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Tecnologia

La Singularity University apre una sede a Roma

Abbiamo intervistato il responsabile del capitolo romano della Singularity University, per parlare di istruzione, innovazione e tecnologia in Italia.
Immagine via Facebook

Da molti anni mi occupo di scienza e tecnologia. Ho conosciuto e apprezzato Raymond Kurzweil e ho avuto l'onore di essere ospitato sul suo sito. Essendo anche amico di David Orban, una persona dinamica, capace e votata all'innovazione, sono venuto a conoscenza di una iniziativa attesa da tempo nel nostro Paese: l'apertura di due Singularity University, una a Milano gestita dallo stesso David e l'altra a Roma, gestita da Luca La Mesa. La Singularity University ha una sede centrale negli Usa e precisamente presso la NASA e poi delle succursali (chiamate "chapter") in tutto il mondo; i chapter sono affidati a ex studenti e propongono una attività fatta di seminari ed eventi su scienza e tecnologia.

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"La missione di Singularity University è sempre stata quella di avere un impatto positivo sulla vita del numero maggiore possibile di persone in tutto il mondo - dichiara David Orban, Chapter Ambassador di SingularityU Milan - Con il lancio del programma SU Global questo obiettivo potrà realizzarsi con rapidità. La, necessariamente, esclusiva sede centrale presso la NASA verrà affiancata da un numero elevato di iniziative locali. Molto importante risulta anche la possibilità di coinvolgere esperti locali, e mettere in evidenza team e tecnologie che stanno crescendo in Italia".

Dal punto di vista pratico sono previsti eventi pubblici e gratuiti a cadenza mensile

Il nostro Paese, come noto, gode di uno stato di particolare arretratezza tecnologica e iniziative come questa non possono che aiutare a creare quel rapporto tra università, ricerca e industria, fondamentale non solo per l'economia ma per lo stesso concetto di democrazia.

Infatti strumenti più efficienti per migliorare la qualità della vita sono visti sempre più come il discrimen culturale verso un chiaro modello di sviluppo partecipativo. In questa ottica è anche molto importante una sinergia tra pubblico e privato che possa portare a obiettivi misurabili e condivisi per l'intera società; pensiamo, ad esempio, al campo delle nanotecnologie, dell'energia, dei trasporti, delle smart city.

In questo senso, è necessario che anche lo stato faccia la sua parte. Quando si trova di fronte a strutture burocratizzate, lente e inefficienti dovrebbe superarle agilmente con i nuovi modelli che hanno mostrato tutta la loro validità nei Paesi più avanzati.

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A proposito di questi temi ho voluto intervistare "il chapter Ambassador di SingularityU Rome" Luca La Mesa.

Motherboard: Potresti presentarti?

Luca La Mesa: Sono un appassionato di tecnologia e innovazione. Da diversi anni mi occupo di strategie di comunicazione, social media e innovazione e sono sempre interessato a cogliere tutto ciò che sta per arrivare. Mi confronto quotidianamente con studenti e clienti.

Ho frequentato l'Executive Program della Singularity University presso il NASA Research Park in Silicon Valley e da marzo 2016 mi hanno dato la responsabilità di aprire il chapter di Roma: SingularityU Rome.

NASA Research Park in Silicon Valley. Immagine via NASA

Qual è stato il tuo percorso professionale?

Ho iniziato lavorando nel marketing, a un certo punto ho deciso di creare una mia società che in questi anni ha gestito sui social media di brand molto importanti.
Sono sempre stato molto attento ai nuovi trend, e per questo seguo da tempo con grande interesse la Singularity University.
Insegno in diverse università italiane e straniere e ho avuto la fortuna di vincere per due anni consecutivi come mentor la competizione nazionale "Wind Business Award" e continuo a supportare le startup più promettenti.
Dopo la Singularity ho deciso di investire in una startup di un ex alunno che vuole dare educazione gratuita online a un miliardo di persone in dieci anni e credo che se riuscirà a realizzare qualcosa del genere genererà un impatto estremamente significativo sulle vite di tutti noi e dei nostri figli.

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Cosa è la Singularity University?

