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Tecnologia

C'è un'alta probabilità di morire in un'apocalisse nucleare

I modelli matematici offrono una chiara prospettiva su un futuro ricco di armamenti nucleari.
​Immagine: Steve Jurvetson/Flickr

Dopo 23 anni dalla fine ufficiale della Guerra Fredda, in decine di stati americani è possibile visitare i silos con i missili nucleari smantellati dell'epoca. Ed è anche possibile che una delle guide di alcuni di questi siti vi spieghino che lì, in quel luogo esatto, gli ufficiali dell'Air Force sorvegliavano missili che contenevano ognuno testate nucleari da 1,2 megatoni in grado di incenerire qualsiasi cosa nel giro di 11 chilometri. Presso il centro Delta-01 in South Dakota ogni bambino può addirittura diventare guardia ufficiale di missili Minuteman, con badge e tutto.

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Un'analisi del 2008 condotta dal Martin E. Hellman, professore di ingegneria a Stanford, ha stimato che ognuno di quei piccoli ranger ha una probabilità del 10 percento di venire incenerito o comunque morire a causa di un'arma nucleare. Una roulette russa, l'ha definita. Certo, molti di questi stabilimenti sono vuoti ora, il che è fantastico, ma nel mondo ci sono ancora circa 16.000 armi nucleari perfettamente funzionanti.

In un'analisi più recente Seth Baum, direttore esecutivo del Global Catastrophic Risk Institute, ha studiato nello specifico le possibilità di un involontario (accidentale) scontro nucleare tra la Russia e gli Stati Uniti. Rispetto alle sue premesse, le probabilità arrivavano a 1 su 100; in generale le cifre che indicano le chance di una guerra nucleare tra gli stati che possiedono armi nucleari dovrebbero essere molto, molto più alte se si considera anche il resto del mondo.

Quindi: i bambini diventati guardie di missili nucleari è molto meno probabile che moriranno di malattie di cuore, cancro o broncopneumopatia cronica ostruttiva; è più probabile che verranno vaporizzati o bruciati vivi o moriranno lentamente per avvelenamento da radiazioni, agonizzeranno a causa di infezioni, emorragie, sanguinamenti e deterioramento cognitivo. Questa morte nucleare, secondo i calcoli di Hellman, è molto più probabile rispetto alla morte per incidente d'auto (1 su 112) e poco meno probabile della morte per cancro regolare, non indotto da radizioni (1 su 7).

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Immagine: US Air Force

Le analisi di Baum, basate su modelli matematici costruiti in base alla Fault Trees Analysis e alla distribuzione di Poisson, utilizza come input le informazioni disponibili sugli incidenti sfiorati, le "informazioni disponibili su sistemi di allarme, incidenti sfiorati e altri fattori per stimare le probabilità di una crisi tra Stati Uniti e Russia, la quantità di falsi allarmi e le probabilità che i leader lanceranno missili come reazione a un falso allarme." In base ai dati raccolti nel periodo tra il 1977 e il 1983 risulta che ci siano stati da 43 a 255 falsi allarmi all'anno, per la maggior parte documentati.

Fault tree semplice. Immagine: Baum

"Il fatto che non sia scoppiata nessuna guerra nucleare non prova che funzioni la deterrenza, ma che siamo stati fortunati," ha scritto Baum sul Bulletin of the Atomic Scientists. "Cosa sarebbe accaduto se il terzo ufficiale sul B-59 durante la crisi dei missili cubani non avesse avuto il sangue freddo necessario e avesse approvato il lancio del siluro nucleare contro i cacciatorpedinieri statunitensi? Cosa sarebbe successo se l'incidente del missile norvegese fosse accaduto durante una crisi tra Stati Uniti e Russia? Cosa sarebbe successo se l'India e il Pakistan non fossero riusciti a risolvere così prontamente la guerra di Kargil? Gli incidenti succedono."

"Nel 2013, nel periodo in cui gli Stati Uniti minacciavano l'intervento militare in Siria, Israele lanciò dei missili dal Mediterraneo verso le proprie coste per testare i suoi sistemi di difesa missilistica," continua Baum. "Un radar russo rilevò il lancio, Israele chiarì la questione prima che potesse succedere qualsiasi cosa e nessuna arma nucleare pare abbia avuto un ruolo nell'incidente. Ma è una dimostrazione della situazione pericolosa in cui ci troviamo."

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L'analisi di Hellman del 2008 è collegata al sito Defusing the Nuclear Threat e include una petizione ai suoi lettori per incoraggiare il Congresso statunitense a finanziar. La sua è una missione.

I pulsanti di lancio si trovano in tutto il mondo in questo momento, entrambe le parti del pericoloso conflitto indo-pakistano possiedono armi nucleari. C'è poi la Corea del Nord, la Cina, Israele, la Francia e il Regno Unito. Tutti armati per il giorno del giudizio. Poi ci sono gli attori non nazionali, come i terroristi: la probabilità di uno scontro nucleare iniziato a causa di un attacco nucleare nei prossimi dieci anni è di 50-50.

Le analisi di Hellman utilizzano l'analisi probabilistica del rischio per arrivare a queste conclusioni inquietanti, e queste analisi in parti hanno influenzati lo studio più recente di Baum. In particolare Hellman ha considerato il tasso di guasto della deterrenza nucleare. Fondamentalmente tutta la struttura della stabilità tra possessori di armi nucleari è affidata al fatto che i potenziali aggressori non vogliono essere spazzati via a loro volta: è tutto basato sulla paura di ritorsioni. Ma i sistemi a volte si guastano, per molte ragioni—incidenti, instabilità, sabotaggi, provocazioni—e la deterrenza nucleare, che è ciò che impedisce la distruzione i tutti noi, non fa eccezione.

Hellman stima un tasso di guasto dello 0,1 percento annuo, o l'1 percento ogni dieci anni. È da qui che arriva il 10 percento di probabilità. Come Hellman evidenzia nello studio, preferisce considerare un tasso di fallimenti dell'1 percento all'anno, nonostante sia meno supportato. Questo significherebbe un 10 percento ogni 10 anni e un 50 percento ogni cinquant'anni. Per fare un paragone, il tasso di guasto associato all'eventualità di un asteroide che si scontra con la Terra è di circa lo 0,000001 percento annuo.

Gli armamenti nucleari in un certo senso facilitano la pace, ma questo non rende il sistema stabile. Eri Schlosser ha condotto recentemente un lavoro ammirevole catalogando tutti gli incidenti nucleari sfiorati nel mondo sul Guardian,e basta leggerne qualche passaggio per capire di cosa stiamo parlando.

La situazione ora è decisamente peggiorata rispetto a quando Hellman pubblicò il suo studio. C'è l'Iran, certo, ma c'è anche il fatto che le relazioni tra gli USA e la Russia rimangono sul filo del rasoio, con gli Stati Uniti che hanno schierato le difese anti-missilistiche in Europa Orientale e la Russia che conduce prove sulle testate nucleari di nuova generazione. E se gli Stati Uniti continueranno la deriva verso politiche di destra è anche possibile che per il 2016 ci sarà un nuovo presidente americano armato fino ai denti che guiderà il mondo verso una rinnovata e pericolosa era di terrore nucleare.