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Tecnologia

Perché il caso 'Silent Hills' segna la fine dei giochi tripla A giapponesi

I cambiamenti dell'azieda leggendaria riflettono quelli del mercato giapponese. Strani giorni per il gaming.

​Lunedì scorso, la Konami ha confermato che Silent Hills, uno dei due soli giochi per console annunciati per il prossimo futuro, è cancellato. Persino PT, l'acclamato teaser giocabile, è stato rimosso dai digital store. La Konami sostiene, di essere decisa a produrre nuovi non ben specificati giochi di Silent Hill, ma la dichiarazione è arrivata dopo un weekend di speculazioni, e un lunedì di dure rivelazioni, inclusa la notizia che la Konami si è tolta dalle liste del New York Stock Exchange.

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Sembra quasi che la Konami abbia perso interesse nei suoi franchise per console titanici, costosi e decennali come Metal Gear, Silent Hill e Castlevania.

L'ultimo mese, tra preoccupazione e confusione, ha riguardato l'uscita dalla compagnia di Hideo Kojima, creatore della serie di Metal Gear Solid e fiore all'occhiello della Konami, una volta che il suo lavoro per Metal Gear Solid V: The Phantom Pain sarà terminato. I sospetti sono iniziati quando il suo nome è stato rimosso dai loghi e dal materiale promozionale del gioco e, a quanto pare, anche dall'elenco dei membri del consiglio direttivo della compagnia.

Le dichiarazioni ambigue fatte dalla Konami su vari siti di videogiochi non aiutano a fare luce sulla faccenda. La Konami ha detto che Kojima finirà ciò che deve con The Phantom Pain, e che ci sono posizioni aperte nell'azienda per lavorare a Metal Gear, ma non ha confermato la separazione. Alcuni fanatici di Metal Gear hanno ipotizzato che la bisbigliata partenza di Kojima sia solo un'altra componente dell'allucinata campagna di marketing della serie, e d'altro canto alcuni di questi stessi fan hanno creduto che un chirurgo che si occupa di trapianti della testa fosse anche un personaggio di finzione atto a promuovere il gioco, prendetela come vi pare.

Dai bilanci 3Q FY2015 della Konami.

Kojima stava anche co-creando Silent Hills, insieme al regista Guillermo del Toro e l'attore di The Walking Dead, Norman Reedus. Doveva essere una produzione titanica, e invece no.

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Neanche l'uscita annuale di Pro Evolution Soccer è confermata per quest'anno, cosa che rende automaticamente The Phantom Pain l'unica uscita per console prevista. Questi sviluppi indicano forse cambiamenti consistenti nel mercato e nel pubblico dei giochi in Giappone.

I videogiochi non sono l'unico campo in cui la Konami investe. Oltre a centri di fitness e fabbriche pachinko (flipper pseudo d'azzardo), i videogiochi sono la carta più grossa della Konami, ma sono anche quella più a rischio. I bilanci più recenti della compagnia mostrano che i suoi giochi, nonostante siano sostenuti dalla crescita dei giochi su mobile, hanno perso terreno, mentre i ricavi del pachinko sono quasi raddoppiati.

Si può notare che la Konami ha basato la sezione di digital entertaintment del suo ultimo bilancio su mobile game, non su giochi per console e PC.

Molti dei problemi del Giappone non riguardano esclusivamente l'industria dei videogiochi, ma si manifestano diffusamente. La popolazione del Giappone sta diminuendo vertiginosamente, alcuni ritengono che il paese potrebbe ridursi di un quarto entro la durata delle nostre vite. Un paese in cui le persone oltre i 65 anni sono più del doppio di quelle sotto i 15 è un problema per molti settori dell'economia, ma in modo particolare per quello dei videogiochi.

L'economia nazionale ha sempre supportato i giochi giapponesi d'avanguardia, che portano le loro storie all'estero o che raggiungono uno status di culto, come Dark Souls o Persona. Oggi, i videogiochi vendono ancora bene in Giappone, ma solo alcuni: Pokémon, Monster Hunter, Yokai Watch—simile a Pokémon—e Puzzle & Dragons. Sono tutti incentrati sul collezionare mostri o sul farli combattere uno contro l'altro, sono disponibili per dispositivi portatili e sono i giochi che più appassionano la stragrande maggioranza dei bambini giapponesi. I giocatori giapponesi, si sa, sono sempre stati schizzinosi, ma mai come ora. Le vendite di console e giochi da console ultimamente sono andate a picco.

Siamo forse davanti al momento storico in cui la Konami diventerà la prima compagnia di videogiochi a cambiare strategia, togliendo gli investimenti dalla progettazione di giochi AAA per esplorare mercati più stabili, come i giochi per mobile, le palestre e i pachinko. Persino la Nintendo sta cominciando a fare giochi per mobile, ora che i giochi per console in Giappone vanno riducendosi.

I fan più vetusti vedranno la cancellazione di Silent Hills e la possibile dipartita di Kojima come tragedie, ma mollare il designer leggendario che sogna grandi, ambizioni e rischiosigiochi per console, forse rappresenta per la Konami solo una decisione d'affari sensata.