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Tecnologia

SpaceX ha appena messo in orbita il suo primo satellite per internet veloce

L'obiettivo è creare una costellazione di oltre 12.000 satelliti, e fa tutto parte di un progetto chiamato Starlink.
Immagine: Wikipedia

Un altro giorno, un altro lancio per SpaceX. Giovedì mattina, dopo tre posticipi soltanto questa settimana, SpaceX ha lanciato con successo un Falcon 9 per mettere in orbita alcuni satelliti.

Oltre che al carico principale, ovvero un satellite che fornirà dati al Ministro della Difesa spagnolo, SpaceX ha anche scaricato due piccoli satelliti che testeranno alcune tecnologia per il progetto Starlink: una infrastruttura internet fatta di migliaia di piccoli satelliti pensati per fornire internet ad alta velocità agli angoli più reconditi del pianeta.

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I satelliti internet non sono un'idea nuova, ma i piano di Elon Musk sono diversi da quanto abbiamo visto finora. Al momento, l'internet satellitare è fornito attraverso dei grandi satellite in orbita geostazionaria ad un'altitudine molto elevata. Gli iscritti installano una parabola in casa e ricevono internet grazie al collegamento con il satellite, e viene usato perlopiù in aree dove non ci sono altre opzioni per avere internet.

Ma questo tipo di servizio ha parecchi problemi. La distanza tra i satelliti geostazionari e la parabola montata in casa è tale che spesso c'è del lag nella connessione, e ciò rende difficile cose come lo streaming dei video. Le condizioni atmosferiche, inoltre, possono bloccare il segnale. E nonostante il lag e la discontinuità del servizio, queste soluzioni sono spesso molto costose.

Per Starlink, il piano è di creare delle grandi reti di piccoli satelliti costantemente in movimento nella bassa orbita terrestre. Ciò dovrebbe, teoricamente, ridurre il lag e migliorare la velocità e la consistenza della connessione. Altre aziende, come Iridium, hanno piani simili per costruire questo tipo di reti.

Perché questi progetti possano funzionare, sarà necessario utilizzare dei sistemi di comunicazione e navigazione avanzati per i satelliti, visto che ci sarà bisogno di migliaia — nel caso di SpaceX più di 10.000 — satelliti per coprire le aree previste.

In zone dove la banda larga è limitata o non disponibile, ciò potrebbe trasformarsi in una nuova opzione per connettersi online. Ma alla fine della giornata, nessuna tecnologia può essere migliore della fibra per internet. Anche se questo tipo di progetti aiuteranno a diminuire il digital divide, la priorità dovrà essere sempre quella di spingere per infrastrutture a terra sempre più diffuse.

Questo articolo è apparso originariamente su Motherboard US.