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Tecnologia

Come la tecnologia transumanista correggerà i refusi della realtà

La nostra vita sarà perfezionata da tutto ciò che è tecnologicamente attento.

È un problema comune, quando si legge, lasciarsi distrarre da un errore di spelling o di battitura. Alle volte il fastidio è tale da farci mettere in dubbio il materiale che stiamo leggendo—come anche il suo autore. La stessa cosa accade quando ascoltiamo un discorso politico in TV e chi sta parlando sbaglia la pronuncia di una parola. Ci fa rabbrividire e mettere in dubbio l'intelligenza stessa del politico. Un semplice errore di spelling o di pronuncia finisce spesso per influenzare in modo significativo la nostra interpretazione delle persone e dei contenuti che offrono. A mio avviso, è un po' una versione della sindrome del "giudicare un libro dalla copertina."

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Probabilmente, non è sano né pratico per nessuno giudicare così tanto i piccoli errori o le imperfezioni che si incontrano nelle altre persone e nella vita. Eppure, lo facciamo in tanti. La domanda a questo punto è: C'è un modo per evitare questo tipo di fastidiose distrazioni—e le migliaia di altri "typo della realtà" in cui ci imbattiamo ogni giorno?

A parte meditare nella posizione del loto per ore per ripulire la propria mente, credo che ci sia un'altra risposta positiva. Nel futuro, una tecnologia radicalmente nuova sarà in grado di eliminare o aggiustare le idiosicrasie—buone o cattive—costruite nella realtà che la nostra mente conosce.

Viviamo già in un mondo in cui certi tipi di errore di linguaggio scritto o orale possono essere corretti sul momento. Alcuni siti e reader hanno software di auto-correzione implementati al loro interno. Ma nel giro di 10 anni, il futuro sarà molto più correttivo. Prima o poi, le trasmissioni audio e quelle televisive avranno metodi per aggiustare "on demand" le pronunce di chi parla mentre le sue parole vanno in onda. Ci sarà un software in grado di simulare con cura la voce di chi parla, e rimediare a ogni parola, titolo, e nome mal pronunciati istantaneamente.

Inoltre, potrebbe persino essere in grado di correggere fatti mal riportati o battute politicamente scorrette in "tempo reale." Di sicuro il partito repubblicano sarebbe stato felice di evitare il commento a proposito dello "stupro legittimo" fatto dal candidato al Senato Todd Akin, per dirne una. Un editor in tempo reale sarebbe stato decisamente utile per salvare la situazione con la stampa.

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Penso però che le correzioni in tempo reale si spingeranno ancora oltre. Per prima cosa, i contenuti saranno manipolati dai creatori e dai dispositivi che li trasmettono. Dopo di che, saranno filtrati attraverso gli strumenti che i lettori e il pubblico hanno installati addosso. Sto dando per scontato il fatto che le persone avranno chip tecnologici sottopelle e sensori che traducono qualsiasi cosa per garantire la perfezione e la massima comprensibilità, in modo che non sia il mondo esterno a dover essere corretto, ma solo la loro percezione dello stesso.

I nostri impianti craniali faranno apparire i nostri animali da compagnia sempre spazzolati?

Una tecnologia del genere potrebbe essere resa possibile dalla tecnologia degli impianti cranici, che ci aiuterà—tramite elettroencefalogrammi (EEG) e i concetti di pensiero ibrido proposti dall'inventore Ray Kurzweil—a processare le informazioni. In aggiunta, è possibile che sempre più persone spenderanno il loro tempo in ambienti virtuali con dispositivi come l'Oculus Rift, che è ora proprietà di Facebook. Alla fine, la Realtà Virtuale prenderà il sopravvento sulla televisione e le persone passeranno ore e ore al giorno immerse cognitivamente in ambienti completamente digitali. In più, un altro modo comune di fare esperienza del mondo sarà tramite la realtà aumentata degli HoloLens di Microsoft. E nel giro di vent'anni, molte di queste tecnologie saranno disponibili tramite occhi bionici, che suppongo saranno introdotti come alternativa agli occhi biologici meno avanzati.

