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Alcuni membri dell'Unione Satanisti Italiani. Foto per gentile concessione degli intervistati.
Cultura

Com'è essere satanisti in italia, spiegato dai satanisti

Abbiamo chiesto a chi segue il culto del Satanismo Originale in Italia di spiegarci in cosa consiste, oltre le leggende e i pregiudizi.

“Essere satanisti oggi in Italia non è semplice, significa rappresentare qualcosa di socialmente scomodo,” racconta Jennifer Crepuscolo, alias Jennifer Mezzetta, 33 anni. Nel 2010 ha fondato Unione Satanisti Italiani (USI), spiega, “per fare informazione sul nostro Culto, per cercare di rendere giustizia a una realtà da troppo tempo bistrattata.”

Il panorama satanico è suddiviso in due correnti principali, come mi illustra Jennifer: il culto di Satana vero e proprio (in cui gli aderenti credono in Satana come entità reale) e la corrente più filosofica di impronta atea (in cui gli aderenti non credono in Satana ma lo vedono solo come simbolo di ribellione). All’interno di queste due macro-correnti si sviluppano poi tutte le varie scuole di pensiero, inscrivibili nella corrente teista o in quella atea. 

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Unione Satanisti Italiani crede nel Satanismo Originale, secondo cui Satana e i Demoni sarebbero gli antichi Dei delle Origini, demonizzati in seguito dalle religioni abramitiche che hanno voluto sostituire il politeismo. Figura centrale del Satanismo Originale è la Dea Madre, “il femminino oscuro e splendente largamente stigmatizzato dalle religioni patriarcali,” prosegue la fondatrice di USI.

I Satanisti Originali credono che antiche divinità siano discese in terra per offrire conoscenza agli uomini, unendosi a loro carnalmente e creando così una nuova stirpe che gli aderenti definiscono appunto Satanidi, i quali formano una comunità definita Clade.

A oggi Unione Satanisti Italiani conta circa 6mila iscritti sul sito web, 12mila su Facebook e circa 10mila su Instagram e YouTube, mentre su TikTok i follower sono oltre 100mila.

“La maggioranza degli utenti vanno dai 18 ai 34 anni, contando anche la presenza di minorenni e over 50. C’è una prevalenza femminile del circa 65 percento contro un 35 maschile,” dice Jennifer. “Gli aderenti sono di diverso ceto sociale, dal liceale alla casalinga, dall’operaio al professore, dall’avvocato al medico e persino esponenti politici (che per privacy ovviamente non posso nominare). Molti, pur avendo in casa altari e dedicandosi seriamente al Culto, ancora oggi si nascondono per comprensibile timore delle ripercussioni sociali.”

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Di questo—e altro—abbiamo parlato con alcuni membri di USI provenienti da diverse parti d’Italia. I cognomi sono stati rimossi per richiesta degli intervistati.

Claudia
19 anni, studentessa, satanista da 5 anni

Fin da piccola ho nutrito dubbi sul cristianesimo. Notavo incoerenze, ma soprattutto non sentivo nessun benessere interiore se pensavo a Gesù.

Poi un amico mi parlò di Satanismo Originale: provai la sensazione di sentirmi finalmente a casa. Per abbattere i pregiudizi dovevo io per prima non avere vergogna né paura, quindi mi sono aperta con i miei genitori, gli amici, con una prof e con la mia ragazza. Il risultato è stato che amici e prof si sono interessati al mio Culto, mentre i miei genitori si sono arrabbiati e la mia fidanzata mi ha lasciato. 

Ora ho una ragazza che amo tantissimo e che è Satanide come me, ma è stata dura sentirmi rifiutata dalla mia ex solo perché avevo una natura spirituale diversa. E dire che lei, da omosessuale, sa bene cosa significa sentirsi rifiutati per la propria diversità.

Conosco tantissimi Satanidi gay. Nel Satanismo Originale l’orientamento sessuale è indifferente. E le donne sono molto rispettate. Papa Francesco ha detto che la violenza sulle donne è satanica, ma in realtà sono state le religioni patriarcali a portare la misoginia. 

Il Satanismo Originale non è una dottrina, non dobbiamo seguire dogmi ma solo la nostra natura satanide. Noi non facciamo proselitismo: per noi non esiste il concetto di conversione perché se sei Satanide lo senti, è istinto, mentre se non lo sei non puoi diventarlo. Non abbiamo gerarchie basate su ruoli tipo maestro e seguace, e questa è una delle cose che più amo: non devo obbedire a nessuno ma soltanto rendere conto a me stessa. 

