. La cartella era intitolata “Reaction GIFS.”

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Le cartelle di GIF erano usate da antiche civiltà come sistema di catalogazione e archiviazione di immagini animate per esprimere emozioni. Ok, probabilmente sapete cos’è una cartella di GIF, ma il concetto di un posto speciale per conservare GIF è incredibilmente assurdo in un’era in cui ogni app di messaggistica ha una propria library di GIF inclusa. E per molte persone più giovani, le GIF stesse hanno un che di alieno—o, diciamo, sempre meno figo.

“Chi usa le gif nel 2020, nonna?” ha risposto un utente su Twitter a Taylor Swift l’agosto di quell’anno, quando la cantante ha usato un’immagine di Dwayne “The Rock” Johnson che sillaba le parole “OH MY GOD” per esprimere la propria emozione nell’aver raggiunto un altro traguardo di carriera. Non serve andare lontano per trovare altri tweet o video di TikTok che prendono in giro le GIF e l’uso che ne fanno le persone anziane—che sì, oggi è sinonimo di millennial. Cosa ha reso le GIF così imbarazzanti? Quando è successo? Scompariranno per sempre, come Homer Simpson che si dilegua in una siepe?

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Le GIF non saranno più di moda ora, ma non significa che non siano popolari. All’inizio della pandemia, il sito GIPHY ha notato un aumento di utilizzo del 33 percento in un solo mese. Magari ne avete visto le conseguenze nei gruppi WhatsApp di famiglia—avere più tempo online durante i lockdown sembra aver coinciso con la scoperta delle GIF per molti genitori e nonni, per quanto non ci siano statistiche ufficiali a confermarlo. La Gen Z penserà che le GIF sono amate dai millennial, ma molti millennial iniziano a vedere le GIF come un giocattolo da boomer.

E questa è la prima e più semplice spiegazione del perché le GIF stanno perdendo il loro valore culturale. Whitney Phillips, professoressa di comunicazione all’Università di Syracuse e autrice di diversi libri sulla internet culture, dice che i pionieri di uno spazio digitale hanno sempre storto il naso quando nuove (ovvero: anziane) persone iniziavano a interfacciarsi con lo stesso spazio. I meme, per esempio, erano subcultura di nicchia. Quando è arrivato Facebook e le ha diffuse ovunque, le persone su Reddit e 4Chan erano genuinamente infastidite che la gente sfruttasse il prodotto senza contribuire al lavoro culturale. “La democratizzazione crea un senso di disgusto in chi si considera insider,” spiega Phillips. “È centrale al processo di produzione culturale online da decenni, ormai.”

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Oggi è facile dimenticare che ogni GIF ha un creatore e che molte GIF sono creative—perché sono semplicemente lì, a disposizione. Per decenni c’era chi lavorava non solo per crearle, ma anche per trovarle e salvarle in cartelle come quella di Yang. Nel 2016, Twitter ha lanciato la funzione di ricerca GIF, e così hanno fatto WhatsApp e iMessage. Un anno dopo, Facebook ha introdotto il suo bottone per le GIF nella sezione commenti del sito. Le GIF sono diventate non solo centralizzate, ma altamente commercializzate: il culmine è stato l’acquisto da parte di Facebook di GIPHY per 400 milioni di dollari nel 2020.

“Più GIF ci sono, meno sono considerate preziose o regali da fare ad altre persone,” dice Phillips. “Anziché richiedere tempo e ricerche, trovare la giusta GIF ora richiede premere un pulsante e digitare una parola. L’economia è cambiata completamente.”

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GIF per boomer

Immagine: Nicoletta Belardinelli

Il formato GIF è stato inventato nel 1987 ed è importante dire che non è la prima volta che viene abbandonato e ripreso. Jason Eppink—artista indipendente e curatore di una mostra sulle GIF al Museum of the Moving Image di New York nel 2014—dice che negli anni Novanta le GIF erano amate dagli utenti di GeoCities che volevano personalizzare i propri siti e pochi anni dopo le persone usavano le GIF su blog e primi social (pensate a MySpace).

“Ma quando è nato Facebook, non supportava le GIF. Non erano più di moda. Erano tipo, ‘non vogliamo che questo orrendo simbolo di dilettantismo intasi il nostro nuovo sito pulito e uniforme,’” dice Eppink. Le GIF hanno avuto un ritorno in auge quando le comunità e le fandom su Tumblr le hanno rese di nuovo cool—come dice Eppink: “Sono state riportate in vita già una volta in passato.”

