Chi cacchio si ascolta ancora i Muse nel 2016?

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Musica

Chi cacchio si ascolta ancora i Muse nel 2016?

Non sappiamo per quale motivo i Muse siano ancora famosi, quindi abbiamo cercato qualcuno che ancora li tiene in considerazione.
Daisy Jones
London, GB

Tutte le foto sono di Shauna Keane.

L'Europa ha una vecchia antipatica abitudine a non demordere. Abbonda di cose che dovrebbero semplicemente non esistere più, e invece esistono ancora, non si sa bene come mai. Ci troviamo circondati da scarti di cose che un tempo avevano senso, mentre oggi traggono forza unicamente del loro aspetto inoffensivo, e rimangono lì, passive, rifiutandosi di decomporsi come bottiglie di plastica nell'oceano. E noi glielo permettiamo.

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Ho sempre inserito i Muse in questa categoria. Ho vaghi ricordi di me preadolescente che provo simpatia per la band, a inizio anni Duemila, e manifesto eccessivo entusiasmo per il riff di apertura di “Plug in Baby”, nel tragitto scuola-casa. Ricordo anche il faccino storto di Matt Bellamy nella copertina di NME. A un certo punto della nostra crescita, però, io e i miei amici abbiamo deciso di fare un passo più in là e muoverci verso qualcosa di diverso. La loro teatralità, e il loro aspetto da aviatori-con-maglioncini-a-V ha iniziato a nausearmi e, con una punta di arroganza, ho deciso di trascinare anche tutti i miei amici in quest'ammutinamento.

Nonostante l'ammutinamento di massa, non solo nostro, il trio di Devon non è mai sparito del tutto. Sono in giro da praticamente due decenni e hanno pubblicato sette album. La settimana scorsa è stato annunciato che la band avrebbe fatto da headliner al Glastonbury per la terza volta consecutiva e a nessuno è venuto in mente di protestare. Il loro tour mondiale ad oggi ha incassato oltre i sedici milioni di sterline di biglietti, con centotrentuno concerti internazionali. Sono diventati il costante nome GROSSO inglese in tutto il mondo. Matt Bellamy, un uomo che crede che gli esseri umani siano il prodotto di ingegneria genetica ad opera di alieni, e che la regina sia una forma di vita rettiliana, è più in forma che mai.

Sicuramente mi sto perdendo qualcosa, perché i numeri non mentono. Ci devono essere davvero tanti Fan Dei Muse là fuori. Ad esempio, il barista sotto al tuo ufficio che ti fa il caffè dopo pranzo potrebbe essere un Fan Dei Muse. La ragazza che incroci sempre in metro la mattina potrebbe essere una Fan Dei Muse. Tu stesso potresti esserlo. Sembra che i fan dei Muse siano ovunque, l'unico problema è che non so che volto abbiano.

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Ho deciso di farmi un giro all'arena O2 di Londra prima del loro concertone sold out e compiere un gesto molto semplice: parlare con i presenti, capire la loro passione, e contestualizzare il successo planetario dei Muse, considerando che ormai sono diventati più popolari dell'acqua. La prima persona che ho incontrato è stato questo tizio qui sotto, che mi ha quasi ucciso dopo essere rotolato più volte per gioco da una collinetta erbosa.

RENATAS, 22

Noisey: Quando hai iniziato ad ascoltare i Muse?
Renatas: Li ho scoperti per caso su YouTube quando ero molto piccolo e ho subito pensato “Oooh, che storia ci sarà dietro al video sugli illuminati?" Poi ho sentito la canzone “Uprising”. Mi sono fissato subito, è stata una di quelle rivelazioni che scopri su YouTube e che ti aprono gli occhi su come gira davvero il mondo.

Ok, quindi i Muse fanno parte degli Illuminati.
Ci sono teorie che li vedrebbero come a capo del mondo, e cose così. Comunque io credo che lo controllino e intanto aiutino la gente.

I Muse salveranno il mondo?
Sì, posso proprio dire di sì.

Come ti fanno sentire i Muse?
Fanno canzoni da guerra. Vedi “Unite". Dice "Uccidiamoli questi farabutti! Non vinceranno! Dobbiamo fargli capire che lotteremo fino alla morte!"

Ho capito.

A questo punto decido di andarmene perché il tipo si è messo a saltare e a mangiare Doritos al formaggio contemporaneamente. Mi ha un po' deluso constatare che il mio personale stereotipo del Fan dei Muse non è così distante da ciò che è nella realtà, come invece mi sarei immaginata. Sono qui per essere smentita, cazzo, non per assistere all'inesorabile conferma delle mie previsioni. Se i fan dei Muse sono davvero tutti così, siamo messi molto peggio di quello che credevo. Ho proseguito e mi sono imbattuta in questo tipo, che mi è sembrato meno invasato e più alla mano del precedente.

