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Tecnologia

Scoperti 5 nuovi buchi neri supermassicci

Insomma l’universo è come una stanza piena di ninja cosmici, e ne abbiamo appena scovati alcuni.
Giulia Trincardi
Milan, IT
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Che cosa succede quando si punta un sofisticato telescopio contro il centro di una decina di galassie? Che si possono trovare al loro interno buchi neri super massicci, intenti a ingurgitare brandelli del loro stesso nascondiglio di detriti e gas, un po' alla volta.

Su nove galassie osservate dagli astronomi della Durham University attraverso le lenti del telescopio a raggi X della NASA NuSTAR, cinque hanno mostrato un'attività radioattiva tale da non lasciare grossi dubbi sulla natura fisica del loro punto più profondo. Una scoperta entusiasmante quando terrificante: gli scienziati hanno infatti dedotto che potremmo essere circondati da un numero impressionante di buchi neri, finora mai notati, per motivi legati agli sviluppi delle tecnologie necessarie per vedere oltre la "polvere" di una galassia.

Il telescopio utilizzato per questo studio si trova in orbita intorno alla Terra dal giugno 2012, si chiama NuSTAR (Nuclear Spectroscopic Telescope Array) e si occupa di raccogliere dati su una serie di fonti di energia molto intense che si trovano nell'universo. Tralascia insomma pianeti e asteroidi, per concentrarsi su roba che scotta: buchi neri, supernovae che esplodono, stelle di neutroni e la galassia che ci ospita, la Via Lattea. Lo fa tramite una tecnologia senza precedenti, composta da 133 gusci a specchio concentrici ricoperti di materiali di diverse densità per intensificare la riflettanza della superficie, e da quattro rivelatori per raggi X. Nelle parole della scienziata Fiona Harrison riportate in un video di SCIENCE@NASA, osservare lo spazio tramite NuSTAR "è come mettere un paio di occhiali nuovi e vedere aspetti del mondo che ci circonda nitidamente per la prima volta."

Proprio dentro la Via Lattea, nell'autunno del 2012—quando la missione NuSTAR era cominciata da pochissimo—il telescopio orbitante è riuscito a cogliere un'esplosione particolarmente intensa, che corrispondeva alla ingestione di qualche materiale cosmico da parte del buco nero che si trova proprio nel bel mezzo della spirale su cui abitiamo.

Grazie allo studio effettuato dalla Durham University in Inghilterra, quelle che prima erano previsioni sono diventate dati concreti: in cinque galassie sono stati rilevati buchi neri, sepolti dalle coltri di nubi, gas e detriti—e quindi normalmente invisibili per gli astronomi; hanno mostrato per la prima volta le proprie mostruose cariche energetiche a NuSTAR, grazie alla capacità del satellite-telescopio di leggere le alte cariche di raggi X, dicono gli scienziati.

Questo stesso mese un altro buco nero (quello di 404V Cygni) è stato al centro dell'attenzione, dopo essersi risvegliato con un certo boato energetico, che permetterà agli scienziati di raccogliere preziose informazioni sul suo disco di accrescimento. A sua volta, questa recente scoperta contribuirà alla teoria secondo cui nell'universo, velati da vortici di materia stellare, si nascondono milioni di buchi neri super-massicci. Si potrebbe dire, insomma, che l'universo è come una stanza piena di ninja cosmici, e che noi ne abbiamo appena scovati cinque.