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Tecnologia

Siamo stati al torneo mondiale di spade laser a Milano

La terza edizione del torneo mondiale di Light Saber Combat sportivo ci ha insegnato il valore delle arti marziali.
incontro Light Saber Combat
Tutte le fotografie: Tania Bornacin per Motherboard Italia.

L'ultima cosa che mi sarei aspettato quando sono stato invitato ad assistere a LudoSport Champions’ Arena 2018 — la terza edizione del torneo mondiale di Light Saber Combat sportivo che si è svolta l’1 e il 2 dicembre a Milano — è che entrare in contatto con il mondo degli atleti appassionati di spade laser mi avrebbe aiutato a capire qualcosa sul rispetto e la cura per gli altri.

Volendo essere più precisi, in realtà, non sono valori così lontani dall'etica Jedi — ma gli appassionati di Light Saber Combat mi hanno spiegato di non avere legami con la sottocultura di chi decide di vivere come uno Jedi nella vita di tutti i giorni. Anzi: non tutti i praticanti della disciplina sono appassionati di Star Wars e qualcuno si allena e gareggia tranquillamente anche senza avere mai visto un episodio della saga.

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La “Scherma con Spada Laser” o “Light Saber Combat sportivo” è una disciplina sviluppata in Italia grazia alla nascita dell'associazione sportiva LudoSport nel 2006. Nel giro di qualche anno, si è diffusa in diverse città, tra cui Torino, Roma, Bologna e Caserta ed è approdata anche all’estero, con Inghilterra, Spagna, Francia, Svezia e Stati Uniti tra i paesi più attivi. Per i più curiosi, la storia dell'associazione è raccontata in tre video di YouTube che percorrono la sua nascita, l'espansione in Europa e l'arrivo negli USA dopo un crowdfunding di successo nel 2016. Attualmente, il suo network è presente in 15 paesi e in più di 50 città e conta migliaia di praticanti che si allenano e si confrontano in sfide e tornei internazionali.

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In occasione di LudoSport Champions’ Arena 2018 64 atleti che hanno vinto i rispettivi tornei nazionali hanno gareggiato in un torneo a eliminazione per eleggere il Campione del Mondo di combattimento con Spada Laser. Il 2018 potrebbe essere l'ultima occasione (almeno per un po') per assistere a questa gara in Italia; la Spagna si sta infatti organizzando per ospitare la quarta edizione del torneo e altre nazioni si sono candidate per gli anni successivi.

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Oltre alla disciplina, anche l’attrezzatura per praticare lo sport viene prodotta in Italia, dalle divise degli atleti alle Spade Laser Polaris prodotte da LamaDiLuce. L'arma è costituita da un'elsa in alluminio divisa in moduli. Al suo interno si possono inserire dei pesi per bilanciare la spada. L'elsa ospita anche una scheda elettronica connessa a un led che riproduce la luce della lama che lampeggia a ogni contatto e un altoparlante per simulare i suoni che aiutano gli arbitri a sentire i colpi. Le lame sono tubi in policarbonato chiusi da un tappo di sicurezza arrotondato e sono abbastanza elastiche per assorbire i colpi e non fare male agli avversari, che si affrontano senza armature o protezioni: il Light Saber Combat, infatti, viene praticato solo con i guanti protettivi.

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I due Maestri Fondatori di LudoSport, creatori del Light Saber Combat sportivo e appassionati di arti marziali, Gianluca Longo e Simone Spreafico, mi hanno raccontato che la disciplina è nata da una domanda che si erano fatti qualche anno fa: cosa comporterebbe dal punto di vista tecnico combattere con una spada laser?

Da lì è partita la loro ricerca per codificare le tecniche schermistiche più adatte a queste condizioni: una lama senza peso (come quella laser) e senza filo — ovvero, che può tagliare in tutte le direzioni —, e un elsa priva della coccia — l'elemento che ricopre ad esempio le spade da scherma e permette di parare i colpi.

Grazie al lavoro che hanno portato avanti con gli allievi e gli istruttori, Longo e Spreafico hanno definito nove stili di combattimento, che comprendono, tra le altre cose, la spada singola, due spade o la a doppia lama.

