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Tecnologia

7 buoni motivi per viaggiare in Uber da ubriachi

Abbiamo deciso di raccontare le nostre avventure di ubriacature e Uber.
​Immagine: Uber

​Pochi giorni fa, Uber ha annunciato che si sta alleando con la app-etilometro Breathometer, per premiare con una corsa gratis le persone che fermano una macchina perché hanno bevuto troppo per poter guidare.

Ma se le esperienze dello staff di Motherboard servono a qualcosa, le persone non hanno bisogno di tanto incoraggiamento per saltare sul servizo di ridesharing quando sono sfatte.

In onore dei tentativi di Uber nel prendere su dalla strada ancora più persone ubriache e metterle in tasca, abbiamo condiviso alcune delle nostre storie di ubriacature e Uber qui sotto, da membri dello staff, amici, e anonimi su internet.

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La volta che ho fatto per sbaglio ridesharing

Ancora non capisco esattamente cosa sia successo in questa storia, ma era la Vigilia di Natale. Ho mescolato troppi tipi di alcool diversi e mangiato troppo e ho raggiunto quel punto in cui avevo bisogno di andare subito a dormire, che è sempre il motivo precursore di un costoso viaggio in Uber. Alcuni autisti Uber mi avevano detto, durante un viaggio precedente, che la Vigilia di Natale e il giorno di Natale erano giorni grossi per Uber—che ci sarebbe stata un'impennata nell'uso di 6 volte il giorno di Natale—dunque mi aspettavo che non ci sarebbero state macchine, e invece ce ne erano un milione, nessuna impennata e io ne ho presa una subito. Mentre salivo sul veicolo Uber, l'autista mi ha chiesto se volevo condividere la corsa con un tizio malmesso che si trovava un paio di passi più in là sul marciapiede. Ubriaca, ho acconsentito; il tizio è entrato nella macchina e puzzava terribilmente. Mi ha detto che stava andando a trovare la sua ragazza sulla Lower East Side e non potevo immaginare come potesse andare a un incontro romantico perché puzzava di sudore stantìo. Ha provato a parlare di piccole cose con me per un po', ma io ho appoggiato la testa al finestrino e fatto finta di dormire. Poi mi sono addormentata davvero, una pessima idea. Quando mi sono svegliata, ero a casa e lui se ne era andato. Ad un certo punto deve avermi lasciato 5 dollari, cosa che avrebbe assolutamente potuto non fare. Immagino fosse un vero ridesharing.

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-Adrianne Jeffries

La volta in cui sono collassata in un Uber e mi è costato 150 dollari.

Mentre facevo visita ad alcuni amici a LA lo scorso Gennaio, sono andata alla festa di inaugurazione di un appartamento dove abbiamo deciso che buttare giù shot di tequila fosse il modo migliore per celebrare il nuovo posto. Un paio di ore dopo che la festa era iniziata, ero inquieta e convinta che per godermela alla grande a LA dovevo andare in un club in città dove erano andati alcuni "amici" che avevo incontrato al bar accanto e avevo poi invitato alla festa.

Ho scaricato la app di Uber per la prima volta e schiacciato "chiedi una corsa." Quando l'autista è arrivato, ho provato a invitarlo alla festa (non un buon indizio sulle mie capacità di giudizio al quel punto), e quando ha risposto di no, sono saltata in macchina dandogli un vago indirizzo nel downtown di LA. Arrivati a destinazione, ho guardato la fila e ho detto, " sono troppo ubriaca per questo," e ho chiesto al tizio di fare inversione e portarmi di nuovo da dove eravamo partiti. Se pensate che pagare un Uber che ti porti a un club e ritorno durante il picco dei prezzi sembri il tempismo peggiore di sempre, aspettate!

La memoria mi inganna da questo punto in avanti, ma la mattina mi sono svegliata con un'email dolorosamente ironica di "Congratulazioni per la tua prima corsa Uber!" accompagnata da un conto da 150 dollari. Non avevo mai usato Uber prima, ma questo prezzo mi sembrò fuori di testa. Dopo aver controllato la strada, capii che l'autista aveva superato l'appartamento del mio amico a Hollywood di circa 20 miglia, aveva girato per Sherman Oaks, e in generale mi aveva fottuto (similmente a quell'autista che ha fatto la stessa cosa ad un passeggero a NYC di recente).

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La parte divertente di Uber è che è una compagnia moderna a cui non interessa parlare al telefono, dunque se hai una lamentela devi inviarla via mail e/o inviare un mucchio di tweet tristi all'account della compagnia—non proprio la soluzione tempestiva che cercavo dopo aver lasciato in rosso il mio conto in banca in una città sconosciuta.

Alla fine, ho ricevuto una risposta che diceva "Possiamo vedere che la strada scelta dall'autista era meno che ideale" (*MENO CHE IDEALE*) e mi rimborsarono della metà della corsa un paio di giorni dopo. Ho dovuto chiedere soldi in prestito ad amici per arrivare a casa prima che fossi rimborsata per la parte di rapimento della corsa. Ho mandato un sacco di mail indignate "non userò mai più la vostra terribile app", e alla fine ho scaricato di nuovo Uber quando mi sono trovata ubriaca e incastrata a LA la volta successiva.

