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Tecnologia

Finalmente un mantello dell'invisibilità che funziona (sì, c'è un trucco)

Un team di ricercatori è riuscito a creare un dispositivo dell'invisibilità che funziona solo sott'acqua. Per ora.
Immagine: Peter Kerrian

Grazie a Harry Potter, ai dispositivi dell'invisibilità di Star Trek o alle varie agenzie governative che investono in ricerca e sviluppo dell'invisibilità, gli esseri umani hanno fantasticato a lungo sulle tecnologie capaci di renderci non percepibili. Da tempo, gli scienziati stanno lavorando per tradurre la fantasia in realtà, e un gruppo di ricercatori ce l'ha quasi fatta.

Amanada D. Hanford, ricercatrice della Pennsylvania State University, e i suoi colleghi hanno progettato un manto subacqueo che usa meta-materiali — composti sintetici con componenti strutturali che non si trovano in natura — per oscurare gli oggetti. Ma c'è un trucco: è un dispositivo rende gli oggetti invisibili soltanto ai sonar, non all'occhio nudo.

In ogni caso, si tratta di un traguardo importante. Hanford e il suo team hanno creato una piramide di quasi un metro fatto di lastre forate e, quando l'hanno messa sott'acqua e hanno provato a intercettarla usando le onde sonore, non ci sono riusciti. Era come se le onde sonore lo attraversassero senza nemmeno realizzare che l'oggetto era lì.

"Questi materiali sono un concetto totalmente astratto, ma la matematica sta dimostrando che certe cose sono possibili," ha detto Hanford in una conferenza stampa. "Per questo stiamo lavorando per aprire gli argini e vedere cosa siamo riusciti a creare."

E considerato che molte delle "ricerche" che facciamo sott'acqua usano queste tecnologie piuttosto che l'occhio nudo, questa specie di "invisibilità" potrebbe rivelarsi utile tanto quanto lo svanire a tutti gli effetti.

Questo articolo è apparso originariamente su Motherboard US.