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SAM, 21

Noisey: Ciao. Come sei diventato un fan dei Muse?
Sam: Be', li ho sentiti in radio perché sono una band decisamente popolare, ma devo dire che fino a un anno fa non mi ero mai interessato alla loro discografia. La loro musica è molto contemplativa e critica nei confronti della società—specialmente l'ultimo album Drones. Parla di come siamo tutti dei droni spersonalizzati. È la prima volta che me li vedo live, ed è sempre stato un mio grande sogno. Ho ricevuto i biglietti come regalo per i miei ventun anni.

Qual è il tuo album preferito e perché?
Black Holes and Revelations perché ha gli arrangiamenti musicali più incredibili di tutti. Se sono in giro in bici e ho bisogno di energia, posso stare sicuro che questo mi tira su.

Matt Bellamy ha tradito Kate Hudson. Che ne pensi?
Non credo mai al gossip. Credo che le celebrità se la passino davvero male quando si tratta di vita privata. Lasciatele in pace. Fatele vivere. E comunque le relazioni finiscono.

Ottima risposta.

Bene, quindi i fan giovani dei Muse esistono. Purtroppo però lui non era un Superfan, ed è venuto con i suoi amici. Decido che il mio prossimo interlocutore sarà qualcuno che è venuto qua da solo, preferibilmente con addosso la maglia dei Muse, meglio ancora se somigliante a Matt Bellamy. Non ci è voluto molto per trovarlo.

CARL, 32

Noisey: È la prima volta che vedi i Muse?
Carl: No, è la quarta volta.

Ti definiresti un superfan?
No, ma li seguo dal 2004.

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Andrai al Glastonbury quest'anno per vederli?
No, il Glastonbury è troppo affollato per me. Preferire vederli a qualcosa di più tranquillo come il Download.

Carl sembrava arrabbiato che gli stessi rivolgendo la parola, e la cosa mi è sembrata strana perché se hai addosso una t-shirt dei Muse e sei da solo a un concerto dei Muse, ti dovrai pur aspettare che qualcuno arrivi a parlare dei Muse con te. A questo punto realizzo che il numero di maschi che stanno venendo a vedere i Muse è spropositamente alto. Orde di uomini bianchi, sudaticci, con in mano birre in lattina si aggirano tutti insieme, senza alcuna compagnia femminile. Perciò decido di impegnarmi e trovare una donna, basta maschi per adesso. Mi avvio verso la fila ai cancelli e la perlustro da esterna, cercando di individuare una qualche fanciulla con cui parlare. Trovo Sophie, qua sotto, che è venuta da sola.

SOPHIE, 25

Noisey: È la prima volta che vedi i Muse?
Sophie: No, è la diciannovesima.

Oh, questo volevo sentire. Perché ti piacciono così tanto?
Li trovo semplicemente energici. Ai loro concerti c'è sempre un sacco di energia positiva. Mi piace vivermela in prima persona e le luci che usano sono meravigliose. Sarà che di lavoro faccio il tecnico luci, ma lo trovo sempre interessantissimo. Be', ovviamente anche la musica è ottima, altrimenti non verrei così spesso a vederli.

Non diventa un po' noioso vedere sempre le stesse cose?
No. Li ho seguiti nei loro tour. Sono andata a sentirli in parecchi posti proprio per vedere come cambiano i live di volta in volta. Forse riesco ad accorgermi di certe cose più degli altri perché li ho seguiti davvero tanto in giro. Ma più delle volte è per interesse verso il palco e l'illuminazione.

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Non ci devono essere così tante persone che vanno a vedere i Muse per vedere il palco… Vabe', qual è il tuo miglior ricordo sui Muse?
Se devo essere sincera, riguarda quando ero in un periodo di depressione. Ero in stazione e stavo per lanciarmi sui binari, ho messo su i Muse nelle cuffie e ho pensato "Sai cosa? Ci sono così tante cose belle nella vita, non posso rinunciarci proprio adesso." È questo il mio miglior ricordo legato ai Muse.

Wow. È abbastanza significativo.
Sì, in quel momento mi hanno letteralmente salvato la vita.

Allora buon concerto!

Mi sono sentita una merda umana dopo aver parlato con Sophie. Il suo amore per i Muse è più che giustificato. Ho sempre associato i cori epici e preconfezionati dei Muse alle pubblicità insulse di gestori telefonici, ma a Sophie, a un certo punto della sua vita, questi ultimi hanno restituito la forza per vedere la luce oltre la tenebra. L'amore di Sophie per i Muse è palesemente più puro della mia indifferenza nei loro confronti. Questa cosa mi ha scombussolata nel midollo, e sono arrivata a pormi domande sulla mia stessa vita e carriera lavorativa. Mentre ciò accadeva mi sono imbattuta in questa coppia, che aveva viaggiato fin da Norwhich.

