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Lo scoiattolo assassino del Borneo è morbido e letale

Secondo i cacciatori, questo scoiattolo salta addosso alle prede per morderle, dissanguarle e banchettare con i loro organi interni.
Giulia Trincardi
Milan, IT

Le foreste del Borneo—isole note per la loro incredibile biodiversità—hanno tirato fuori un'altra sorpresa dal cappello delle bizzarrie del regno animale. Tra le altre creature, ospitano infatti una delle specie più controverse di scoiattolo: lo scoiattolo terricolo dal ciuffo, detto anche scoiattolo vampiro per via di un certo interesse che sembra avere per le giugulari altrui.

Questo scoiattolo—scientificamente, Rheithrosciurus macrotis—desta una certa curiosità per vari motivi: le sue origini, le sue dimensioni anomale—è infatti lo scoiattolo più lungo conosciuto, superando con la coda i 70 cm di lunghezza—le proporzioni e la funzione della sua coda incredibilmente vaporosa e, stando a quanto ipotizzano studi recenti, anche per le sue abitudini alimentari da film horror.

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Come riassume una ricerca pubblicata su Taprobanica, lo scoiattolo terricolo dal ciuffo non sembra—evolutivamente parlando—avere parenti né in Asia né in Nord America, mentre i suoi presunti antenati dell'Eurasia si sarebbero forse estinti senza lasciare prove fossili. Parrebbe geneticamente imparentato con alcune specie di scoiattoli del Sud America, anche se studi recenti—riporta sempre l'articolo—sostengono che la stirpe del Rheithrosciurus sia discesa dal genere Sciurus del paleartico, qualcosa come 36 milioni di anni fa. In altre parole, non si è ancora del tutto certi di come questo scoiattolo sia finito sulle isole tropicali del Borneo.

Nel Borneo, unico posto dove sopravvive, questo scoiattolo si muove per lo più a terra, abitudine che sembra essergli possibile poiché ha relativamente pochi predatori in quelle foreste. Si ipotizza che la sua arma principale di difesa sia la coda sproporzionata, la cui funzione sarebbe quella di distrarre, ingannare e spaventare chi gli si avvicina. Sembra difficile che una coda così vaporosa in una zona calda come delle isole tropicali abbia una funzione termica, caratteristica invece di molti mammiferi in altri luoghi del pianeta.

Emily Mae Meijaard, giovane studentessa della British International School a Jakarta e autrice principale della ricerca, è riuscita, grazie al posizionamento di macchine fotografiche a "trappola," a immortalare lo scoiattolo, riuscendo così a fare la prima stima significativa delle effettive proporzioni della bestiola. Il volume della coda ammonterebbe a circa il 130% di quello del corpo, conferendo allo scoiattolo il primato tra i mammiferi dotati di code vistose.

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La ricerca, che Meijaard ha scritto con l'aiuto dei genitori scienziati—Meijaard padre è co-autore di altre ricerche relative alla fauna del Borneo—si conclude con un aneddoto che amplifica ulteriormente la misteriosa natura del Rheithrosciurus macrotis: gli abitanti del Borneo, che da sempre cacciano l'animale e lo descrivono come estremamente aggressivo, lo credono infatti responsabile di feroci attacchi verso altri animali. Questi animali—cervi, secondo l'articolo—riportano una ferita precisa e fatale alla giugulare, oltre a cuore e fegato divorati.

Secondo i cacciatori, lo scoiattolo salta dai rami bassi degli alberi addosso alle prede, per morderle, dissanguarle e banchettare con i loro organi interni. Non sarebbe il primo scoiattolo a dare la caccia ad altri animali, scrive Meijaard, ma il modus operandi che gli ha fatto guadagnare lo status di leggenda del folklore è un po' più raccapricciante di un banale carattere aggressivo.

Siamo davanti ad uno scoiattolo vampiro? Chi lo sa.

Meijaard stessa conclude l'articolo dicendo che, in fondo, non sarebbe la prima volta che una leggenda del Borneo si rivela vera, facendo riferimento agli studi del padre in merito ad un particolare ungulato che ha imparato a nascondersi sott'acqua.

Di certo, lo scoiattolo terricolo dal ciuffo prova che il Borneo è un territorio ancora da scoprire, e che è sempre bene guardarsi delle code troppo morbide e vaporose.