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Tecnologia

La nuova legge di Bilancio concede 3 milioni a una società informatica sconosciuta

Si chiama IsiameD e si è convertita al digitale solo questa estate. Per ora, non se ne sa molto.
Immagine: Shutterstock.

Mentre le Camere stanno per essere sciolte, la nuova legge di Bilancio 2018 approvata dal Senato contiene un emendamento che ha lasciato perplessa più di una persona. Il comma 640, inserito da un senatore di ALA, il gruppo di Denis Verdini, prevede un finanziamento da tre milioni di euro distribuiti in tre anni per la società IsiameD.

IsiameD, nata come istituto italiano per l'Asia e il Mediterraneo, si è convertita al digitale questa estate. La società è stata scelta per "affermare un modello digitale italiano come strumento di tutela e valorizzazione economica e sociale del made in Italy e della cultura sociale e produttiva della tipicità territoriale" con un "contributo pari a 1.000.000 di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020".

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Visto che un precedente emendamento che avrebbe dovuto istituire l'albo dei dirigenti per la trasformazione digitale e un fondo da 50 milioni per incentivare l'assunzione di queste figure professionali non è più presente nel bilancio, la novità ha fatto discutere.

Ho chiesto ad Andrea Lisi, avvocato esperto di internet governance, di illuminarmi sulla situazione e lui mi ha spiegato via chat che "Paolo Coppola e Mara Mucci con la Commissione avevano reso palese lo stato di stagnazione in cui versiamo in materia di digitale. Sì era richiesto un minimo di investimento in termini di ricerca competenze nella PA e anche in materia di alfabetizzazione digitale diffusa."

"Ovviamente tutto è stato bloccato e non si parla più nemmeno di sanzioni alle pa. Piuttosto, sfruttiamo l'occasione per regalare milioni di euro agli amici di partito. Sono senza parole. Occorre puntare su competenze per dirigenti e funzionari apicali e alfabetizzazione diffusa. E accanto a una premialità credibile occorre puntare su un apparato sanzionatorio robusto. Solo dopo si possono fare corretti investimenti in hardware e software. Ma per adesso abbiamo proceduto al contrario (e continuiamo a farlo)" ha concluso l'avvocato. Il ministro Carlo Caneda ha dichiarato su Twitter che indagherà sulla questione.

Il finanziamento è stato promosso dai senatori Pietro Langella e Antonio Milio di Alleanza Liberalpopolare-Autonomie (Ala) il gruppo parlamentare di Denis Verdini. Solo sei mesi fa, IsiameD ha modificato l'ambito di interesse dell'azienda dalla diplomazia internazionale al digitale. Il suo presidente è Gian Guido Folloni, già ministro per i rapporti con il Parlamento tra il 1998 e 1999. Fino ad ora, IsiameD ha lavorato progetti di digitalizzazione della Confederazione Italiana Agricoltori e della Federalberghi di Firenze e ha stretto una partnership con Zte. Il colosso cinese delle reti mobile investirà 500 milioni in Italia nei prossimi 5 anni, lavorando a un progetto sulle smart city.

Ho cercato di capirne qualcosa in più contattando i direttamente IsiameD ma saranno disponibili a rispondere alle domande solo dopo la pausa natalizia. Vi terremo aggiornati.

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