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Tecnologia

Questa mappa segnala tutte le aggressioni fasciste in Italia

E le ultime tre risalgono proprio ai primi giorni del 2018.
Immagine: screenshot della mappa.

Questa mappa interattiva riunisce tutti gli attentati e aggressioni ascrivibili alla galassia fascista avvenute in Italia dal 2014 ed è stata realizzata dal collettivo antifascista bolognese Infoantifa Ecn. Chiunque può mandare una segnalazione via mail al collettivo, che si occupa di verificarne l'autenticità e successivamente di caricarla sulla mappa sul suo sito.

Dagli anni Novanta il collettivo di Infoantifa Ecn si occupa di raccogliere e catalogare il materiale presente sugli archivi anti-fascisti presenti in rete e non, e, più in generale, di sfruttare la memoria giornalistica e la multimedialità al fine di creare e mantenere un osservatorio sulle azioni neofasciste per informare sulle coperture politiche e i giri finanziari dietro di esse.

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Ho parlato al telefono con i membri del collettivo, che preferiscono restare anonimi. "Abbiamo iniziato questo lavoro 12 anni fa grazie ai nostri contatti con gruppi di militanza antifascista, centri sociali, ANPI e, in generale, con segnalazioni condivise da chi si occupa di presidio sul territorio," mi spiegano. "La prima versione della mappa risale al 2013 ed era caricata su un portale proprietario." Dopo questo passaggio su Google Maps, il collettivo ha in programma di caricare la mappa anche sul progetto open source OpenStreetMap.

I simboli presenti sulla mappa rappresentano avvenimenti attribuiti a Forza Nuova, Casa Pound, naziskin, suprematisti bianchi, e riguardano aggressioni di vario tipo. Il gruppo ha deciso di non includere solo le aggressioni fisiche ma anche le segnalazioni relative agli omicidi e agli attacchi a edifici proprio per fornire una visione più dettagliata del fenomeno — Al momento la mappa conta 106 segnalazioni, e le ultime tre risalgono proprio ai primi giorni del 2018. Per ogni fatto segnalato è presente un link diretto al sito del collettivo in cui vengono spiegati i fatti e si rimanda a fonti affidabili per verificarne l'autenticità.

"Per venire a conoscenza degli ultimi fatti i Google Alert sono sufficienti," mi hanno spiegato "ma il grande valore di coinvolgere altre persone riguarda proprio gli avvenimenti precedenti al 2014 che non vengono tracciati dagli alert," mi spiegano. "In quel caso, con le segnalazioni di altre persone possiamo venire a conoscenza di fatti di cui non eravamo a conoscenza per estendere ulteriormente la copertura della mappa — rimandando sempre ovviamente a fonti verificate." Quindi, se avete qualche caso da segnalare non vi resta che scrivere a infoantifa@ecn.org. Nel frattempo, potete farvi un'idea del fenomeno guardando la mappa.

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