La Singularity University non è un'Università per come siamo abituati ad intenderla noi. È una "Benefit Corporation" che aiuta a comprendere come utilizzare la tecnologia per ideare e gestire progetti che abbiano un impatto positivo su un miliardo di persone nei prossimi 10 anni.

Che cos'è la "Singolarità"?

Esistono molte definizioni di Singolarità tecnologica. Ray Kurzweil dice che si tratta di un "periodo futuro durante il quale il ritmo del cambiamento tecnologico sarà così rapido e avrà un impatto così radicale, che la vita umana sarà trasformata in maniera irreversibile."

Mi piace molto anche la definizione di Kevin Kelly, editor fondatore di Wired: "La singolarità è quel punto in cui tutti i cambiamenti avvenuti nell'arco dell'ultimo milione di anni saranno superati dal cambiamento che avviene nei prossimi cinque minuti.

Qual è il rapporto di questa corporation con Raymond Kurzweil, l'autore del libro "La singolarità è vicina"?

Ray è uno dei co-fondatori della Singularity University e una delle persone che mi ha maggiormente colpito durante il programma. La sua capacità di prevedere il futuro rende ogni suo discorso estremamente affascinante e fonte di riflessione. Consiglio a tutti di documentarsi sulla sua storia e sulle sue previsioni dichiarate negli ultimi 30 anni.
Personalmente dedico molto tempo a cercare di confrontare le diverse fonti per farmi un'idea più completa delle cose, e devo dire che ogni volta che rileggo la storia di Ray rimango affascinato dalla sua continua voglia di comprendere e innovare.

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Penso che oggi bastino poche persone molto motivate per cambiare la vita di miliardi di persone.

Che progetti avete? L'apertura del chapter di Roma fa parte di un progetto più grande della Singularity University su scala mondiale.
La mia idea è di portare sul territorio i temi dell'innovazione e di confrontarci su come cambieranno le nostre vite grazie alla tecnologia. Dopo l'esperienza in America ho voluto, nel mio piccolo, sponsorizzare la Global Impact Competition per permettere ad altri italiani di andare alla Singularity University. Ho anche compreso che l'opportunità del chapter di Roma avrebbe potuto veramente aprire un po' gli occhi a tutti coloro che non possono partecipare al corso in America ma sono comunque interessati a questi temi.

Pensi che la tecnologia possa "salvare" il mondo?

Penso che oggi bastino poche persone molto motivate per cambiare la vita di miliardi di persone. Ciò è possibile grazie alle tecnologie esponenziali. Il grande insegnamento è proprio quello di riuscire a cambiare approccio e di dedicarsi sempre più a un numero più ristretto di progetti ma che impattino più persone possibili.
La tecnologia può essere usata a fin di bene o per altri scopi e sono convinto che ci sia, soprattutto tra i ragazzi più giovani, una voglia sempre maggiore di generare da subito un impatto positivo esponenziale. In particolare, ammiro molto le tecnologie inclusive, quelle che aiutano a rimettere al centro chi è rimasto ai margini.

In Italia la situazione è abbastanza arretrata; come pensi di interagire con aziende ed università?

Una frase che dico spesso ai miei studenti è che "essendo l'Italia un po' più arretrata di altri paesi è come se avessimo accesso alla macchina del tempo". Spesso non c'è bisogno di inventarsi nuove soluzioni ma basta studiare chi, prima di noi, ha trovato soluzioni smart e replicabili. Da questo punto di vista il talento italiano di riuscire a migliorare ed adattare ciò che vediamo al nostro contesto potrebbe aiutarci molto.

Ci tengo molto a interagire sia con le aziende e in particolare con le università per permettere ai ragazzi di capire per tempo come cambierà la nostra società e che esistono molte opportunità diverse rispetto a quelle alle quali siamo abituati a pensare.Mi occuperò principalmente del chapter di Roma e a livello Nazionale stanno nascendo molti altri chapter con i quali creare grandi sinergie.

Il primo in assoluto è stato quello di Milano, aperto e gestito egregiamente da David Orban. Consiglio di seguire David anche per molte altre attività con aziende e Università che sta implementando nei prossimi mesi e che rivelerà presto.