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Musica

O mio Dio, c'è un fantasma nel mio iPod!

Abbiamo incontrato il chiaroveggente che trova il paranormale nei vostri MP3, oltre a tutto quello che vi siete persi nella compressione...

Vi ricordate quando, mettendo “[Equation]” di Aphex Twin in uno spettrografo appariva la faccia di Richard D. James? O quel momento di In Rainbows dei Radiohead in cui c'è una vioce che sussurra il titolo dell'album indicando il punto in cui cade la "sezione aurea" del disco? Be', sono solo due piccoli esempi di come si possano inserire uno sfracello di elementi segreti nella musica.

Oggigiorno, a forza di ascoltare musica sempre e ovunque, finiamo spesso per sacrificare questi strati sottili e concentrarci su nuovi ascolti, in formati emrdosi come MP3, AAC e quella roba che usa Grooveshark che a suonare le tracce come se le steste sentendo da una lattina in un capanno degli attrezzi. Spesso anzi ci lasciamo dietro gran parte di quello che l'artista voleva che ascoltassimo, perso nei meandri della compressione digitale. Tradotto: potrebbero esserci pezzi dei vostri album preferiti che non avete mai sentito.

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Esplorando questo concetto, uno studente di musicologia al University of Virginia’s Center for Computer Music di nome Ryan Maguire ha fatto una tesi di dottorato intitolata Ghost in the MP3, che esplora gli strati perduti del suono e il modo in cui suonano una volta recuperati. Ad esempio: recuperando quelli sacrificati nella versione MP3 di “Tom’s Diner” di Suzanne Vega, che era stata usata dal pioniere dell'MP3 Karlheinz Brandenburg per testare il potenziale del formato, viene fuori questa cosa qui:

Ho deciso quindi di mettermi in contetto con Ryan, perché l'idea che io mi stia perdendo pezzi dei miei album preferiti mi terrorizza. Ho deciso anche di chiedergli come mai la compressione sia così rilevante e se dovremmo tutti andarci a comprare uno dei tobleroni di Neil Young.

Noisey: Ciao Ryan! Cos'era che ti affascinava degli MP3 in particolare?
Ryan: Be', anzitutto la differenza principale con altre tecnologie, cioé che è misurata sulla percezione umana, su quello che riusciamo a sentire. I file si riducono eliminando quello che non siamo in grado di percepire, per cui ci si concentra sulla percezione e non su quello che realmente esiste oltre i limiti di quest'ultima. Certo, non è una cosa che si applica mai nella sua forma ideale, ma ci siamo vicini.

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Per cui recuperi questi strati perduti e poi che te ne fai?
Alla fine ci voglio fare musica, per cui ho cercato un modo di sfruttare queste idee concettualmente molto interessanti e farle suonare in maniera altrettanto interessante. Paragono un file non compresso a un MP3, e trovo le differenze tra i due. Quello che ne traggo è il "fantasma", esorcizzato analizzando i risultati della comparazione.

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In che modo avviene la comparazione?
L'audio si può osservare in due modi su un computer: come forma d'onda o come spettro. Entrambe danno un'idea generale ma enfatizzano aspetti differenti del suono. Ho iniziato comparando gli spettri, imparando a trarne le differenze.

Per fare un esempio estremo, ecco delle frequenze di rumore bianco, rosa e marrone isolate da Ryan:

E questo è un file compresso in MP3 al bitrate più basso possibile (8kbps). Riuscite a sentirlo?

E le notavi subito?
Ho avuto un piccolo momento-eureka moment quando ho finito il rendering del primo file e ho sentito il risultato. Era spettrale e granuloso, e ho immaginato che potevo usarlo in qualche modo, per cui ho iniziato da "Tom's Diner", analizzandone anche la struttura e il testo, cercando una maniera poetica e musicale di usare il significato che la canzone ha nell'immaginario collettivo. Volevo danzare attorno alla melodia, oscillando di fase tra il presente e l'assente.

Come mai "Tom's Diner"?
Perché quando fu inventato l'MP3 negli anni Novanta in Germania, gli serviva una canzone con cui testare l'algoritmo. Uno degli ingegneri, Karlheinz Brandenburg, la sentì ala radio e capì che quel suono così delicato e acapella sarebbe stato complesso da comprimere, per cui era perfetto per i test: se non suonava bene ricominciavano a lavorare. Il che la rende un po' la "Madre degli MP3" e la rendeva un logico punto di partenza per la mia ricerca

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Cosa pensi dei suoni che hai ottenuto dalla comparazione??
Penso siano belli e un po' spaventosi -Trasformano la voce di Suzanne Vega in un sospiro appena udibile. Appena li sentii capii che potevo farci qualcosa. Spesso le seprimentazioni elettroacustiche sono solo dimostrazioni di nuove tecnologie o tecniche, anziché musica vera. Questo non mi interessava, sarebbe stato troppo semplice. Avrei potuto pubblicare il file "fantasma" così com'era e bella lì, mentre invece volevo farci della vera musica.

L'aspetto vero e proprio di un insieme di frequenze "fantasma"

Cosa ne pensi ora degli MP3 e la potenziale perdita i suono?

Penso ci siano alternative migliori: come i FLAC, ALAC o anche gli AAC. Io stesso ascolto tutti i giorni MP3 quando mi sposto. Mi fa innervosire che la gente non si renda conto che esistono formati a fedeltà più alta. I producer e gli ingegneri si lamentano spesso che molto del loro lavoro viene perso. Ma non è solo colpa degli MP3, anche delle cuffiette economiche e dei preamp schifosi che la gente compra, e in generale di un'attitudine sbagliata nei confronti del suono.

Pensi che il ritorno del vinile o progetti come il Pono di Neil Young siano la risposta?
No, ma spero che un giorno non avremo più bisogno di comprimere, e la qualità batterà la quantità. Anzi, la cosa buffa del vinile è che in rrealtà, su un'apparecchiatura economica, un file digitale ha più dinamica, meno rumore, unoa risposta di frequenza più liscia e anche una gamma di frequenze decisamente più ampia, ma se vuoi avere un'esperienza audio completa, allora ti servirà qualcosa di alta qualità. Sono in tanti a spendere soldoni per delle HDTVs, ma chi lo fa per un sistema Hi-Fi serio è ancora uno sfigato.

Qual è il futuro degli MP3 fantasma?
Sto lavorando ad altri pezzi con questa tecnica, e voglio fare un album. Mi interessa davvero tanto esplorare i confini tra udibile e inudibile, e usarli per i miei scopi.

Grazie Ryan!