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Tutta questa tecnologia condizionerà la nostra percezione della realtà e cambierà drammaticamente il modo in cui il mondo ci fa sentire, così come le nostre preferenze personali. Perché tornare in una casa sporca quando puoi aumentarla virtualmente in una pulita nella tua mente, cancellandola con il tuo impianto craniale? Perché vedere l'immondizia per le strade se puoi non farlo? Perché sopportare il vicino che passa il suo tagliaerba rumoroso proprio mentre stai guardando un bel film? Spegni il suo volume con l'impianto cocleare che indossi. Perché accendere la stufa a legna se puoi immaginarlo e basta nella tua mente e percepirne anche il calore? Perché leggere un libro pieno di errori di battitura o di fatto quando la tecnologia che possiedi può correggerli direttamente sulla pagina (anche se l'autore non vuole)?

Qualche anno fa, lo scrittore e vincitore del premio Pulitzer Philip Roth provò a evidenziare un certo aspetto del suo libro, La Macchia Umana, sulla pagina Wikipedia a esso dedicata. Con grande sorpresa di Roth, il pubblico non era d'accordo e lo corresse. Roth si sentì dire che non era una fonte abbastanza credibile per fornire un commento sul suo stesso libro.

L'esperienza di Roth è un segnale di quello che ci aspetta. Nel futuro, l'oggettivazione personale modificherà la realtà attraverso l'uso sempre maggiore della tecnologia, passando sopra persino ai creatori stessi di un contenuto.

Forse è ancora più interessante pensare a come questa tecnologia creerà realtà utopiche per ognuno di noi nei nostri mondi quotidiani. Ci saranno algoritmi incorporati che conosceranno le nostre personalità e i nostri desideri più profondi, nello stesso modo in cui Google conosce già le nostre preferenze di ricerca. Perché i nostri amanti dovrebbero avere i capelli in disordine, o l'alito cattivo, o i brufoli o persino le rughe? I nostri impianti craniali faranno apparire i nostri animali da compagnia sempre spazzolati? Avremo gonne e camicie sempre perfettamente stirate? E che succederà agli odori corporei—potremo finalmente liberarcene una volta per tutte programmando le nostre menti affinché non li percepiscano più? E ancora, potremo mettere un odore corporeo permanente, come il profumo o la colonia che preferiamo, su qualcun'altro e su noi stessi? Un giorno la tecnologia per fare tutto ciò sarà qui.

Una realtà tanto distorta della nostra esperienza nell'universo non è solo possibile, ma probabilmente anche inevitabile. I programmi sapranno semplicemente i nostri gusti e i nostri desideri, e li implementeranno come una routine nelle nostre vite quotidiane, puntando magari a quello che ci rende più felici e soddisfatti.

Ovviamente, l'impatto sarà limitato. Non sarà in grado di toglierci dal traffico quando saremo nelle nostre macchine che si guidano da sole, in ritardo per un volo. Né sarà in grado di rimuovere i giocattoli su cui siamo inciampati, che erano stati lasciati in giro dai bambini, ma che il nostro dispositivo di VR aveva rimosso dalla nostra visuale per far sembrare la casa in ordine. Né sarà in grado di eliminare il cancro dai nostri corpi, per quanto impianti e occhi bionici ci facciano apparire perfettamente in salute.

Questo tipo di tecnologia potrebbe lasciarci sordi e impreparati alla realtà, specialmente quando l'esistenza materiale viene a chiedere il conto—come spesso fa quando ci colpiscono malattie, problemi economici o tragedie. Potrebbe darsi che le nostre idiosincrasie siano preoccupazioni che possono essere sostituite di tanto in tanto, ma restiamo comunque esposti ad un mondo reale, duro e sempre in attesa.