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architettura

Questa torre galleggiante salverà la fauna urbana

La natura nelle città ha sempre meno spazio e importanza, queste torri potrebbero restituirle lo spazio che le abbiamo rubato.

La ricerca di spazi vitali abbordabili nelle grandi città può essere un'esperienza tragica. Considerati i flussi migratori sempre più consistenti, molte delle città più grandi devono affrontare dei problemi abitativi molto seri. Negli ultimi tre anni, ad esempio, a New York sono stati registrati 216.000 nuovi residenti ma soltanto 22.000 nuove unità abitative. E il problema degli spazi vitali coinvolge anche la natura, che ha sempre più difficoltà nel trovare i propri spazi. Sia l'urbanizzazione che il cambiamento climatico condizionano fortemente il problema degli spazi disponibili per parchi pubblici e spazi naturali all'interno delle aree urbane, e se le città si stanno espandendo per fronteggiare il problema della disponibilità di immobili, la stessa cosa non accade per quanto riguarda nuove zone verdi.

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Secondo l'olandese Waterstudio la soluzione definitiva sarebbe l'acqua. Alcuni specialisti nel campo dell' “architettura galleggiante” di Waterstudio—le menti eccelse dietro all'hotel di ghiaccio norvegese e a questa stilosissima villa galleggiante—vogliono costruire una sorta di grattacielo sull'acqua progettato specificatamente per gli animali e le piante delle regioni urbane. Il Sea Tree (Albero Marino) è la prima struttura galleggiante progettata per migliorare le condizioni dell'ecosistema nelle grandi città.

Il designer capo e co-fondatore di Waterstudio Koen Olthuis ha trovato il tempo di dirci qualcosa di più del nuovo progetto e del futuro dell'architettura galleggiante “green”:

The Creators Project: quali sono le origini del fascino che l'acqua esercita sul vostro studio? 
KoenOlthuis: sulla terraferma sono già state costruite molte strutture innovative. Come architetto puoi colorare i muri in modo bizzarro e dare una forma interessante al tuo palazzo, ma finisce lì. Le vere possibilità avveniristiche sono sull'acqua. Siamo il primo studio di architettura ad avervi concentrato tutti i propri progetti. Dopo un po' abbiamo pensato: non dovremmo limitare il nostro approccio soltanto a unità abitative galleggianti. Perciò stiamo progettando parcheggi galleggianti, stadi galleggianti, e, recentemente, il Sea Tree, una costruzione che avrà enormi effetti positivi sull'ecosistema urbano.

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Come vi è venuta in mente l'idea del Sea Tree? 
Abbiamo ricevuto una richiesta da parte di un gruppo di ecologisti che volevano uno spazio in cui la natura che non fosse disturbata dall'uomo. Basandoci sulla tecnologia usata dalle compagnie petrolifere, abbiamo deciso di impilare uno sull'altro in modo da formare un albero con tutti gli spazi verdi di una città. Il Sea Tree è un'enorme e galleggiante pubblicità naturale per la città e per le tecniche utilizzate dalle compagnie petrolifere: mostra che la loro tecnologia può anche avere un effetto positivo sulla natura e sulla città. Le compagnie petrolifere sono proprietarie del Sea Tree, ma sarà la città a decidere il luogo dove posizionarlo.

Come hanno reagito a questa idea le compagnie petrolifere e le città? Vedremo presto galleggiare il Sea Tree? 
I luoghi urbani non sono un problema: siamo andati a Singapore e a New York ed erano tutti molto esaltati all'idea. Anche perché la tecnologia da impiegare esiste già. Il problema è che la costruzione del Sea Tree costa circa due milioni di dollari, quindi abbiamo bisogno della partecipazione delle compagnie petrolifere. Ci sono due tipi umani che lavorano in queste compagnie: quelli del dipartimento scientifico che adorano l'idea, e quelli che gestiscono i budget e il marketing. Devono sapere esattamente quali sono i pro e i contro di questo progetto, ma dato che è così innovativo, vantaggi e svantaggi sono difficili da calcolare con precisione. Ci stiamo lavorando, sono ottimista e credo che nel giro di un anno riusciremo a trovare un partner finanziario. Dopodiché ci vorranno solo sei mesi per costruirlo: non è niente di più che una costruzione solida galleggiante, dove lasciamo che la natura faccia il proprio corso.

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Che aspetto avrà il Sea Tree?
La natura è incredibile. L'idea è di ricoprire la torre con terreno fertile e poi non toccarla più. Questa è la parte esaltante: vedere che tipo di effetti avrà un'operazione del genere. Potrebbe diventare una dimora per le api, per esempio, o per quegli uccelli che non hanno più spazio per costruire i nidi in città. Gli unici due fattori che ci stanno impedendo di costruire il Sea Tree in questo momento sono il permesso e i soldi. Speriamo di riuscire a ottenere entrambi a breve.

Vi interessa molto l'idea di trovare un luogo per l'ecosistema urbano. Si può dire che il vostro progetto sia una soluzione per trovare un posto alla natura in un mondo sempre più urbanizzato?
Certamente non è una soluzione su larga scala. Se volessimo avere un effetto importante dovremmo costruirne non uno, ma trenta o quaranta. Stiamo considerando questa opzione a New York. Credo che l'aspetto più importante del Sea Tree sia che mostra una strada da intraprendere. Non credo che in futuro tutto il mondo sarà disseminato di Sea Tree, ma credo che potrebbe stimolare le persone a pensare ad altre soluzioni per dare alla natura uno spazio sull'acqua, grandi parchi galleggianti o campi coltivati galleggianti. Il Sea Tree è il simbolo di un primo passo in quella direzione. È una grande struttura verde che contiene un messaggio e ha anche un effetto positivo sulla natura, e questa, secondo me, è una cosa bellissima.

Per saprerne di più, visitate il  Waterstudio online.