Se un cantante o gruppo hanno fama di essere ripetitivi, in genere, è perché scrivono canzoni che si somigliano tra loro: gli stessi quattro accordi, gli stessi quattro concetti, le stesse tre parole, sole cuore amore. Questa ripetitività, la immaginiamo figlia di un'immaginazione povera o delle pressioni dei discografici. Ma esiste anche una forma di ripetitività più ossessiva, quindi più interessante, ed è quella interna al singolo testo. Pensate a English Summer Raindei Placebo. Ecco: Colin Morris, data journalist di The Pudding, ha portato l'ossessività — e la scienza, certo — un passo avanti, decidendo di misurare e comparare la ripetitività dei testi nelle canzoni pop, in un arco di sessant'anni.Continua a leggere su Motherboard: I testi delle canzoni pop sono sempre più ripetitivi - lo dice la statistica
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