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Tecnologia

La rete gigante testata dall'ESA per raccogliere la spazzatura spaziale

L'ESA ha testato questa tecnologia a gravità zero, e in effetti funziona.

A volte le tecnologie più semplici sono la soluzione migliore per i problemi hi-tech—come usare una rete da pesca gigante per catturare la spazzatura spaziale e rimuoverla dall'orbita terrestre.

L'Agenzia Spaziale Europea sta compiendo i primi passi di una missione che ha l'obiettivo di raccogliere entro il 2021 gran parte dei detriti spaziali (satelliti non funzionanti, missili abbandonati) e rimuoverli dall'orbita. Sono state proposte ​alcune strade da percorrere per risolvere il problema e recentemente è stata fatta una simulazione di cattura di un satellite con una rete gigante.

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I ricercatori sono saliti su un velivolo parabolico per testare come avrebbero lavorato le reti se fossero state lanciate contro un oggetto in assenza di gravità. I lanci sono stati effettuati usando un fucile ad aria compressa con dei pesi attaccati agli angoli affinché si avvolgessero intorno all'obiettivo e intrappolassero il modello in scala del satellite che si trovava a bordo. I risultati sono piuttosto impressionanti.

"La buona notizia è che il lavoro è stato fatto molto bene—talmente bene che è stato necessario tagliare le reti con un coltello prima di lanciarle nuovamente," ha detto l'ingegnere Kjetil Wormnes durante la ​conferenza stampa. I ricercatori hanno testato due progetti diversi per le reti e hanno scoperto che la versione più sottile e leggera funzionava molto meglio.

L'ESA sta considerando anche altre tecnologie, incluso un braccio robot, un fascio ionico e, restando in tema pesca, un arpione.

E anche se può sembrare quasi ridicolo portare nello spazio una rete enorme per ripulire i circa ​20.000 detriti delle dimensioni più grandi di una palla da softball che sfrecciano introno al nostro pianeta, i test dell'ESA costituiscono lo sforzo maggiore in questo senso finora. Più immondizia c'è in orbita, più aumenta il rischio di collisioni—basta pensare a Gravity—e non abbiamo ancora trovato il modo di ripulirla.

Ma se il primo tentativo fosse un indizio, la soluzione più semplice potrebbe essere davvero quella vincente.