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Tecnologia

Come evitare che Stack Overflow si trasformi in una discarica

Perché Stack Overflow è in declino e come salvarlo, secondo dei ricercatori IT.
Immagine: Huguette Roe/Shutterstock

La sola esistenza di Stack Overflow è una specie di miracolo. È un posto davvero produttivo e sempre sul pezzo; il contrario di qualsiasi altro ecosistema internet aperto ai commenti degli utenti, in pratica. Se anche esistessero fenomeni sgradevoli di trolling, in questa biblioteca di Babele dell'ingegneria software, si da il caso che a me, personalmente, non sia mai riuscito di incrociarne uno. Al contrario, ho incrociato diverse cose molto utili: soluzioni a problemi software, spiegazioni dettagliate ed esempi di codice. Tantissimo codice. Ah, sì: si da il caso sia anche un posto pieno di efferata condiscendenza tra gli utenti, ma in definitiva è solo un piccolo prezzo da pagare.

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Stack Overflow viene considerato uno dei siti di Q&A di maggior successo di sempre. Il 92 per cento delle domande, mediamente, trova risposta entro 11 minuti. Sì, incredibile. È abbastanza veloce da risultare una valida alternativa a rassegnarsi a usare un motore di ricerca, come dimostra il numero crescente di domande che vengono ripetute. Perché fare la fatica di cercare qualcosa da sé, quando si può chiedere ad altri e ottenere una buona risposta, grossomodo nello stesso tempo, da qualche utente alla ricerca di popolarità?

Per quanto buone siano le premesse, però, non c'è garanzia che Stack Overflow resti per sempre così. In effetti, a partire dal 2014, il sito ha iniziato un lento declino, come rilevato da un articolo pubblicato (a pagamento) il 12 febbrario su IEEreE Software. Il numero di nuovi utenti è in calo e, parallelamente, anche il numero di domande senza risposta. Nel 2014, per esempio, il numero di domande cancellate o rimaste senza risposta è salito a quasi il 40 per cento. Nel 2011 erano il 22 per cento. Nello stesso periodo di tempo, il numero di utenti attivi—quelli che postano almeno una domanda e una risposta al mese—è crollato dal 15 al 5 per cento. Il sito, attualmente, è pieno di lurker, fruitori passivi. (Si noti che lurkare è un'ottima idea, molto comprensibile, dal momento che il sito svolge di fatto funzione di documentazione tecnica.)

L'articolo pubblicato su IEEE è interessato a studiare il caso Stack Overflow come esempio di comunità altamente funzionale di Q&A. Stack Overflow non è affatto condannato, ma certamente ha bisogno di cambiare, per sopravvivere.

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"Al di là dei dati quantitativi, anche la testimonianza diretta di alcuni membri della community in varie discussioni su internet o blog sembra evidenziare la presenza di alcune criticità che minacciano la sopravvivenza a lungo termine del sito," scrivono gli autori Ivan Srba e Maria Bielikova, entrambi della Sloak University of Technology.

Immagine per gentile concessione di Bielikova e Srba.

Dal 2014, sempre stando all'articolo sopracitato, sono comparse diverse discussioni sullo stato dei contenuti e la loro qualità, e Meta Stack Overflow—la porzione di sito dedicata al sito stesso. Gli utenti hanno identificato tre gruppi di persone a cui attribuire il declino di SO e dovrebbero essere familiari a chiunque abbia frequentato almeno un po' il sito. Sono effettivamente tipi umani noiosi.

Per primi, si segnalano i "vampiri dell'assistenza." Quando precedentemente ho scritto come, in virtù dei tempi medi di risposta eccezionali, sia più pratico e razionale chiedere consiglio che cercare una risposta precedente… Ecco, sono loro. Il risultato è fastidioso e spesso non fa che duplicare un contenuto preesistente. "Questi utenti, purtroppo, sono interessati unicamente a ottenere risposta alle proprie domande; non restistuiscono nulla alla comunità," scrivono gli autori dell'articolo.

In seconda istanza, i noob. Ci ho avuto a che fare perché ricevo qualche mail da uno di loro ogni volta che scrivo un how-to di programmazione. I noob si riconoscono per la loro abitudine a formulare solo e unicamente le cazzo di domande più elementari e non sembrano voler davvero imparare qualcosa. Mai. Non insegnarmi come fare qualcosa, dimmelo e basta. Non capisco come questa gente riesca a sopravvivere alla vita adulta, ma tant'è.

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Terzi, abbiamo i cacciatori di reputazione. Sono utenti che passano il loro tempo a rispondere al maggior numero di domande possibile, il più velocemente possibile, per assicurarsi di guadagnare voti e quindi aumentare la propria reputazione sul sito. È una conseguenza naturale al fatto che recentemente si è diffusa la pratica, tra alcuni datori di lavoro, di chiedere ai propri candidati link a loro contributi su Stack Overflow. È possibile sorprendere questi cacciatori di reputazioe nell'atto di rispondere a domande che hanno già ottenuto risposta, magari copiandola, nella speranza che qualcuno la legga e la voti comunque positivamente.

"Fortunatamente, la comunità di SO ha in sé qualche anticorpo—principalmente utenti esperti che vogliono tenere il l'ecosistema pulito e popolato da contenuti di qualità," prosegue l'articolo. "Questi custodi ricercano continuamente domande interessanti per provare a dare buone risposte. La loro presenza è essenziale ed è importante per l'intera comunità cercare di mantenerli attivi e motivati."

Questo per quanto riguarda gli aspetti qualitativi. L'articolo prosegue con un'analisi quantitativa del sito, a partire dal dataset pubblico di Stack Overflow, registrando il declino tanto delle buone domande, quanto delle buone risposte (valutate a partire dal numero di voti positivi). Anche se il numero totale di domande è rimasto stabile, le buone domande sono sempre meno. Questo è indice dell'esistenza di una comunità "core" devota e stabile, ma anche del fatto che la crescita del sito è legata perlopiù a contenuto spazzatura.

"Questa scoperta sembrerebbe confermare sia la nostra ipotesi sia la generale percezione degli utenti che il sistema sia sempre più zeppo di contenuti di cui non importa a nessuno, mentre quelli desiderabili e interessanti sono merce sempre più rara," scrivono Bielikova e Srba. Una conclusione piuttosto brutale.

L'articolo, comunque, propone anche un paio di soluzioni. La prima prevede di modificare il focus del sito perché sia più centrato sulle risposte che sulle domande. L'idea è che invece di indirizzare ogni domanda su un dato argomento a delle potenziali risposte, si dovrebbe puntare su un qualche sistema di filtraggio che assicuri che gli esperti non siano bombardati da infinite, minime, variazioni della stessa domanda o da domande estremamente banali.

La seconda soluzione proposta, invece, è un po' vaga e suggerisce che i siti di questo tipo (CQA) potrebbero beneficiare da un coinvolgimento maggiore dell'intera community, invece che di una ristretta cerchia di esperti. Se gli utenti più competenti ignorano le domande poco interessanti, aumentando il numero delle domande senza risposta, forse queste domande dovrebbero essere sottoposte a una popolazione maggiore di utenti.

In ogni caso, ho trovato l'articolo più interessante per i problemi e le criticità che evidenzia, piuttosto che per le soluzioni proposte. La capacità di Stack Overflow di auto-regolarsi è davvero impressionante e, certo, prevede qualche atteggiamento da stronzi, ma anche formulare continuamente richieste pigre e approssimative è da stronzi. Sarebbe davvero un peccato dover assistere all'agonia del sito.