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Tecnologia

Il bot russo che dà la caccia ai reclutatori dell'ISIS

Un bot pensato per monitorare potenziali agitatori in Russia sta venendo utilizzate per dare la caccia ai reclutatori dell'ISIS.
via VICE News

Gioco del giorno: provate a pensare ad una sola buona ragione per unirvi allo Stato Islamico.

Niente, vero? Non credo abbiate gran voglia di arruolarvi in un esercito di invasati tagliagole che ultimamente non se la sta cavando proprio benissimo.

Il problema è che succede, e anche se la tendenza è in calo sono ancora moltissime le persone di ogni nazionalità che vengono convinte ad unirsi alla battaglia dello Stato Islamico. Non si tratta di una fulminea decisione presa sulla via di Damasco, ma del risultato di un lungo e faticoso processo coercitivo i cui signori delle cerimonie sono gli addetti alle "risorse umane" dell'ISIS: i reclutatori.

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Laplace's Demon è un software sviluppato da un team di ricercatori russi in collaborazione con un gruppo di studiosi islamici ed è pensato per individuare automaticamente i profili sui social network dei reclutatori.

L'idea è che per convincere qualcuno a unirsi all'ISIS sia necessario passare per frasi fatte, promesse impossibili e versi storpiati del Corano: Laplace's Demon cerca questo tipo di indizi, li accoppia al profilo social di provenienza e invia i dati ad un gruppo di esperti del Centro per gli Studi sull'Islam e l'Arabia.

Il programma, sviluppato dal Center for Research of Legitimacy and Political Protest, prende il suo nome dall'omonima pubblicazione di Pierre-Simon Laplace, la quale affermava che se un fantomatico Demone conoscesse la posizione e la quantità di moto esatta di ogni singolo atomo nell'universo, il passato, presente e futuro degli stessi sarebbe completamente prevedibile e calcolabile grazie alle leggi della meccanica classica.

Uno screenshot del programma.

Laplace's Demon funziona così: conosce i tratti distintivi del reclutatore dell'ISIS e non fa altro che risalire automaticamente a chi ha disseminato indizi di quel tipo in giro per internet.

I profili, una volta inoltrati a degli operatori umani, vengono avvicinati con dei messaggi privati al fine di stabilire se si trattano davvero di terroristi. Secondo molti il principale strumento di propaganda dello Stato Islamico è proprio internet, e poter combattere con le armi adatte su questo campo di battaglia si rivelerà senz'altro un vantaggio nei confronti dell'ISIS—secondo Russia Today, però, in Russia i reparti anti-terrorismo vogliono risalire anche ai potenziali reclutati, di modo da poter prevenire ogni possibile futura brutta idea.

Le cifre parlano chiaro: nel 2015 solo in Russia sono 4407 i nomi aggiunti alla lista di cittadini coinvolti in attività vicine al terrorismo.

Appena qualche mese fa, a maggio, Laplace's Demon era stato utilizzato per monitorare potenziali affiliati ad attività di protesta in Russia sfruttando il cosiddetto "sistema predittivo."