¯\_(ツ)_/¯

-Kari Paul

La volta che ho chiamato un Uber e me ne sono andato

A New York, la maggior parte di quelli che guidano per Uber guida anche per Lyft. Questo non è visto di buon'occhio nè da Uber né da Lyft, ma chissenefrega, a me non importa. Devono spegnere la app della competizione mentre fanno un affare, ma pochi autisti si comportano in questo modo. Dunque, in più di un'occasione, ho trovato autisti che mi chiedevano se potevo scendere dalla macchina così loro prendevano un'altra chiamata. Per qualche ragione provo simpatia per loro, e una volta ho lasciato che un autista mi lasciasse a 10 isolati da casa mia sotto la neve alle 4 del mattino perché ho visto che c'era una chiamata in attesa nella direzione opposta e lui stava impazzendo all'idea di poterla perdere.

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Sono scivolato sul ghiaccio e non indossavo neanche un cappotto adatto e sono andato a dormire molto scontroso. Cinque stelle.

-Jason Koebler

La volta in cui provai a fare festa in un Escalade Uber

Una volta ero da Winnie's a Chinatown con un vecchio amico e continuavano ad incazzarsi con noi perché provavamo a fumare nel bar, così il mio amico uscì per andare a casa e io ordinai per errore un SUV Uber per riportarmi a Brooklyn e ho passato l'intera corsa a chiamare persone che non avrei dovuto chiamare per vedere se volevano vivere l'avventura dell'Escalade. Nessuno volle, perché erano le quattro e mezza del mattino. Mi svegliai sentendomi molto triste per la mia vita.

-Derek Mead

La volta in cui mi svegliai in un Uber e il conducente mi stava facendo delle foto

Ho incontrato un autista di Uber che ha accostato e ha iniziato a farmi delle foto mentre ero mezza svenuta, riversa sul sedile posteriore. Ero così ubriaca e confusa che pensai per un attimo di essere ancora alla festa e che dovevano essere i miei amici a scattare le foto. Poi ho realizzato che ero nell'Uber ed ero tipo "porca miseria coooosa?" Non ho voluto saltare fuori perché ero su per le Hollywood Hills, distrutta. Quando mi sono seduta, lui ha provato a comportarsi come se lo shooting fotografico fosse divertente e giocoso. Tipo "Oh, sei sveglia! Unisciti!" Sono stata gentile, ho digrignato i denti e ho sorriso per una foto e poi gli ho chiesto di portarmi dritta a casa. Quando sono arrivata a casa e sono uscita dal SUV, mi ha dato un volantino su Gesù e mi ha detto "Dio ti benedica, Jennifer."

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- Henn Hoffman (via Facebook)

Ho speso più tempo a capire come usare la app di Uber da ubriaca che a prendere effettivamente un Uber da ubriaca

Prendo raramente Uber; vivendo a Londra, non ho ancora effettutato la transizione dai taxi neri. Con loro so dove sono.

L'ultima volta che ho provato a prendere un Uber dopo aver bevuto, stavo cercando di arrivare a casa da una festa in casa con un gruppo di persone che insistevano che fosse più facile, più economico e più veloce del prendere taxi regolari.

Non ho neanche la app—ci sono stati dei problemi con la mia carta la prima volta che provai a scaricarla e ci ho rinunciato—ma due alla festa ce l'avevano. Stavamo per ordinare due macchine quando ci siamo ricordati che c'era l'opzione per prenotarne una sola, ma più grande. Poi il prezzo è salito! Il picco di prezzo di Uber confonde molto quando sei in un gruppo di persone dai svariati stati di non-sobrietà. Poi la carta di uno dei ragazzi era scaduta quindi non poteva prenotare. Ha dovuto farlo l'altro ragazzo.

C'è voluta circa un'ora in totale per capire il modo migliore per tornare a casa. La nottata è finita con me che tiravo il mio coinquilino via dal finestrino della macchina, doveva stava cercando di pagare l'autista con i contanti.

-Vicki Turk

La volta in cui ero ubriaco in un Uber e ho toccato l'oscurità

La prima corsa con UberX che ho mai preso era un atto di disperazione: tornare a casa da un concerto a San Francisco alle due della notte, ben dopo la chiusura notturna dei mezzi pubblici. Ero stanco morto per la lunga giornata di lavoro, per le ore di musica assordante e balli. E, già, avevo varie birre in corpo.

Quando l'autista mi ha preso su, aveva la radio alta. Non musica. Radio parlata. Il tipo di schifo che puoi sentire solo alle due della notte: gente che parla di tresche, proposte di matrimonio andate male e altre storie dell'orrore da matrimonio. Rideva insieme al programma, e io ero troppo stanco per fare qualsiasi cosa salvo addormentarmi per qualche minuto. Dopodiché abbiamo iniziato a parlare di alcune delle storie della radio, e all'improvviso ha detto: "ascolto questa roba perché mio fratello si è ucciso il mese scorso, ed è l'unica cosa che non mi ci fa pensare."

CAZZO AMICO. Che cosa potevo dire dopo una cosa del genere? Dissi che mi dispiaceva. E poi lui mi disse che credeva che suo fratello morto lo stesse perseguitando. Credo che la sua storia divenne ancora più strana e triste da quel punto in poi, ma ero troppo sconvolto dal fantasma del fratello morto per assorbire altro.

-"Wes Fenlon" (via Google doc anonimo)