I WC giapponesi favoriranno l'emancipazione femminile

Vista dall'esterno, la passione giapponese per le toilette super tecnologiche può risultare sconcertante. Dalle mostre che ne celebrano l'evoluzione sino alle competizioni tra i marchi leader del settore, il paese non perde certo l'occasione di puntare i riflettori sulle varie innovazioni che coinvolgono i wc a partire dalle sedute riscaldate fino ad arrivare agli spruzzatori automatici di detergenti intimi.

Questo fenomeno, per quanto folle, possiede anche una sua componente sociale: il governo giapponese ha infatti intenzione di diffondere il suo sapere tecnologico anche all'estero per aiutare le donne dei paesi in via di sviluppo in materia di salute e sicurezza.

Alla World Assembly of Women (WAW) tenutasi a Tokyo il mese scorso, Haruko Arimura, ministro per la parità dei sessi dall'Ottobre 2014, presto ribattezzata il "ministro delle toilette" dal magazine giapponese Shukan, ha sottlineato l'importanza di portare il tema della diffusione dei sanitari all'attenzione dei potenti di tutto il mondo.

"La defecazione, oltre a essere una delle attività fondamentali nella vita di tutti, è anche intimamente connessa alla dignità umana" ha dichiarato la Arimura secondo quanto riportato da Today Online, "nonostante in politica e nell'opinione pubblica non manchino i dibattiti sull'alimentazione, le occasioni di affrontare questo altro argomento sono state pochissime."

Giusta osservazione. Per le donne nei paesi in via di sviluppo la mancanza di accesso alle toilette può rivelarsi fatale. Negli ultimi anni, diversi casi di stupro in India sono stati attribuiti alla mancanza di toilette interne alle abitazioni che costringono le donne dei villaggi ad arrangiarsi all'aria aperta. Secondo un report della BBC molti episodi di violenza nello stato indiano del Bihar avvengono proprio quando le donne escono di casa per andare al bagno.

Rischi del genere sono stati ricordati anche da Zainab Hawa Bangura, rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite per quanto riguarda le violenze sessuali all'interno delle zone di conflitto che durante il WAW ha illustrato come la diffusione dei sanitari sia una questione tanto sanitaria quanto pertinente la sicurezza, lo sviluppo e gli obiettivi umanitari, "il problema affligge drammaticamente le donne di ogni società."

Per provare che le toilette in Giappone non sono solo wc con doccette high-tech, la compagnia di sanitari giapponese Lixil Corporation ha presentato, durante la conferenza, un prototipo progettato appositamente per le abitazioni delle aree rurali.

Battezzato la "toilette sicura SaTo (Safe Toilette)", il gabinetto è equipaggiato di un passaggio per urina e feci che si richiude dopo la loro emissione. Strumenti del genere possono rivelarsi utili in luoghi in cui sono ancora molto comuni le latrine costituite da semplici buchi nel terreno contribuendo a diminuire la diffusione di odori e malattie. Ma oltre ai benefici sanitari, l'obiettivo principale in questo caso è fornire sanitari sicuri da installare nei pressi delle abitazioni.

"Il Giappone produce moltissimi strumenti ad alta tecnologia. Questi possono promuovere l'emancipazione femminile anche attraverso la diffusione dei sanitari", ha detto il primo ministro giapponese Shinzo Abe che ha fatto riferimento alla necessità di fornire strutture igieniche e sicure durante la conferenza del WAW.

Non c'è alcun bisogno di esportare le toilette giapponesi super evolute su scala globale. Ma se il governo dovesse riuscire nel suo intento umanitario, alcune delle toilette più essenziali potrebbero aiutare molte persone ad avere accesso ai servizi sanitari di base che molti di noi danno per garantiti.

Comunque nel frattempo, le toilette più lussuose e super tecnologiche continuano a catturare l'immaginazione nazionale. Proprio il mese scorso, Toto, una casa leader del settore, ha inaugurato una mostra incentrata sui wc per ripercorrerne gli sviluppi tecnologici dai modelli più minimali a quelli più elaborati, Abe stesso, colto dalla febbre per i Giochi Olimpici che si terranno in Giappone nel 2020 e dalla voglia di attirare visitatori dall'estero ha selezionato i 28 water più lussuosi del paese tra 380 concorrenti.