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Papa Francesco ha detto che la violenza sulle donne è satanica, ma in realtà sono state le religioni patriarcali a portare la misoginia

Noi sappiamo di non fare nulla di male, abbiamo perfino varato il Sabba di Beneficenza in cui vengono offerti servizi di esoterismo con pagamento a offerta libera, il cui ricavato viene donato a chi ne ha bisogno. L’abbiamo fatto anche per arginare la piaga rappresentata da quei soggetti poco onesti che mercificano il Sacro e vendono servizi esoterici a prezzi abnormi (talvolta adottando comportamenti ricattatori).

Il primo Sabba benefico ha fruttato 2000 euro, però molte associazioni non li hanno accettati perché siamo satanisti. Li abbiamo devoluti a un canile e a una colonia felina, per abbattere lo stereotipo del satanista che fa sacrifici animali: è una sciocchezza! Noi Satanidi amiamo tantissimo gli animali, sono sacri a Satana. 

Eugenio
26 anni, panettiere, satanista da 9 anni

Fin da bambino ho sempre avuto una forte attrazione per l’occulto e la spiritualità. Ero affascinato dal sacro e mi interessai inizialmente al Cristianesimo, tanto da fare il chierichetto.

Poi una sera di 9 anni fa ebbi la mia chiamata verso Satana: un’esperienza indimenticabile. Era una notte di febbraio, molto fredda, ma a un certo punto il mio corpo è stato permeato dall’energia del Dio. Era una sensazione calda, intensa, difficile da spiegare. Nonostante fosse la prima volta nella mia vita in cui provavo una cosa simile, la mia anima l’ha riconosciuta subito, era come se “ricordassi” e nella mia mente il suo nome si faceva sempre più vivo.

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Sapevo che era Satana ma non avevo alcuna paura, anzi, mi sentivo bene, al sicuro. Nei giorni seguenti trovai Unione Satanisti Italiani e conobbi altre persone come me. Feci il mio coming out subito. Oggi tutte le persone che conosco sanno che sono satanista, anche a lavoro è risaputo: porto con orgoglio e onore i sigilli degli Dei tatuati sulla pelle.

Abbiamo ricorrenze come i Solstizi e gli Equinozi, mentre non esistono rituali di Iniziazione per “diventare” Satanidi, dato che Satanidi si nasce, non ci si diventa. Al massimo ci si scopre tali nel tempo e si può scegliere se fare il rito di Consacrazione a Satana, la cosiddetta Dedica. E proprio perché Satanidi si nasce, siamo contro l’indottrinamento dei bambini. 

Non crediamo nel diavolo biblico, quella è un’alterazione cristiana. Per me Satana è l'entità primordiale, Dio della conoscenza, Dio dell'animo umano, invece per molte persone è ancora un insieme di stereotipi. Ci sono luoghi comuni che ricadono sulla musica, sul vestiario, sui tatuaggi (che fino a qualche decennio fa erano visti come “opera del demonio”). 

La gente crede che i satanisti siano dei criminali per colpa degli Acidi [persone che commettono crimini definendosi satanisti e delinquendo in nome del diavolo]. Quelli sì che sono dei criminali, e no che non sono satanisti!

Semmai sono dei cristiani al contrario, che per fare i ribelli fanno del male nel nome di un diavolo che non corrisponde alla vera figura di Satana ma che è solo un’invenzione giudeo-cristiana, creata per spaventare e tenere a bada la massa, infangando gli antichi Dei.

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Per me Satana è l'entità primordiale, invece per molte persone è ancora un insieme di stereotipi

Gli acidi sono una devianza spirituale: l’Acidismo non si basa sull’amore verso Satana, bensì sull’odio verso Cristo. Gli Acidi non sono satanisti ma solo anticristiani, dei criminali che non hanno una reale vocazione, solo smania di ribellione verso il sistema. Gli Acidi sono nei fatti un prodotto cristiano, poiché gli aderenti sono individui che non rendono davvero culto a Satana, bensì strumentalizzano il concetto di “diavolo” per fare il bastian contrario e sfogare la propria frustrazione. 

Alessandra
31 anni, consulente legale, satanista da 13 anni 

Essere satanista non è la prima cosa che rivelo quando conosco qualcuno, ma se capita di parlare di argomenti legati alla propria appartenenza religioso-spirituale lo dico con serenità.

Meno serenità mi è capitata al lavoro: per episodi di discriminazione ormai evito ogni forma di lavoro dipendente. Ho subito mobbing collegato al fatto di essere satanista, non potevo firmare nulla che fosse frutto del mio lavoro, addirittura venivo rimproverata se dicevo dove lavoravo: non doveva uscire il mio nome poiché il fatto di essere satanista avrebbe danneggiato l'azienda. 