Ma perché la Gen Z in particolare si sente così confusa da un format che a cui le generazioni precedenti hanno brindato con gioia per tanto? Robyn Ní Ríain, commessa di 22 anni che vive a Dublino, dice di non aver mai usato una GIF in vita sua (preferisce le emoji). Nel 2020, stava litigando su Twitter con un millennial che aveva risposto con una GIF di Beyoncé che le ha generato un senso di “cringe profondo.” Non solo il format in sé è imbarazzate per Ní Ríain, ma ritiene anche che molte persone che mandano le GIF compiano blackface digitale. Oggi, l’unica persona che manda GIF a Ní Ríain regolarmente è sua mamma.

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Erika Gajda ha 28 anni e lavora come assistente produzione podcast a Londra; rientra nella generazione Millennial, ma vede le GIF come una cosa da “millennial più anziani” (più per persone nate alla fine degli anni Ottanta, per capirci, anziché anni Novanta). “Penso che mentre i meme e Instagram diventavano popolari, le GIF erano sempre più rare e quindi datate,” dice Gajda. Le usava su Slack al lavoro in passato, ma poi ha smesso. “Le ho sempre trovate un po’ goffe—come se non sapessi cosa dire.”

Fanno sentire così anche me oggi: quando ne vedo una di raro la registro come qualcosa di “detto,” ma più come l’assenza di qualcosa da dire. Linda Kaye, professoressa di cyber-psicologia all’Università di Edge Hill, ipotizza che la popolarità crescente dei video di TikTok implichi che le nuove generazioni siano più abituate alla “creazione di contenuti personalizzati,” e le GIF possono sembrare pigre a confronto. “Penso che il problema delle GIF sia che tendiamo a vedere le persone usare sempre le stesse per esprimere un certo sentimento—tipo DiCaprio che fa un brindisi per fare le congratulazioni a qualcuno—forse la gente è stufa di vedere sempre certe GIF.”

Gajda è d’accordo con la teoria di Kaye. “Seguo e sono amica di tanti ‘content creator,’ ovvero e-girl che creano i propri meme o video di meditazione guidata,” dice. “Dunque sono abituata a vedere contenuti fatti dalle persone, più che video muti di Phoebe di Friends.” Di base, per Gajda, le GIF “sembrano un tentativo mal riuscito di fare una battuta ma la persona non è abbastanza originale per inventarsi qualcosa di suo.”

Ovviamente, è sciocco generalizzare troppo sui diversi atteggiamenti generazionali nei confronti delle GIF. Yang appartiene alla Gen Z e usava le GIF su Tumblr quando era adolescente. “Alle volte, le immagini possono incarnare più emozioni delle parole,” dice, aggiungendo che le emoji animate su Discord sono molto popolari al momento tra le persone giovani. Ma Yang ha smesso di usare le GIF per reagire intorno al 2016 perché sentiva che non era più una cosa adatta alla sua età e “iniziava ad ritenerla fastidiosa e immatura.” Yang ha iniziato a pensare che le GIF non aggiungessero più nulla alle conversazioni e che anzi potessero interromperne il flusso.

Nonostante abbia creato un’intera mostra dedicata alle GIF, anche Eppink non le usa più di tanto ormai. Come Yang, anche Eppink aveva una cartella di GIF sul computer e pensa che l’accesso semplificato alle librerie GIF di oggi abbia “appiattito” il loro effetto. “Trovo più difficile trovare una GIF che esprima ciò che voglio esprimere quando uso queste piattaforme,” dice. Come la cyberpsicologa Kaye, anche Eppink ritiene che TikTok abbia normalizzato la condivisione di video di noi stessi—perché selezionare una GIF per mostrare “la tua reazione a…”, se puoi semplicemente girare la fotocamera e registrare la tua effettiva reazione?

Questo non significa che le GIF siano morte. Non sono ancora scomparse dalle chat WhatsApp di famiglia, per esempio, e ci sono ancora 21,3 milioni di persone iscritte al subreddit r/gifs, che conta al momento 1,467 commenti nuovi al giorno. Phillips ipotizza che possa esserci un ritorno ironico dell’uso delle GIF. Forse il sali e scendi di popolarità delle GIF è uno specchio ironico del format stesso—destinato a ripetersi all’infinito, in loop.