Il nuovo Mac segna la fine degli Apple potenziabili

Con l'uscita dei nuovi MacBook Pro, Apple ha ufficialmente smesso di vendere Mac migliorabili dagli utenti, segnando l'inizio di un futuro di computer monouso.

Soltanto quest'anno, ho capito che il 2012 MacBook Pro non-retina era il più versatile e, in ultima istanza, poteva essere il più potente laptop di Apple perché usava una RAM non proprietaria e potenziabile, inoltre, il CD drive poteva essere facilmente rimpiazzato con molti altri tipi di hard drive. Infine la batteria era avvitata, invece che incollata al resto del computer, questo rendeva facile sostituirla senza farsi male o danneggiare il case.

Tuttavia, la novità della scorsa settimana farà sparire per sempre i computer concepiti in questo modo. I nuovi MacBook Pro incrementano le prestazioni offerte da una linea di prodotti che viene riproposta da quattro anni senza una riprogettazione significativa, ma il cambiamento verso uno strumento più piccolo, più sottile e più elegante ha penalizzato le possibilità di personalizzazione, riparabilità e aggiornabilità.

Il nuovo MacBook Pro, come i suoi precedenti Retina, ha la batteria incollata al resto delle componenti, così come la RAM saldata alla scheda logica del computer. Quindi, a meno che non siate degli esperti in microsaldature, le specifiche del computer che acquisterete resteranno tali fino a quando non sarete costretti a buttarlo via.

Due possibili aspetti positivi: i tipi di iFixit hanno mostrato che il touchpad si può rimuovere facilmente, questo significa che, se dovesse capitarvi di versarci sopra la birra, potrete ripulirlo senza troppi problemi. Anche la SSD è rimuovibile. Il rovescio della medaglia è che tanto il touchpad quanto la SSD sono proprietari, quindi per trovare dei pezzi di ricambio dovrete rivolgervi al mercato grigio—Apple non vende al pubblico o ai riparatori indipendenti le componenti per MacBook o iPhone.

Fino a quando non me l'hanno rubato questa estate, usavo un MacBook Air 2010 senza avvertire la particolare necessità di aggiornarlo e sono sicuro che in tantissimi tra voi la pensano come me. In generale, i computer di Apple durano a lungo, indipendentemente dalle loro specifiche. Quindi, forse la possibilità di aggiornarli non è più così rilevante come lo era in passato per i consumatori.

Tuttavia, esiste un altro settore del mercato dell'elettronica a cui si pensa raramente—e la cui esistenza è resa possibile proprio grazie alla lunga vita media dei prodotti di Apple: ovvero, quello dei professionisti che riparano, riadattano e rivendono i computer. Ho passato la scorsa settimana presso la Electronics Reuse Conference di Houston: chi ripara i computer della Apple è conscio che presto dovrà modificare il suo modello di business.

Apple non ha molti motivi per aiutare queste persone e probabilmente nessun obbligo di costruire computer che possano essere riparati e rivenduti sul mercato dell'usato. Detto questo, un computer che può essere recuperato e utilizzato ancora per molti anni, è molto più ecologico di quello che deve essere rottamato solo per qualche difetto della RAM o perché non è possibile acquistare una SSD sostitutiva a prezzi ragionevoli.

"Non c'è nessun valido sostituto cinese a prezzi abbordabili, perciò, quando si butterà via la SSD, centinaia di ottimi portatili non serviranno più a nulla e potranno solo essere distrutti," mi ha spiegato John Bumstead, fondatore della MacBook RDKL refurbisher, Inc..

Bumstead è specializzato nel riparare e rivendere i MacBook e i MacBook Pro prodotti nel 2008, 2009 e 2010. Ogni anno vende migliaia di questi computer (parte del suo deposito è mostrato nell'immagine di copertina di questo articolo.) Il vecchio computer che avete ritirato in cantina è molto di più che semplice spazzatura per le persone che cercano un portatile da battaglia per i loro figli, o chi dispone di un reddito basso oppure per le scuole, tanto per fare degli esempi.

I problemi più comuni che Bumstead si ritrova a fronteggiare sono: stick della RAM danneggiati, computer senza dischi fissi (perché sono stati rimossi dai riparatori) e chip per il Wi-Fi malfunzionanti (anche questo elemento è saldato sul nuovo MacBook Pro). Ognuno di questi è facilmente riparabile sui MacBook e MacBook Pro antecedenti, su quelli nuovi, invece, disagi del genere possono significare che il computer è spacciato.

I riparatori professionisti stanno cercando il modo di adattarsi, ma resta il fatto che i giorni in cui il proprietario di un MacBook potrà risolvere un problema della propria macchina sono quasi finiti. Un gruppo piccolo—ma in aumento—di riparatori professionisti sta imparando come utilizzare i microscopi, i lettori di tensione e i saldatori per diagnosticare e risolvere i problemi direttamente sulla stessa scheda logica, ma si tratta comunque di un lavoro che richiedere più tempo e qualifiche rispetto a quello, ad esempio, della semplice sostituzione di una RAM.

"Proprio perché vivo nel passato, posso prevedere il mio futuro," ha detto Bumstead. "Al momento, non sto cercando di imparare come si ripara una scheda logica, ma penso che prima o poi dovrò farlo, perché sarà l'unica componente su cui lavoreremo. Oltre agli schermirotti, o le tastiere da riparare, non avremo molto altro di cui occuparci."