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Tecnologia

La Sardegna ha lanciato una petizione per creare la sua emoji

Un piccolo passo per il protocollo UNICODE, un grande passo per il popolo sardo.

Avete mai provato la frustrazione di non riuscire a spiegarvi a parole? In quel caso a venirvi in aiuto ci sono le emoji, ma quando neanche le emoji sono sufficienti per esprimere tutto quello che avete in testa, è il caso di espandere il loro vocabolario. È il caso sollevato da Pedru Sanna Deledda, utente di Cagliari che si occupa di marketing web e comunicazione, il quale ha avviato una petizione su Change.orgper aggiungere la bandiera sarda dei quattro mori — la bandiera ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna — tra quelle già disponibili su WhatsApp o Twitter.

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"Da giugno 2017, UNICODE cambierà il protocollo nella codifica delle bandiere riproducibili nei sistemi digitali: si passerà dallo standard ISO 3166-1 (codici stato con DUE lettere) a ISO 3166-2 (codici stato e subregioni con TRE lettere)," si legge nel testo della petizione, "Come in molti procedimenti di questo tipo, il problema principale non è la fattibilità tecnica (UNICODE ha già deciso di includere "un tot" di nuove bandiere) ma il segnalare un interesse collettivo: è uno di quei rari casi in cui una 'petizione' con un po' di firme può servire a raggiungere lo scopo."

Ho contattato Deledda per farmi raccontare come è nata la petizione e come sta procedendo la sua diffusione. "Ho iniziato appena due settimane fa un po' per caso, leggendo un articolo in cui si raccontava l'episodio di Scozia, Galles e Inghilterra che hanno fatto includere la loro bandiera fra le emoji. La risposta è abbastanza positiva anche se è difficile quantificare esattamente quante firme possono servire per avere un impatto reale. Dunque per ora cerco di pubblicizzarla al massimo. Non mancano ovviamente i "benaltristi", cioè quelli che commentano in maniera negativa dicendo che ci sono "ben altre" cose più importanti da fare… Ne sono consapevole, ma credo che una petizione online serva quasi solo per cose piccole di questo tipo. Per le cose più serie bisogna studiare, impegnarsi e darsi da fare senza firme digitali."

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"Sono sicuro che l'emoji dei quattro mori sarebbe da supporto per esprimere il senso di unicità e diversità che i sardi sentono."

Riguardo all'importanza dell'aggiunta della bandiera sarda e a come verrebbe utilizzata nelle conversazioni Deledda mi ha spiegato che "la bandiera dei quattro mori è un simbolo importante per i sardi e sintetizza un forte sentimento di popolo," ha continuato. "I sardi sono sempre stati abbastanza all'avanguardia per quanto riguarda internet. Basti pensare che a Cagliari e in Sardegna c'è stato uno dei primi provider internet europei, o che l'Unione Sarda sia stato il primo quotidiano online in Italia, o che qui abbiano contribuito a sviluppare una delle prime webmail al mondo e così via… Oggigiorno questo si riflette in una massiccia presenza nei social network in cui non viene mai dimenticata la propria "sardità" e l'attaccamento al territorio e alla nostra cultura peculiare: sono sicuro che l'emoji dei quattro mori sarebbe da supporto per esprimere questo senso di unicità e diversità che i sardi sentono."

Come ho avuto modo di apprendere dai commenti ai post correlati alla petizione presenti sul profilo Facebook di Pedru Sanna Deledda — in cui il nostro riporta anche le critiche di chi si lamenta della scarsa serietà dell'impresa — non è necessario raggiungere un numero preciso di firme. La notizia è stata riportata altrove segnalando un target di 1500 firme ma, in questo momento, sulla pagina della petizione l'obiettivo segnalato è di 2.500.

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Ho chiesto a Deledda se aumenterà il numero di firme richieste per la sua petizione è la sua risposta è stata affermativa "Anche se in 'cause' di questo tipo non c'è un numero preciso di firme da raggiungere ma è semplicemente importante dimostrare che c'è un numero di utenti interessato all'aggiornamento. Nel nostro caso, abbiamo già ricevuto un po' di attenzione che speriamo di allegare come testimonianza di interesse."

Altra questione peculiare è che gli utenti sembrano mostrare maggiore interesse quando chiamati direttamente in causa. "Abbiamo ricevuto un po' di attenzione dai media italiani e anche qualche tweet casuale da parte di personaggi con moltissimi follower, ma non hanno avuto un particolare impatto sulle firme. Ho notato che la gente risponde meglio quando chiamata direttamente in causa, con un tag o un messaggio privato personalizzato. A quel punto condividono nei loro profili e invitano gli amici; altrimenti al massimo lasciano una sola firma, ma perché una petizione abbia successo deve diventare virale, altrimenti non decollerà mai."

La petizione dovrà raggiungere il presidente del consorzio Unicode possibilmente con l'appoggio di Emojipedia.

Come scrive Deledda sul suo profilo Facebook riguardo i prossimi passi da compiere, "Unicode ha deciso di 'aprire' alle bandiere con i codici nazione di secondo livello ma quelle che inserirà saranno a discrezione loro o dei client che hanno un accordo con loro (es. Apple, Whatsapp etc). Come spesso capita in questi casi, le firme servono solo a "convincere" che ci sono tante persone che vogliono un certo aggiornamento ma non c'è certezza." La petizione dovrà raggiungere il presidente del consorzio Unicode possibilmente con l'appoggio di Emojipedia.

Deledda racconta di essersi ispirato alla richiesta portata avanti per inserire la bandiera inglese, scozzese e del Galles. Quando si sarà raggiunto un numero di firme degno di nota, si dovrà produrre un documento che riporta background storico, dati e numeri, nella speranza di vedere accolta la propria richiesta, in modo analogo a quanto fatto dagli autori di quella petizione andata a buon fine.

Proseguendo nella lettura delle discussioni sul profilo Facebook di Deledda ho notato che, ad un certo punto, queste si svolgono direttamente in sardo, una lingua meravigliosa di cui non capisco nulla, perciò ho perso il filo del discorso. Tuttavia, ciò non mi impedisce comunque di comprendere il bisogno di vedere inclusa la bandiera dei quattro mori tra le emoji indispensabili per esprimere via chat quel sentimento di sardità — o sarditudine se preferite — che tutti noi, sardi o non sardi, ogni tanto proviamo nella vita.