LIZ E DAVE, 58 E 65

Perché siete così fan dei Muse?
Liz: Adoro la loro musica, hanno sempre fatto album strepitosi, e questa è la terza volta che li vedo.

Quante volte alla settimana li ascolti?
Liz: Tutti i giorni. Sia quando vado a lavoro che quando torno a casa.

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Come ti fanno sentire?
Liz: Bene e felice. Stasera fanno un bello spettacolo con le luci, no? Hai detto qualcosa del genere, Dave.
Dave: Sì faranno qualcosa con le luci. Più vanno avanti più migliorano. Li abbiamo visti alla Wembley Arena due volte.

Be', sareste sorpresi nel sapere che parecchie persone condividono con voi l'entusiasmo per questo spettacolo di luci.

Soddisfatta per il mio lietofine, stavo giusto per abbandonare la coppietta e dirigermi verso l'interno, dove avrei potuto apprezzare quei bei riff extra-terrestrici per cui tutti stravedono, quando d'un tratto, fuori da un Tesco Express, vedo un mucchio di uomini adulti intenti a muggire, battersi i pugni sul petto e rovesciarsi Jack Daniels sulle scarpe. Mi sono subito sentita magneticamente attratta da loro.

LAWRENCE, 23

Noisey: Ehi! Come va?
Lawrence: Devo scusarmi… sono un po' sbronzo. Sono qui con mio padre e mio fratello, andiamo sempre insieme ai concerti e beviamo. L'ultima volta che siamo venuti all'O2 è stato per i Black Sabbath.

Qual è la differenza tra i Muse e i Black Sabbath?
Non lo so, non importa. È UN CONCERTO!

Da quanto ti piacciono i Muse?
Da quando andavo a scuola, a dire il vero. Ho iniziato ad appassionarmici quando stavano già diventando famosi. Quando ero piccolo mi alzavo presto per andare a consegnare i giornali la mattina, e prima di uscire mi guardavo Scuzz o Kerrang! in TV. È così che ho conosciuto i Muse.

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Quindi è un amore un po' nostalgico?
Sì, decisamente. Si riconosce bene quando partono i Muse. E il fatto che siano solo in tre rende il loro sound speciale.

Se Matt Bellamy e dovessi sostituirlo con qualcuno, con chi lo sostituiresti?
Nessuno potrebbe mai farlo.

[A questo punto arriva Darrel, il padre di Lawrence…]

DARREL, 47

Noisey: Ehi! Cosa ci fa qui?
Darrel: I miei figli mi hanno regalato questo biglietto per Natale, così sono qui a far loro compagnia. È la prima volta che pagano loro per un concerto insieme.

Chi è più fan, lei o i suoi figli?
I miei figli. Cercano di educarmi dopo che li ho educati io. Il primo concerto a cui siamo andati è stato quello dei Madness, poi i Bad Manners al Butlins. Poi li ho portati ancora a vedere gli AC/DC, gli Iron Maiden e i Trivium. Ho voluto che ricevessero una formazione rock metal.

Pensa che i Muse siano all'altezza di questi big?
Be', forse dopo il concerto dovremo tutti ascoltarci una buona dose di “Psycho Killer".

Grazie per la chiacchierata. Ci vediamo dopo.

Come mi sono allontanata dallo strano e grigio paesaggio di North Greenwhich, interamente ricoperto di cemento e rifiuti (se non ci siete mai stati, è come la versione fredda e povera di Dubai), ho realizzato che probabilmente non sarò mai in grado di capire il vero appeal dei Muse. La musica, per natura, è profondamente soggettiva, e per questo può capitare che quello che per qualcuno è un inno alla vita, per qualcun altro è una condanna a sofferenza eterna. Ho cominciato a sentirmi invidiosa.

Eppure, dopo il pomeriggio passato a sondare e censire i veri Fan Dei Muse—termine che uso io per riferirmi a loro, ma con cui loro non si identificano—posso dire di aver capito finalmente chi va a vederli e perché. Pensavo fosse un pubblico composto interamente da individui bianchi infottati per The Big Bang Theory che adorano simulare i riff con la chitarra nel quotidiano appena ne sentono uno alla radio, ma la realtà dei fatti è ben diversa da così. C'era un ecosistema tutto nuovo, a comporre il pubblico dei Muse. Tutti concordavano col fatto che i Muse li facessero sentire più forti o rassicurati. I Muse hanno aiutato persone a uscire da stati di depressione nei momenti più bui della loro vita. Coppie si sono innamorate ascoltando i Muse, e vederli live non faceva che avvicinarle e incrementare il loro amore. Alcuni sono venuti per i riff, altri per Matt Bellamy, altri ancora per le luci e il palco. I fan dei Muse sono fan come tanti altri, in effetti. Non avrei mai pensato di dirlo, ma: bella per i Muse.

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