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Tecnologia

Questa maschera psicoacustica è stranamente arrapante

Il dispositivo Masque progettato da Xi Liu del MIT Media Lab induce dei cambiamenti psicologici alterando la frequenza e il volume del respiro di una persona per poi somministrarlo come input esterno.
Immagine: Xin Liu/MIT Media Lab

La cosa divertente quando si parla di coscienza è quanto in ogni momento siamo incoscienti di tutti i modi in cui l'ambiente che ci circonda e la nostra fisiologia modellano la nostra esperienza soggettiva. Un suono ad alto volume o un lampo di luce possono catturare la nostra attenzione per un momento, ma il più delle volte i nostri cervelli vengono bombardati da stimoli esterni e feedback interni che non occupano mai il punto della nostra attività mentale, anche se aiutano a modellarla.

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Un nuovo progetto di ricerca portato avanti da Xin Liu del MIT Media Lab dimostra l'enorme influenza che questi input secondari possono esercitare sulla nostra esperienza cosciente. Si chiama Masque ed è un dispositivo da indossare che altera la percezione che l'utente ha della propria respirazione. Modificando questo input, Masque è in grado di modellare in modo prevedibile il comportamento e la percezione di un'utente senza stimoli espliciti.

Immagine: Xin Liu, Hongxin Zhang/MIT Media Lab

Masque è stato creato da Liu in collaborazione con il designer Hongxin Zhang, che ha tratto ispirazione dalle maschere del Carnevale del Rinascimento italiano. Il dispositivo si avvolge attorno al viso dell'utente e misura la frequenza respiratoria utilizzando un sensore posizionato direttamente sotto le narici. Vicino alle orecchie trova posto una cuffia a conduzione ossea, che trasmette il suono attraverso le ossa del cranio in modo da non interferire con la capacità di ascoltare naturalmente i suoni attraverso l'aria. Inoltre, le cuffie a conduzione ossea possono creare l'illusione che i suoni percepiti provengano dall'interno del proprio corpo.

Dopo aver misurato la frequenza respiratoria di un utente, Masque riproduce il suono del suo respiro direttamente nelle orecchie dell'utente a una frequenza respiratoria diversa mediata in tempo reale al variare della frequenza respiratoria originale dell'utente. Nel corso di due studi pilota, Liu ha scoperto che la respirazione mediata prodotta dal dispositivo può portare a cambiamenti significativi nello stato psicologico di chi lo indossa. In altre parole, lo stato soggettivo dell'utente è influenzato dalle variazioni percepite nella frequenza respiratoria riprodotta.

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Nel primo studio, i partecipanti hanno preso parte a una versione semplificata di un test GRE — I Graduate Record Examinations sono test usati dalle università americane per qualificare chi richiede l'ammissione ai corsi di specializzazione post-laurea — dopodiché, sono stati invitati a riferire i loro livelli di stress utilizzando un metodo condiviso per quantificare l'ansia. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi, ognuno dei quali era sottoposto a una diversa frequenza respiratoria nelle proprie maschere. Secondo i risultati di Liu — che attendono di essere pubblicati su una rivista accademica peer-reviewed — chi è stato sottoposto attraverso Masque a riproduzioni di respiri con frequenze e volumi maggiori ha sperimentato un aumento ”statisticamente significativo” dei livelli di ansia rispetto a chi è stato esposto a stimoli respiratori con frequenza e volume minori.

Immagine: Xin Liu, Hongxin Zhang/MIT Media Lab

In un secondo studio, Liu ha usato dodici volontari maschi eterosessuali per valutare come Masque potesse influenzare il loro livello di eccitazione. Liu ha esposto ognuno dei soggetti a quattordici foto di donne per trenta secondi ciascuna, poi ha chiesto loro di valutare le foto in base a quanto trovavano emozionanti, attraenti e amichevoli le donne ritratte. Secondo i risultati di Liu, i soggetti hanno valutato le immagini come maggiormente attraenti quando venivano sottoposti a riproduzioni di respiri a frequenza e volume maggiore che davano l'impressione di provenire direttamente ”da loro stessi.”

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Liu mi ha spiegato che l'esposizione a stimoli respiratori artificiali attraverso Masque non ha prodotto cambiamenti fisiologici negli utenti. In altre parole, l'ascolto di riproduzioni di respiri ad alto volume e frequenza attraverso Masque non ha fatto sì che i respiri stessi degli utenti avessero volume e frequenza maggiori. Nonostante la mancanza di cambiamenti fisiologici, tuttavia, il dispositivo ha prodotto cambiamenti psicologici che risultavano prevedibili.

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L'idea che i pregiudizi cognitivi possano essere indotti nelle persone attraverso un dispositivo senza l'ausilio di stimoli espliciti è un'idea allettante e un po' spaventosa. Se da un lato sembra piuttosto improbabile che, in futuro, tali dispositivi possano essere utilizzati per manipolare inconsciamente le persone — la prima idea perversa che viene in mente è che una app di incontri possa emettere il suono dei respiri mentre scorrete i profili degli altri utenti — dall'altro, Liu ha dichiarato di intravedere un potenziale terapeutico significativo nel dispositivo come strumento per la regolazione emotiva.

”Una applicazione più interessante è pensare a come possiamo modificare il nostro livello di eccitazione nei confronti delle situazioni,” mi ha spiegato Liu via mail. ”Nello studio che abbiamo condotto, i soggetti hanno trovato le foto più attraenti. Forse possiamo usare Masque e il sistema per coinvolgere le persone in tutta una serie di situazioni, come film o giochi.”

”Vediamo l'uso di Masque come un percorso che aiuta l'utente a capire la sua capacità di controllare gli stati emotivi con delle azioni corporee,” ha aggiunto Liu. ”Se l'utente può essere influenzato da un falso segnale, allora può anche respirare più lentamente durante un evento stressante.”

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Questo articolo è apparso originariamente su Motherboard US.