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Come manifestare per il pianeta in modo sostenibile

Venerdì 27 anche in Italia ci saranno cortei, marce e proteste per chiedere (per la terza volta) ai governi di agire. Ecco un paio di consigli per partecipare.
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Manifestanti durante una protesta di Fridays For Future in Spagna. Immagine: Susana Vera/REUTERS

Questo articolo fa parte di Covering Climate Now, una collaborazione globale tra oltre 250 testate per rafforzare la copertura mediatica riguardo la crisi climatica e le sue storie. Vai qui per leggere tutti gli articoli a tema Covering Climate Now su VICE.

Questa settimana—cioè dal 20 al 27 settembre—centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo stanno partecipando alle mobilitazioni per lo Sciopero Globale per il Clima in concomitanza con il Climate Action Summit delle Nazioni Unite, che è iniziato il 23 settembre a New York.

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Anche se la responsabilità ultima del mettere a posto il nostro pianeta ricade sui governi e sulle grandi imprese, tutti noi dobbiamo fare la nostra parte, soprattutto nel dare voce al problema e nel capire quale peso hanno tante delle nostre abitudini. Un punto di partenza per fare scelte sostenibili è proprio durante gli stessi scioperi per il clima: se non altro perché un corteo per il clima che lascia lungo il percorso una scia di rifiuti di plastica non è proprio coerente al messaggio che si vuole mandare quel giorno—e diventa anche la scusa perfetta per attacchi facili da chi contesta il movimento.

Così, abbiamo chiesto a tre membri del gruppo Youth for Climate di Madrid—Marta Macías, 20 anni, studentessa di giornalismo; Manuela, 16 anni e studentessa delle superiori; e Alejandro Martínez, artista di 25 anni—alcuni consigli per protestare nel modo più sostenibile possibile.

RIUTILIZZA I CARTELLI

“Non c’è bisogno di creare un nuovo striscione per ogni singola protesta, sarebbe ridicolo,” ha detto Marta. “Quello che facciamo a Youth for Climate è conservarli e riutilizzarli in altre occasioni.”

I loro cartelli sono sempre realizzati con materiali di scarto. “Usiamo il cartone dei contenitori o delle scatole che abbiamo a casa,” ha detto Marta. “Per esempio, riutilizziamo gli imballaggi della posta che ci è stata spedita o le tavole di legno che verrebbero gettate via. Forse l’unica cosa che dovete comprare, se non li avete, sono le vernici, ma cercate di usare tutte quelle cose che altrimenti diverrebbero rifiuti.”

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Ovviamente ci sono alternative alla vernice. “A volte bisogna usare poster o adesivi, perché alcune vernici spray sono molto inquinanti, anche se in certe situazioni sono necessarie,” ha detto Manuela. “Scriviamo anche con il gesso quando vogliamo prendere il controllo di intere strade, perché poi è più facile ripulire.” Secondo Marta dovremmo essere tutti più attenti quando creiamo collage e attacchiamo “20.000 pezzi di plastica su un pezzo di cartone.”

RIDUCI I CONSUMI

Gli organizzatori spagnoli dello sciopero per il clima hanno chiesto anche azioni di boicottaggio sui consumi. “Vogliamo incoraggiare le persone a comprare il meno possibile, e se escono per comprare cibo quel giorno, allora non andare in posti come McDonald's,” ha spiegato Manuela.

“Il punto principale è che le persone consumino responsabilmente il giorno dello sciopero. Può essere un po’ scoraggiante vedere centinaia di bottiglie di plastica sparse sull’asfalto, striscioni nei bidoni e sacchetti di plastica pieni di cibo. Alla fine, anche se chiediamo il cambiamento dall’alto verso il basso, e sappiamo che l’azione individuale non è sufficiente, non vogliamo vedere ancora persone che lasciano i rifiuti per strada. Come ogni giorno, dovreste provare ad acquistare prodotti sfusi invece che quelli imballati con la plastica, portare sacchetti di tela o portare l’acqua del rubinetto da casa in una borraccia invece di comprare bottiglie.”

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USA I MEZZI PUBBLICI

Poi, naturalmente, c’è la questione del trasporto. Come si arriva alla protesta senza che questo abbia un impatto negativo sull’ambiente? La risposta non è complicata: quando possibile, andare in bicicletta o utilizzare i mezzi pubblici. “Il treno e la metropolitana, almeno a Madrid, sono elettrici,” ha spiegato Alejandro, “quando l’energia elettrica proviene da fonti rinnovabili, come nel caso dei treni suburbani, l’impronta ecologica è zero.”

MA SOPRATTUTTO: CONTINUA A PROTESTARE

“La nostra più grande responsabilità è quella di continuare a protestare, scendere in piazza, mostrare al nostro governo che vogliamo che dichiarino l’emergenza climatica e chiedere che vengano prese misure concrete,” ha detto Marta. “Ovviamente quello che facciamo individualmente come consumatori ha un effetto, ma non è neanche lontanamente sufficiente. Le nostre azioni individuali e gli scioperi non varranno nulla se non ci sono cambiamenti strutturali nel sistema.”

Abbiamo circa 10 anni per assicurarci di non passare il punto di non ritorno, quindi dobbiamo agire subito,” ha detto Alejandro. “Se entro 18 mesi non avremo ancora iniziato a fare questi cambiamenti, dovremo fare qualcosa di radicale, perché altrimenti sarà impossibile raggiungere i nostri obiettivi. Le autorità devono agire, devono andare oltre il semplice scattare foto e aprire un dialogo vero con i bambini che pretendono un futuro.”

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