La SpaceX Dragon. Immagine: SpaceX
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È una promessa di interrompere ogni collaborazione con gli Stati Uniti entro sei anni, che in fondo non è così presto. Ma Bolden deve occuparsi di trovare un modo per mandare gli astronauti americani sulla ISS, in caso la Russia decidesse di non rispettare i patti sanciti per potergli vendere, almeno fino al 2017, i biglietti della Soyuz, la sua navicella spaziale. Per ora, pare che la Russia non abbia intenzione di tagliare fuori gli Stati Uniti, ma la ISS è senza dubbio diventata oggetto di dibattiti diplomatici.E questo ci porta alla SpaceX. La dichiarazione di Rogozin potrebbe fruttare molto all’azienda di trasporti spaziali.La società ha vinto un’ingiunzione (poi persa di nuovo) per costringere la Air Force degli Stati Uniti a entrare in competizione negli appalti di lancio di satelliti militari. Se Boeing e Lockheed Martin non hanno l’autorizzazione di acquistare motori russi per i loro Atlas V e Delta IV (da notare che entrambi i paesi hanno proibito alle aziende di comprare motori russi), la Air Force sarà incentivata a considerare SpaceX come unica opzione legittima per lanciare i suoi satelliti.@fka_roscosmos doesn't plan to continue cooperation with the US on the ISS after 2020
— Dmitry Rogozin (@DRogozin) May 13, 2014
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