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È il solito adagio per cui la realtà supera qualunque fantasia, anche quella della satira più grottesca. Come esperimento satirico però Lercio è diverso da grandi classici come la rivista Cuore o il successo di Spinoza.it: pur facendo a meno di battute, tormentoni e vignette, ha saputo allestire uno spettacolo morboso in cui Padre Pio, Madonne, soubrette e politica becera convivono come fossero parte dello stesso sistema. E possono convivere così pacificamente insieme perché sono parte dello stesso sistema—e all'improvviso il duraturo successo di Dagospia mi si giustifica davanti agli occhi facendomi sudare freddissimo—e qui hanno trovato una casa comune.Ora, spiegano gli autori, Lercio ha "circa un milione e mezzo di visite mensili," e sembra lanciato verso una fase 2. La fase 2, sì, qualunque essa sia, il grande passo a cui ogni prodotto di successo è chiamato dopo un paio di anni di gloria. Visto il potenziale, "sono in molti a pensare che la natura evoluzione sia il video," per il quale sono arrivate anche delle proposte. Quindi che fare? Continuare con esperimenti su YouTube come Lercio TG, finora non proprio brillante, o individuare una formula più ricercata per superare le barriere di internet? "Non sarebbe male avere uno spazio quotidiano per un tg satirico ma la vediamo dura," risponde il team. "Ti immagini un nostro telegiornale dopo il Tg1? 'E ora diamo la linea a Lercio, che ci parlerà del ritrovamento di uno stronzo a forma di Padre Pio'."Non resta che aspettare. Non lo show di Lercio, ma il ritrovamento di un vero stronzo a forma di Padre Pio.Segui Pietro su Twitter: @pietrominto