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"No Man's Sky" non è ancora uscito, ma questo ragazzo lo ha già finito

In questo momento, No Man's Sky ha intorno a sé un'attenzione particolare. Eppure, ancora prima dell'uscita, un utente di Reddit ha detto di averlo già finito e ha raccontato quali sono i punti di forza e i problemi del gioco.

Tutte le immagini per gentile concessione di Hello Games

In questo momento, No Man's Sky—un videogioco di esplorazione spaziale che uscirà per PS4 e PC tra una settimana—ha intorno a sé un'attenzione particolare. Sui social, su reddit e sui forum si possono trovare opinioni contrastanti che vanno dall'attesa messianica al disprezzo urlato a gran voce. Il gioco punta tutto sulle sue dimensioni: contiene un universo di pianeti da esplorare, popolati da forme di vita da catalogare, il tutto creato con una tecnica chiamata generazione procedurale, che utilizza algoritmi per generare al momento dei contenuti basandosi su degli schemi predefiniti.

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Grazie all'utente di reddit daymeeuhn—che ha comprato su eBay una copia leakata del gioco per 1120€ più spese di spedizione—ora sappiamo che, anche se la mappa è "praticamente infinita," il gioco può essere finito in circa 30 ore. O almeno, questo è il tempo che lui ha impiegato per raggiungere il centro della galassia—l'obiettivo del gioco, a detta degli sviluppatori.

In realtà, penso che sia difficile stabilire l'effettiva durata del gioco. Nel dicembre 2014 il suo creatore, Sean Murray, aveva detto che ci sarebbero volute tra le 40 e le 100 ore per "raggiungere il centro." Lo scorso marzo, aveva dichiarato a Gamespot che raggiungere "il centro dell'universo" avrebbe tenuto impegnati i giocatori per centinaia di ore. In entrambi i casi aveva sottolineato che quei numeri sarebbero stati possibili solo se i giocatori si fossero concentrati solo su quell'obiettivo, "senza fare nient'altro che viaggiare verso il centro."

Tra dichiarazioni come queste e una campagna di marketing che ha fatto di tutto per gonfiare le aspettative sul gioco, alcuni giocatori si aspettano che No Man's Sky sia qualcosa di epico. La realtà però sembra essere un po' diversa, specie dopo la recensione di daymeeuhn—che in una serie di post ha fatto delle rivelazioni piuttosto importanti—che ha raggiunto il centro dell'universo dopo aver completato una serie di missioni secondarie, confutando così la tesi che riuscirci in così poco tempo voglia dire perdersi il bello del gioco.

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Ma leggendo i suoi post, daymeeuhn non sembra ossessionato dalla questione delle dimensioni del gioco—al contrario del resto di internet. Sembra più interessato a parlare di tutte le cose belle che ha trovato nel gioco, di tutti i bug frustranti che ha incontrato e della grande differenza tra le aspettative che si era fatto e la realtà. "Le aspettative su questo videogioco mi sembrano un po' esagerate," ha scritto, "e non perché è un brutto gioco, ma perché penso che questo genere di aspettative non siano adatte a questo tipo di gioco." Tutto sommato la sua impressione è stata positiva, ma spera che esca subito una patch correttiva di molti dei problemi del gioco—una possibilità che, leggendo i suoi post, sembra decisamente concreta.

Ovviamente c'è anche la questione di cosa daymeeuhn abbia trovato al centro dell'universo del gioco. Dico "ovviamente" perché come per ogni cosa riguardante No Man's Sky, anche il concetto di "fine" è problematico. Quando Murray ha detto che ci sarebbero volute centinaia di ore per raggiungere "il centro dell'universo," stava parlando di qualcosa di diverso dal centro della (prima?) galassia del gioco? Forse daymeeuhn non è arrivato alla fine del gioco ma solo alla fine del primo passo in un viaggio molto più lungo.

La sensazione che nel gioco tutto sia possibile è stata finora la forza principale di No Man's Sky, consentendogli di trovare un sacco di fan ma anche alienando tutti coloro che avrebbero preferito un videogioco con una struttura e degli scopi più chiari. Io stesso oscillo costantemente tra questi due poli. Da una parte penso di aver capito bene che "tipo di gioco" è No Man's Sky—e immagino che proprio per questo quando uscirà e ci giocherò mi piacerà molto. Dall'altra, quando vedo tutti i fan del gioco che prima ancora dell'uscita sono già convinti che sia "il videogioco definitivo" mi viene da pensare che a Hello Games e Sony la campagna pubblicitaria del gioco sia decisamente sfuggita di mano.

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Non fraintendetemi: non penso che Hello Games volesse creare un videogioco in grado di durare per sempre. Credo piuttosto che volessero catturare quel senso di possibilità che si può ottenere soltanto gettando il giocatore in un mare di stelle che non potrà mai essere esplorato completamente. Uno scopo che, effettivamente, si presta bene alle interpretazioni millenaristiche sul "videogioco definitivo."

Il "videogioco definitivo" è un prodotto di intrattenimento in grado di essere una fonte di piacere permanente e una via d'uscita dalle nostre vite, dai nostri corpi, dai nostri pensieri e dai nostri dolori. Qualcosa di simile al desiderio a cui si aggrappano film come Interstellar—promettendoci che, anche se "la razza umana è nata sulla Terra" con tutte le sofferenze e le difficoltà del caso, "nessuno ci dice che debba morire lì." Desideriamo tantissimo elevarci; trovare una via d'uscita fosse anche una via d'uscita generata proceduralmente. Ma la triste verità è che non andremo da nessuna parte, almeno non nel futuro prossimo, e che dovunque andremo ci saremo sempre noi con tutti i nostri pensieri e i nostri dolori.

Su Rock Paper Shotgun, Graham Smith ha immaginato un mondo in cui No Man's Sky non esce, mantenendo intatto il suo potenziale senza diventare mai un'opera umana con tutti i suoi difetti che, a prescindere di quanto ci si possa lavorare e di quanto sia ambiziosa l'idea di fondo, non sarà mai in grado di essere all'altezza delle aspettative. Anche se rispetto questo tipo di approccio, non fa per me.

Piuttosto, spero che No Man's Sky esca e sia un gran bel gioco, sia in sé per sé sia rapportato ai videogiochi che l'hanno preceduto. Spero che mi intrattenga e mi commuova con tutti i suoi colori, i suoi pianeti e le sue creature. Spero che le sue geometrie mi tengano incollato allo schermo e che i suoi mari e i suoi cieli infiniti mi catturino. Ma non voglio niente di trascendentale. No Man's Sky non dev'essere rivoluzionario—la rivoluzione su cui si basa c'è già stata. Piuttosto, voglio che sia un altro solido mattone in un muro di cultura e arte che stiamo costruendo già da un po'.

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