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Tecnologia

Ho provato tutti i filtri delle nuove Facebook Stories

"Così non dovete farlo voi."

Se il mattino ha l'oro in bocca, questo particolare mattino porta con sé un bel lingotto da numerosi carati: infatti, poche ore fa, il Presidente del Mondo Mark Zuckerberg ha portato in dono all'Italia una fresca e attesissima novità — Le Facebook Stories, che sono fondamentalmente una copia carbone delle Instagram Stories. Ma su Facebook.

L'interfaccia dell'applicazione per smartphone di Facebook ci ha dato il buongiorno con un lieve rimescolamento di carte, spostando, per alcune versioni della app, la barra delle notifiche e delle richieste di amicizia dalla parte superiore alla parte inferiore dello schermo, per lasciare spazio ad un'area interamente dedicata alle Facebook Stories, esattamente come succede su Instagram.

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Si tratta di scatti o brevi video che recuperi sul momento e che puoi decidere di condividere con tutta la tua lista amici per 24 ore, oppure di inviare le istantanee ad una selezione di migliori amici sfruttando sempre la formula del "dopo 1 giorno mi distruggo." Pensavate di essere confusi? Vi sbagliavate, perché funziona proprio come su Instagram.

Pensavate di essere confusi? Vi sbagliavate, perché funziona proprio come su Instagram.

Se non c'è granché da dire per quanto riguarda le funzioni dure e pure dell'applicazione, il target di queste istantanee è senza dubbio radicalmente differente rispetto a quello di Instagram.

Declinare le Instagram Stories su Facebook non significa soltanto avere due funzioni identiche su due social network della stessa azienda, ma significa anche che ora tutto il pubblico di amici non esattamente amici che ho su Facebook non solo dovrà, ma potrà usufruire dei miei (e dei vostri) deliri da 24 ore su internet: una settimana fa per esempio ho sfruttato Instagram Stories per riprendermi da una serata di bevute trasmettendo in diretta un feed del sottoscritto che tentava di cucinare una pasta con le zucchine. Il circolino di amici che ho su Instagram in genere mi conosce, in particolare perché incredibile dictu uso Instagram esattamente per quello per cui dovrebbe essere usato (ovvero postare foto di momenti della propria vita).

Su Facebook, invece, una videodiretta del sottoscritto che tenta di cucinare una pasta con le zucchine ancora in difficoltà dalla sera precedente mi avrebbe quantomeno negato ogni possibile futura opportunità nella vita (non parlo solo di lavoro, parlo proprio di vita). Per questo motivo tendo a riservare dei dubbi sull'effettiva funzionalità delle Facebook Stories.

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Da diversi mesi, infatti, Facebook sta tentando disperatamente di riportare in carreggiata gli utenti del social network, che da troppo tempo hanno smesso di utilizzarlo per condividere momenti personali della propria vita e hanno iniziato a sfruttarlo come una vera e propria bacheca pubblica, che poco ha a che fare con la loro vita reale. Io, per esempio, faccio esattamente così: ed è per questo che nella mia lista amici ci sono anche diverse persone che non dovrebbero vedere i momenti della mia vita che dedico appositamente ad una funzione che garantisce l'autodistruzione degli scatti dopo 24 ore.

Ma sorvoliamo per un attimo su questi noiosi sermoni e passiamo a una bella recensione dei nuovi filtri di Facebook Stories.

LA MACARENA

Un grande classico dell'era moderna, LA MACARENA garantisce momenti di puro divertimento per qualunque utente desideroso di vivere qualche momento di locura nel bel mezzo dell'inferno di un 9-to-5 qualsiasi. Scatena LA MACARENA per ricordarti di essere ancora vivo quando la vita non ti tratta troppo bene. Guarda quanto sono soddisfatto, guardami.

DIABOLIK

Una maschera perfettamente conturbante per chiunque desideri lanciare fortuite ammiccate ad insospettabili amici ed amiche — DIABOLIK restituisce il bello del mistero a un social network ormai troppo trasparente. Il puntinato Ben-Day garantirà un'esperienza EVA KANT irripetibile.

PAOLINO

Ma è qui che il team creativo dietro alle Facebook Stories sfodera l'asso nella manica e frantuma la concorrenza: il filtro Paolino è pensato per quei momenti di spleen in cui ti ritrovi a scrollare la home di Facebook con lo sguardo rivolto verso il vuoto, in attesa che qualcosa scuota il piattume della tua vita.

Paolino è un bradipo (?) che ti terrà compagnia durante quelle sigarette infinite fuori da dei locali di merda, che ti abbraccerà quando all'1 di notte di un venerdì sarai a casa da solo impotente davanti all'eterno fluire dell'esistenza, quando rischierai una crisi di pianto dopo aver comprato decine e decine di alimentari al supermercato solamente per riempire un vuoto dentro di te. Paolino è il mio, tuo, nostro animale guida.

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Se apri la bocca con questo filtro attivo, Paolino aprirà la bocca con te.

MOIRA ORFEI

Hai sempre sognato di fare parte del circo Orfei? Questo è il momento giusto per cimentarti in qualche prodigio acrobatico sul trapezio poco prima di spaccarti l'osso del collo e restare costretto a una sedia a rotelle per il resto della tua vita circense.

BALTO

Lo scorso weekend ho guardato Happy People, il documentario di Werner Herzog sulla vita dei cacciatori di Bakhta, un vilaggio nella taiga siberiana. C'è una scena in cui il cane di uno di questi cacciatori corre nel cuore della notte dietro la motoslitta del suo padrone — È qui che Herzog consuma il suo canto del cigno, dirigendo le telecamere verso le fatiche di questo cane, che in quel momento non è cane e non è lupo, ma pura espressione del rapporto tra gli esseri viventi e la taiga siberiana. Insomma questo filtro mi fa sentire esattamente così.

SPEZZACUORI

Un filtro perfetto per stabilire con i propri amici (e non amici) chi è il vero maschio/donna alfa del social network. SPEZZACUORI ti conferisce una laurea honoris causa con effetto immediato in seduzione e ti fa diventare membro della comunità dei pickup artist. Bel traguardo di merda.