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Tecnologia

Questa nuova batteria al litio risolverà tutti i vostri problemi

Il mondo moderno è afflitto da una quantità incalcolabile di piaghe. Ma forse la durata della batteria dello smartphone è una delle peggiori.
La nostra nemesi. Immagine via

Il mondo moderno è afflitto da una quantità incalcolabile di piaghe: dai rubinetti che perdono alla birra analcolica, passando per i calzini stesi che nel momento del bisogno sono ancora bagnati. È indubbio però che l'ultima delle piaghe, la più straziante, sia la batteria del cellulare che nonostante appena usciti di casa si aggiri stabile attorno al 100 percento, nell'arco di trentasette minuti spaccati crolli ad un 12 percento da puro panico.

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Niente paura però, perché pare che saremo finalmente redenti da questo flagello. Un team di ingegneri della Nanyang Technology University (NTU) di Singapore, guidato dal professor Chen Xiaodong, ha sviluppato un nuova batteria agli ioni di litio che promette un'efficienza incredibilmente maggiore rispetto alle batterie attuali. Telefono scarico? La batteria di Chen riporta il tuo cellulare al 70 percento di ricarica in due minuti. Ma non fermiamoci ai nostri smartphone; questo prototipo di batteria rivelerebbe il massimo delle sue potenzialità se montato sulle macchine elettriche, e i vantaggi non si limiterebbero ai tempi di ricarica.

Una delle questioni più problematiche delle macchine elettriche è la quantità di cicli di ricarica che l'accumulatore può effettuare prima di perdere efficienza. Una normale batteria al litio può sopportare circa 500 cicli di ricarica, idealmente tre anni di utilizzo; non è sicuramente un problema quando si parla di smartphone o tablet, ma per ciò che riguarda i veicoli elettrici una nuova batteria costa circa 500€. La batteria di Chen, invece, supportando oltre 10 000 cicli di ricarica, abbatterebbe i costi di sostituzione e sarebbe un ottimo incentivo per l'acquisto di macchine elettriche. Non dimentichiamo, inoltre, che meno sostituzioni di batteria significa anche meno batterie da buttare, e meno batterie da buttare sarebbero un toccasana sia per i costi di smaltimento, sia per l'ambiente in generale.

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Il funzionamento della batteria sviluppata dall'NTU è descritto in un comunicato dall'Università stessa, "la grafite, materiale normalmente utilizzato nei poli negativi delle batterie al litio, è sostituita da un nuovo materiale gel derivato dal biossido di titanio." La domanda più spontanea riguarda la disponibilità di questo nuovo materiale, ma non sembra essere un problema: "il biossido di titanio è un materiale economico e sicuro che si trova nel terreno in quantità ingenti. È normalmente utilizzato come additivo alimentare e nelle creme solari perché assorbe i raggi ultravioletti."

Trovato il nuovo materiale, non restava altro che capire come renderlo più efficiente della grafite, "siamo riusciti a plasmare il biossido di titanio, che normalmente si trova in forma sferica, in minuscoli nanotubi che, data la loro dimensione, permettono di aumentare esponenzialmente la quantità di reazioni chimiche che avvengono nella batteria raggiungendo infine questi livelli di efficienza."

Se negli ultimi anni il progresso delle capacità tecniche e computazionali di smartphone e tablet è accelerato incredibilmente raggiungendo una potenza sbalorditiva, quello della batteria rimane un problema irrisolto, che frena in maniera oltremodo brusca l'usabilità di dispositivi del genere. Dalle macchine agli smartphone, una batteria dall'efficienza tale da rendere la sua ricarica un pensiero trascurabile cambierebbe radicalmente le cose, permettendoci finalmente di sfruttare al pieno delle loro possibilità le nuove tecnologie.

"Al momento il modello sta venendo brevettato da un'azienda per un'eventuale messa in produzione. Il team prevede che la nuova generazione di batterie al litio potrebbe essere messa in vendita tra due anni," conclude il comunicato dell'NTU. Si prevede che il mercato globale delle batterie al litio nel 2016 farà girare circa 23 miliardi di dollari, una cifra importante su cui il lavoro del team di Chen potrebbe radicalmente incidere.

Ovviamente due anni sono una previsione più che ottimistica, ma non possiamo fare altro che apprendere con felicità di questa nuova scoperta, sperando in un futuro in cui i nostri telefoni non ci terranno più, letteralmente, al guinzaglio: quello del carica batteria.