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Un gruppo di speleologi si è calato per la prima volta nel 'Pozzo dell’Inferno' in Yemen

Il Pozzo di Barhout in Yemen esiste da milioni di anni, ha origini sconosciute ed è oggetto di molte leggende—ma ora sappiamo cosa c'è sul fondo.
pozzo di Barhou
Una vista aerea del pozzo di Barhout a giugno 2021, in Yemen (provincia di Al-Mahra). Foto AFP via Getty Images.

Basta dare un’occhiata al Pozzo di Barhout—una voragine naturale che si trova in Yemen—per capire perché questa formazione cavernosa abbia ispirato infinite leggende su antiche maledizioni e spiriti maligni.

È un buco enorme e profondo nel mezzo del deserto, un cerchio perfetto dall’aria aliena e nero come la pece.

In barba alle superstizioni, il 15 settembre 2021 un team di otto speleologi ha deciso di affrontare le sue profondità, calandosi giù per 112 metri e raggiungendo per la prima volta nella storia il fondo di questa voragine, anche nota come “il pozzo dell’inferno.”

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Il resoconto video della loro avventura rivela colori inaspettati sulle pareti della caverna e un’abbondanza di cosiddette “perle di grotta” (pisoliti), cioè depositi sferici di carbonato di calcio modellati nel corso dei millenni dal gocciolio dell’acqua dentro la caverna. Gli speleologi hanno passato diverse ore dentro al pozzo e notato una popolazione rigogliosa di serpenti, oltre ai resti di uccelli e altri animali che non erano—a quanto pare—altrettanto predisposti alla sopravvivenza laggiù.

“A spingerci in quest’impresa è stata la passione e sentivamo che avremmo scoperto qualcosa di meraviglioso sulla storia dello Yemen,” ha detto ad AFP Mohammed al-Kindi, professore di geologia della GUtech (German University of Technology in Oman) che ha partecipato alla spedizione. “Abbiamo raccolto campioni di acqua, roccia e suolo e alcuni resti di animali morti, ma dobbiamo ancora analizzare tutto.”

Si sa molto poco della formazione e della storia geologica del Pozzo di Barhout, ma si stima che sia vecchio milioni di anni, stando alle autorità dello Yemen. Kindi e colleghi intendono pubblicare un report sulle scoperte, che potrebbe offrire qualche informazione in più sull’origine del pozzo e sul suo ecosistema unico.

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Le persone che hanno preso parte all’avventura fanno parte dell’Oman Cave Exploration Team, un gruppo di speleologi che ha passato anni a esplorare decine di caverne e grotte in Oman. Il team ha collaborato con il GSMRB (Geological Survey and Mineral Resources Board) dello Yemen per la spedizione dentro al Pozzo di Barhout, che si trova vicino al confine tra Yemen e Oman.

Situata nel mezzo del deserto, questa voragine profonda ed enigmatica sembra la versione reale di un Sarlacc di Star Wars (questa cosa qui, per capirci). Le superstizioni locali raccontano che il pozzo sia in grado di risucchiare oggetti al suo interno e che sia una prigione che tiene rinchiusi spiriti maligni.

“Alcuni dicono che sia il luogo in cui eretici e miscredenti sono torturati dopo la morte,” ha raccontato Kindi alla testata degli Emirati The National. “Altre persone credono che una volta che entri laggiù, ti venga tagliata la testa.”

Kindi spera che la spedizione dissipi alcune paure infondate, compresa la convinzione che l’acqua nel pozzo sia maledetta.

“Noi abbiamo visto solo acqua fresca e purissima,” dice Kindi. “Ne abbiamo bevuta una bottiglia intera e non ci è successo nulla!”