Siamo stati a SHA2017, il più grande campeggio europeo di hacker
Immagine: Riccardo Coluccini / Motherboard

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Tecnologia

Siamo stati a SHA2017, il più grande campeggio europeo di hacker

Speriamo che i nostri pc non siano stati bucati. ¯\_(ツ)_/¯
Riccardo Coluccini
Macerata, IT

Still Hacking Anyway (SHA2017) è stato il più grande evento all'aperto organizzato dalla comunità hacker durante il 2017. Si tratta di un campeggio in cui, ogni quattro anni, hacker, ricercatori di sicurezza informatica, attivisti, smanettoni ed appassionati di computer e DIY si ritrovano per guardarsi in faccia e fare il punto sulla direzione in cui si sta muovendo il mondo cibernetico.

Quest'anno l'evento si è svolto dal 4 all'8 agosto vicino la cittadina di Zeewolde, a 55km da Amsterdam — l'evento è organizzato comunità di hacker olandese ed ogni 4 anni cambia nome e posizione, il primo è stato nel 1993 e si chiamava Hacking at the End of the Universe (HEU).

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A SHA sono arrivati circa 4000 partecipanti molti dei quali — chiamati angels — impegnati attivamente nell'organizzazione dell'evento e che hanno dimostrato come lo spirito di collaborazione sia un elemento che contraddistingue la comunità hacker. Il camping era suddiviso in villaggi, ovvero gruppi di tende che riunivano persone che condividono la passione per una stessa attività oppure legate dalla nazionalità — come nel caso della Italian Hacker Embassy e della Belgian Embassy.

Oltre 120 talk, ed altrettante sessioni auto-organizzate dai villaggi, hanno arricchito l'evento, offrendo la possibilità per riflessioni tecno-politiche e sulla sicurezza delle nostre infrastrutture — tutti gli interventi sono stati registrati e disponibili in video.

Phil Zimmermann, l'inventore della tecnologia di cifratura PGP — essenziale per la protezione del contenuto delle mail ma che purtroppo presenta notevoli difficoltà di utilizzo — ha ricordato come pur "avendo soluzioni tecnologiche, rimane comunque impossibile cifrare i luoghi fisici in cui si trovano le persone," e questo è un problema gigantesco alla luce dello stato di sorveglianza ubiqua in cui ci troviamo, potenziato da software per il riconoscimento facciale che si ciba delle registrazioni delle videocamere diffuse nelle nostre città. Quello di cui abbiamo bisogno, ha affermato Zimmermann, è di "agire all'interno degli spazi politici."

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Sul palco è salito anche Bill Binney, ex direttore tecnico del NSA diventato poi whistleblower a seguito degli errori della sua agenzia nel prevedere e fermare gli attentati dell'11 settembre 2001, che ha parlato dei modi in cui l'NSA sorveglia i cittadini, mostrando i documenti pubblicati da Edward Snowden nel 2013.

A SHA si è parlato anche di come hackerare le auto, dei sistemi di guida autonoma di livello 3 che stanno già iniziando ad invadere le nostre strade, dei rischi dell'intelligenza artificiale e del progetto dell'Electronic Frontier Foundation per misurare gli sviluppi nel settore dell'AI. Si sono tenuti workshop per apprendere tecniche base per la propria sicurezza digitale e su come utilizzare la crittografia, ma anche discussioni su come combattere il sessismo anche nelle sue forme più subdole — all'interno di una comunità che purtroppo vede ancora il numero di donne in netta minoranza rispetto agli uomini — e sono state presentate analisi sullo stato dell'attivismo in America latina.

L'attività si è estesa anche ai vari villaggi nazionali che, grazie ai servizi e alle attrezzature presenti nel campo, hanno potuto dare libero sfogo alla fantasia hackerando, per esempio, il badge elettronico che è stato fornito ad ognuno dei partecipanti o sviluppandoapplicazioni per le allerte meteo o per mostrare la propria foto — chiaramente non sono mancati i ransomware.

Gli hacker italiani, oltre ad aver offerto un ricco programma di talk, si sono distinti grazie ad un hack pirotecnico: sono riusciti a prendere il controllo delle luci della scritta luminosa SHA2017 presente all'ingresso del camping e di alcune delle postazioni per la distribuzione della rete internet all'interno del campo — esatto, tutto il camping era coperto da wifi e rete internet cablata a 100 Gbit/s — tingendole dei colori della bandiera italiana.

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Gli hacker del villaggio italiano hanno sottolineato come SHA "sia un po' come trovarsi a casa, un posto dove ogni 4 anni ci sono persone che condividono gli stessi interessi," mi spiega Yvette, esperta di sicurezza informatica che lavora anche per il progetto open source Globaleaks, e come mi ha spiegato mte90, che era presente a SHA perché Mozilla lo ha sponsorizzato per fare alcuni talk, questo camp è sia "una vacanza ma anche qualcosa di diverso dalle solite conferenze."

Le tende in cartone dove in molti hanno riposato. Immagine: Riccardo Coluccini / Motherboard

Non sono mancate però anche riflessioni sulla comunità hacker, come mi ha sottolineato Meskio che ha trovato SHA un po' diverso dai precedenti hacker camp: "mancano parecchi hacker che conosco e che spesso frequentavano la scena legata alla crittografia ed alla privacy, non capisco perché non ci sono."

Allo stesso modo, secondo un altro hacker che ha preferito rimanere anonimo, "lo SHA tra tutti i camp è quello che forse è cambiato di meno, nel senso che ha mantenuto un'estrazione molto orientata alla sicurezza ed all'hacking, come era 16 anni fa, quando invece altri eventi hanno compreso come internet stava diventando mainstream ed hanno quindi cambiato registro cercando di diffonderlo ad un pubblico più ampio."

Gli eventi di SHA2017 si sono protratti fino a notte fonda, con la proiezionie di film come Nothing to Hide, musica live e feste nei vari villaggi. Gli hacker camp rappresentano un momento di ritrovo collettivo in cui poter incontrare faccia a faccia persone con cui altrimenti si potrebbe parlare solamente online poiché si trovano dall'altra parte dell'emisfero, offrono la possibilità di scambiare idee e dar vita anche a nuovi progetti ma soprattutto sono una scarica di energia per tutta la comunità hacker che si attiva e mobilita per dar vita ad un evento completamente autogestito in cui potersi concentrare sulla loro attività preferita: continuare ad hackerare nonostante tutto. Still Hacking Anyway.