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Tecnologia

I topi sognano di mangiare formaggio

Un team di ricercatori ha scoperto che anche i topi sognano i loro obiettivi per il futuro.
Immagine: New Scientist

Viviamo in un'era in cui ogni nostra attività può essere controllata e gestita a nostro piacimento, buona parte del progresso tecnologico che inseguiamo è atto a limare il più possibile qualunque imprevisto non calcolato. Cosa ci rimane se non i sogni per poter vivere un'esperienza che lasci spazio all'immaginazione?

C'è qualcun altro, in questo mondo, che vive la nostra stessa voglia di evasione. Abbiamo scoperto, infatti, che i topi sognano di mangiare formaggio (davvero). Uno studio di un team di ricercatori dell'University College London pubblicato il 26 giugno su eLife ha analizzato e seguito il processo di sogno di un gruppo di cavie da laboratorio. I ricercatori hanno posto le cavie in un labirinto a forma di "T" nel quale, in uno dei due bracci della "T", veniva posto un pezzo di formaggio (o meglio, "cibo" più in generale, ma a me piace credere fosse formaggio) protetto però in un primo momento da un cancello.

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Le cavie potevano chiaramente vedere il pezzo di formaggio ma non potevano accedervi. I ricercatori hanno quindi incoraggiato le cavie a farsi un pisolino, piazzandole in un ambiente confortevole, e durante il sonno hanno monitorato la loro attività cerebrale con degli elettrodi. In particolare hanno verificato l'attività del loro ippocampo, zona in cui vengono immagazzinate le "mappe mentali", proprio come negli esseri umani.

Alcuni dati rilevati dal team, questi in particolare riguardano l'attività cerebrale prime e durante il sonno. via eLife

Le mappe mentali erano riconoscibili e distinguibili dai ricercatori grazie alle differenti combinazioni di neuroni e cellule cerebrali attive durante il sonno. Raccolti i dati delle cavie durante il loro sonno, hanno quindi piazzato gli stessi topi nello stesso labirinto, questa volta però togliendo il cancello che separava il formaggio dal resto del labirinto.

I ricercatori hanno quindi rilevato che le stesse combinazioni di cellule e di neuroni che si illuminavano durante il sonno, venivano attivate durante la corsa al formaggio nel labirinto. David Redish della University of Minnesota afferma che ciò significa non solo che le cavie sognano ciò che hanno visto nella vita reale, ma che i loro sogni sono definiti dai loro obiettivi, "non riguarda solo delle attività base di sopravvivenza, dipende tutto dai desideri dell'animale," ha detto ad eLife.

Questa teoria si allinea all'idea che l'ippocampo non serva solamente a processare le memorie del passato, ma anche a immaginare il futuro; tanto che alcune persone che hanno patito danni all'ippocampo hanno problemi a immaginare in maniera chiara il futuro.

Possiamo dire con sicurezza che ciò che è successo rispecchi le teorie dei ricercatori? No, ma alcuni parallelismo ce lo suggeriscono in maniera piuttosto chiara: un esperimento, per esempio, prevedeva che delle persone venissero sottoposte ad una tomografia durante il sonno; una volta sveglie gli veniva chiesto di descrivere i loro sogni. I dati raccolti dimostravano che le attività cerebrali nel sonno e quelle durante la veglia coincidevano, quando ai partecipanti venivano mostrati gli stessi oggetti che sognavano—nel nostro caso, il formaggio, prima sognato e poi realmente raggiunto grazie all'assenza del cancello.

Questa ricerca cambierà le nostre vite? Non credo. Ma oggi è lunedì e pensare che le cavie da laboratorio nella notte sognano di mangiare formaggio è quantomeno rassicurante.