L'infografica delle navicelle che ci hanno portati nello spazio
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Tecnologia

L'infografica delle navicelle che ci hanno portati nello spazio

L'infografica di un utente di Reddit ci fa capire la portata delle nostre capacità tecnologiche per quanto riguarda i viaggi spaziali.

​Sono un grande fan di tutto ciò che riguarda lo spazio. Di astronomia ci capisco poco, di fisica fuori dall'atmosfera figuriamoci. Adoro tutto ciò che riguarda lo spazio per un motivo banalissimo: mi stupisce ogni volta.

Che sia la NASA, l'ESA, l'ASI o qualunque altro programma spaziale, ogni volta che viene lanciato un missile nell'atmosfera non posso fare altro che raccogliere la mia mascella da terra: davvero noi esseri umani, riusciamo a sollevare chissà quante tonnellate nell'etere e a mandarle addirittura fuori dal nostro pianeta? Che figata.

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Altrettanto sbalorditivi sono i mezzi con cui noi ci lanciamo in orbita. Andiamo, o almeno tentiamo di viaggiare nello spazio da ormai quasi cinquant'anni, ma come è cambiato il nostro modo di volare? Su internet c'è tutto, e infatti c'è anche una risposta a questa domanda.

L'utente di Reddit Heaney555 si è adoperato con un'infografica più che limpida che mette in riga tutti i mezzi di trasporto che hanno portato almeno un essere umano nello spazio. Li divide in cinque categorie: sistemi di lancio, astronavi sub-orbitali, astronavi orbitanti, astronavi circumlunari e stazioni spaziali.

Cosa possiamo dedurne? In primis che la Stazione Spaziale Internazionale è gigantesca. Dopodiché, che il Boeing NB-52 Stratofortress è davvero titanico, sfruttato dal 1959 come rampa di lancio per i razzi ultra-veloci americani X-15, che nel '63 hanno accompagnato ad un'altitudine considerata già "spaziale" il pilota Joseph A. Walker.

Infine c'è il Saturn V, il sistema di lancio sviluppato per supportare il progetto Apollo, che tuttora detiene il primato per dimensioni e capacità di trasporto. Se di infografiche di questo tipo ne abbiamo già viste diverse, c'è da dire che questa è la prima a farci comprendere davvero la portata delle nostre capacità tecnologiche.

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