Trovo vergognoso che nel Ventunesimo secolo possano esistere episodi del genere: parliamo di un diritto fondamentale, quello al lavoro, e se la discriminazione religiosa non dovrebbe mai essere tollerata, meno ancora dovrebbe esserlo laddove si parli del diritto di lavorare e, più in generale, di non morire di fame.

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Inoltre alle discriminazioni visibili si deve aggiungere un "sommerso," esistente ma difficilmente quantificabile: ad esempio se una persona si espone online circa il proprio orientamento spirituale è difficile stabilire quante volte il suo curriculum verrà cestinato dopo una ricerca su Google, ma penso accada. 

I più radicati luoghi comuni sul satanismo sono quelli che lo associano a forme di criminalità. Non è raro che delitti che poi si rivelano di matrice del tutto differente vengano imprudentemente spacciati come possibili reati "a sfondo satanico."

È perfino accaduto che gravi fatti di reati commessi da gruppi religiosi di matrice fondamentalista cristiana siano stati spacciati dalla grancassa come casi di satanismo: per esempio qualche anno fa a Panama le atrocità commesse da una setta di fanatici cristiani denominata "La nuova luce di Dio" divennero efferatezze di una "setta satanica" nei titoli di un noto quotidiano italiano.

Attualmente, inoltre, vi sono delle frange del mondo cosiddetto complottista che associano il satanismo a élite di potere, nonché a forme di abuso rituale su minori. Tali credenze possono degenerare in pericolose forme di isteria di massa, e il tutto nasce da un retroterra di disinformazione. 

Davide
39 anni, negoziante, satanista da 4 anni

Sono stato immerso nel cattolicesimo fin da piccolo. Ho poi scoperto che la Verità che cerchiamo è comune a tutto il genere umano dalle origini, ma con il tempo essa è stata dispersa in tutti i testi antichi, sulle pitture rupestri, in Mesopotamia, in Egitto, nei Veda dell’India.

Insomma, tutte quelle antiche e sagge culture che sono definite dal “giudeo-cristiano-islamico” come “adoratori di Satana.” 

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Noi satanisti non abbiamo una sede fisica per ragioni di sicurezza ma sarebbe bello poterla avere, anche per un riconoscimento ufficiale, però al momento ci concentriamo maggiormente sulla nostra crescita spirituale. Inoltre consideriamo la Natura come il Nostro Tempio, quindi fisicamente è ovunque. 

Le date cardinali nella vita di un Satanide sono i Sabba, gli Equinozi, i Solstizi, i Mundus Patet: veniamo dalla Natura e celebriamo i suoi cicli. Rispettiamo qualunque cosa venga dalla natura, per questo cerchiamo di abbattere la fandonia dei sacrifici di animali.

Che valore ha per un vero Dio il sangue di un animale indifeso? Nessuno. L’unico sacrificio che i Satanidi compiono è “quello dell’Ignoranza sull’altare della Sapienza.”

Nicolò
53 anni, professione non rivelata, satanista da 25 anni

Ero un fervente cattolico: sono sempre stato attratto dal sacro e il cattolicesimo è stata la prima forma di sacralità che in questa società incontriamo.

Il mio percorso verso il satanismo è cominciato proprio dalla Chiesa: stavo facendo un percorso per diventare prete, ho persino lavorato per molti anni per il Gris, il Gruppo di ricerca e informazione sulle sette (l’unico autorizzato dalla Chiesa a occuparsi di materie occulte). 

Il satanismo si è dimostrato un percorso sacro, intenso, nulla a che fare con la visione negativa data dalla Chiesa

Ho vissuto inaspettatamente esperienze profonde con Satana, e lì ho compreso che il satanismo non era affatto il male ma una via sacra che la Chiesa ci aveva nascosto per assoggettarci e tenerci nell’ignoranza. Il satanismo si è dimostrato un percorso sacro, intenso, nulla a che fare con la visione negativa data dalla Chiesa. 

Nel satanismo abbiamo delle ritualità comuni ma ognuno può fare a modo proprio, mettendoci il cuore, con emozione, oltre ogni approccio meccanico. Anche per questo non amavo più la Chiesa: non volevo più un terzo incomodo fra me e il sacro, e la Chiesa lo era. 

In passato, quando mi affidavo ai dogmi cattolici, credevo in tutto ciò che la Chiesa diceva perché “la Chiesa lo diceva.”

Camilla Sernagiotto è autrice del saggio e libro di inchiesta che tratta di esoterismo, occultismo e satanismo nel rock e nel cinema intitolato La maledizione del Dakota. Rosemary’s Baby, Cielo Drive, John Lennon e altri fatti oscuri (Arcana Edizioni, 2022).