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Come ho accennato sopra, i valori della disciplina sono la chiave per capire cosa tiene unita questa comunità di persone. Questi principi sono riassunti con l’acronimo ”Se.Cu.Ri.” Servizio, Cura e Rispetto che vanno esercitati nei confronti dei compagni. Come mi hanno spiegato Longo e Spreafico, molto spesso, anche in ambienti sportivi, chi si avvicina a una disciplina per la prima volta si trova nella condizione di dover dimostrare il proprio valore solo forzando un miglioramento tecnico e subendo una buona dose di atteggiamenti di nonnismo.

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L'atmosfera percepibile tra gli appassionati accorsi al torneo era decisamente diversa: mentre interagivo con loro, avevo la sensazione di ritrovarmi in mezzo a una comunità che agisce seguendo delle regole proprie e radicali — una vera e propria sottocultura che meriterebbe di essere tutelata anche solo per la gentilezza che infonde in chi entra a farne parte.

Lo spirito con cui è stata creata questa disciplina, infatti, vuole premiare i più bravi non solo dal punto di vista tecnico ma anche in base all'impegno dimostrato nell'aiutare gli altri a migliorare. Ci vuole una buona dose di bravura per imparare a leggere il proprio avversario e capire come portarlo verso il suo limite in modo sicuro. Un atteggiamento del genere, mi hanno spiegato Longo e Spreafico, conviene anche ai più dotati tecnicamente: gareggiare con avversari che hanno la possibilità di crescere è uno stimolo per migliorare in prima persona. Insomma, lo spirito della scherma con spada laser è che si combatte “con” l’avversario e mai “contro” l'avversario.

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Un altro degli aspetti importanti della disciplina è il fairplay. Ho assistito a una serie di scontri del torneo con Davide Manca, atleta che cura la comunicazione di LudoSport e che mi ha spiegato le regole. Un aspetto fondamentale è che gli atleti devono dichiarare i colpi ricevuti in combattimento con suoni vocale come ”OH” e ”IH.” Questo favorisce la capacità di controllarsi da soli e rende tutti più responsabili: i giudici di gara non hanno, così, una funzione di controllo, ma aiutano semplicemente lo svolgimento delle competizioni. Privilegiando la velocità, l’agilità e la tecnica rispetto alla forza fisica, la disciplina permette anche di non distinguere tra classi femminili e maschili, mi ha spiegato Manca. Ogni lezione e competizione permette una partecipazione mista e un confronto alla pari tra persone appartenenti a generi diversi.

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Ma cosa vincono il Campione o Campionessa del Mondo di combattimento con Spada Laser? Essenzialmente, gli atleti ottengono la possibilità di trasformarsi in un nuovo personaggio del fumetto A Story of Light: Polaris — disegnato da Valeria Favoccia, che ha lavorato anche al fumetto Assassin’s Creed: Reflections. A Story of Light: Polaris è ambientato nel mondo del Light Saber Combat sportivo in cui i personaggi del mondo reale, come i creatori della disciplina e i suoi campioni si trovano a vivere anche avventure metadimensionali, combattendo proprio con le loro spade laser.

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L'autore che prova ad impugnare una spada laser.

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L'autore che prova a combattere con una spada laser.

L'anno scorso, il titolo mondiale è stato conquistato da Lorenzo Ferrario, allievo dell’Accademia LudoSport Alpha di Milano, mentre quest'anno il titolo è stato vinto da Paolo Scalzulli, della scuola italiana LudoSport Alpha. A conferma del fatto che anche l'eleganza dimostrata negli incontri viene tenuta in grande considerazione, oltre alla classifica di chi vince più incontri viene eletto anche il campione di stile, che quest'anno coincide con lo stesso Paolo Scalzulli.

Chissà tra quanti anni potremo assistere di nuovo in Italia a una finale per decidere il campione mondiale di spada laser.

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L'abbraccio tra i due finalisti Paolo Scalzulli e Mauro Visinoni.

Segui Federico su Twitter: @spaghettikraut