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Tecnologia

La mappa che ti mostra in tempo reale quanto fa schifo l’aria che respiri

Il comune di Torino ha appena invitato i suoi cittadini a “rimanere il più possibile in ambienti chiusi, evitando di aprire porte e finestre.”
Giulia Trincardi
Milan, IT
Immagine: screenshot da World Air Quality Index

Questa settimana l'inquinamento nella pianura Padana ha raggiunto livelli allarmanti, con concentrazioni di polveri sottili PM10, che hanno superato di oltre il doppio il valore limite di 50 microgrammi per metro cubo a Torino, dove il comune ha disposto il divieto di circolazione per le auto di classe inferiore ad euro5, da mercoledì scorso "fino all'adozione di ulteriori provvedimenti."

Nel comunicato stampa, il Comune di Torino ha inoltre invitato i cittadini a non fare attività fisica all'aperto, a "rimanere il più possibile in ambienti chiusi, evitando anche di aprire porte e finestre" e, in caso fosse necessario spostarsi in bici o a piedi di "farlo per il più breve tempo possibile muovendosi lontano dalle vie più trafficate."

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La situazione è confermata anche dal sito aqicn.org, che fornisce informazioni in tempo reale sulla qualità dell'aria nel mondo. Basta infatti dare una rapida occhiata alla zona che corrisponde alla pianura Padana sulla mappa del sito per rendersi conto che la situazione è veramente drammatica. Il sito fa parte del progetto World Air Quality Index, nato per "promuovere la consapevolezza sull'inquinamento dell'aria" e fornire informazioni unificate sul tema al mondo intero. I dati elaborati sul sito vengono rilevati — tramite le stazioni di monitoraggio locali — dalle agenzie nazionali per la protezione dell'ambiente degli oltre 70 paesi (tra cui l'Italia) che fanno parte del programma.

Guardate tutti quei numerini rossi! Belli eh? Screenshot via: World Air Quality Index

L'allarme attuale per la qualità dell'aria riguarda ovviamente anche zone limitrofe a quella del capoluogo piemontese, come il Comune di Milano, dove il blocco delle auto più inquinanti è stato indetto a sua volta questa settimana, e durerà finché "non saranno certificati per due giorni consecutivi valori sotto i 50 microgrammi," si legge sul sito del Comune.

Non sono poi solo le PM10 ad aver superato i limiti considerati sicuri — con picchi da 114 µg per metro cubo a Torino e nuovi record sopra i 100 µg in città come Lodi, in provincia di Milano. Come riporta il meteorologo Filippo Thiery di Rai 3 in un recente post su Facebook, anche le PM 2.5 (più sottili delle PM10) sono presenti in concentrazioni molto più alte in questi giorni nelle stesse zone.

Per quanto queste ultime non abbiano un valore fisso limite giornaliero — a differenza delle PM10 — decretato ufficialmente in Italia, nel 2011 è stato comunque stabilito un obiettivo di limite medio annuo di 25 µg/metro cubo, mentre i valori medi registrati al momento — e visibili sulla mappa di aqicn.org — superano i 160 µg.

In teoria la situazione dovrebbe risolversi — o diciamo migliorare — alla prima pioggia, prevista per questo fine settimana. Ugualmente, temo che questa pratica mappa in tempo reale che aiuta a visualizzare lo smog nella propria città si rivelerà uno strumento sempre più utile in futuro.