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Un'intervista al creatore del 'gioco del tondino'

Tutti ci abbiamo giocato. Ma chi dobbiamo ringraziare per quei pugni sulla spalla? Forse, un eroe del Midwest.

Forse il nome non vi dirà granché, ma ai più sarà bastato vedere la foto qui sopra per essere investiti dal ricordo di pugni sulla spalla e accuse di aver infranto la "regola del sopramento."

Nel gioco del tondino (o gioco del buco o comunque lo chiamaste quando avevate otto anni) non ci sono vincitori né perdenti, ed è fatto per proseguire finché tutti i giocatori non si dimenticano della sua esistenza. Lo svolgimento è semplice: una persona (A) forma un tondino unendo il pollice e l'indice e lo avvicina a un'altra persona (B). Se lo sguardo di quest'ultima volge verso la mano, A può colpire B (che a sua volta può però aggiudicarsi il turno bucando il tondino senza guardarlo). Il tondino deve essere formato sotto la vita o sotto il volto, perché non puoi piazzarlo sopramento e colpire l'altra persona. È contro le regole.

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È uno di quei giochi senza scopo o fine, ma a differenza di altri, non è solo un gioco. È fatto di inganni, lividi, prese in giro e segni rossi sulla pelle. E ne gode solo una persona alla volta.

Ma da dove arriva? Chi l'ha inventato? E quando?

Malcolm esegue una dimostrazione del gioco del tondino in Malcolm.

Per ripercorrerne la storia bisogna iniziare da ciò che lo ha cristallizzato nella cultura popolare: Malcolm .

Nella quarta puntata della seconda stagione, il gioco del tondino è la sottotrama: Stevie viene ripetutamente ingannato da Reese facendo cadere l'occhio sul cerchio, finché non riesce a rovesciare la sorte e ad assestargli un pugno sulla spalla nel bel mezzo del ristorante. Come è nato questo sketch? Sono stati i creatori di Malcolm a inventare il gioco?

La risposta è, chiaramente, no. Sebbene in varie discussioni online ci sia chi attribuisce la paternità del gioco a Malcolm, il fatto che la puntata sia andata in onda a novembre del 2000—quando molti ci giocavano già negli anni Ottanta—ci costringe a cercare altrove.

Nelle stesse discussioni online apprendiamo che ne esistono molte varianti, e che nel corso degli anni varie persone di varie città in giro per il mondo hanno affermato di averlo inventato: qualcuno sulla West Coast, forse a Los Angeles. Qualcun altro, nel cortile di una scuola di Detroit. Un tale afferma addirittura che tutto sia nato in Australia, dalle pianure polverose in cui il gioco è apparentemente noto col nome di "ballgazing" e chi riesce a bucare il tondino può punire l'avversario con dieci colpi (anziché sette e mezzo. O uno. O quanti ne vuole).

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Anche tra i miei conoscenti le versioni sono discordanti. Nei pressi di Brighton il colpo del pegno è uno solo, ma chi riesce a stringere pollice e medio intorno al dito del bucatore vince e può colpirlo due volte. Tuttavia queste varianti non ci aiutano di certo a individuare le origini del gioco.

Tutti, insomma, ci giocavano e basta. Non erano antropologi, solo pecore che facevano tondini con gli zoccoli e si tormentavano a vicenda con colpi sulla lana soffice.


Chi non gioca affatto: guarda il nostro documentario sull'ex criminale e agente di riscossione debiti più temuto d'Inghilterra.


Poi è successo qualcosa. Mi sono imbattuto in un articolo di Wikibin—una specie di cimitero di vecchie voci di Wikipedia ritenute inutili o prive di fonti per avere un proprio posto sull'enciclopedia online—che parlava del gioco del tondino. L'articolo cita le varie regole, le varianti con cui è conosciuto e il nome dell'inventore: Matt Nelson di New Bremen, in Ohio. Secondo Wikibin, Nelson ha inventato il gioco a inizio anni Ottanta.

Matt Nelson. New Bremen. Ohio. Esiste davvero questo Matt? E sa di essere l'inventore del gioco del tondino?

Ho immesso su Google le informazioni a mia disposizione. Gli elenchi telefonici restituivano un solo nome, in quel di New Bremen: Matthew Nelson, età compresa tra i 40 e i 44 anni. Facebook lo indicava come gestore di una sala da bowling, Speedway Lanes. Ho chiamato il locale e chiesto di lui.

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E Matt ha risposto.

VICE: Ciao Matt. Ho letto in giro che sei il creatore del gioco del tondino.
Matt Nelson: [ Ride] Be', è possibile.

Ovvero? Spiegami un po'?
È un gioco che facevamo alle elementari, e dopo un po' hanno iniziato a giocarci tutti. Non so come abbia attecchito.

Ma sei sicuro di averlo inventato tu?
Accetto questa investitura, sì.

E come ha fatto a diventare un fenomeno globale?
Non ne ho la minima idea. Ho sempre avuto questa spinta a inventare cose, e quello in particolare deve aver funzionato particolarmente bene.

Eri mai stato contattato da qualcun altro in merito?
No, direi di no.

Quindi sono il primo?
Già.

Però io ti ho trovato su una pagina che un tempo stava su Wikipedia, sei stato tu a scriverla?
No, non ho idea di chi abbia inserito il mio nome.

E Malcolm? Come è finito il gioco del tondino in quel telefilm?
Non ne ho sinceramente idea, sono rimasto piuttosto stupito quando l'ho saputo… Ma non seguivo il telefilm, non sapevo nemmeno che in una puntata avessero fatto il gioco. Me l'hanno detto poi.

Quindi tu sostieni di averlo inventato quando eri alle elementari?
Esatto.

Come ti è venuto in mente? Era un modo come un altro per tirare qualche pugno ai tuoi amici?
Immagino di sì.

E se li meritavano?
Eccome! Ho anche due fratelli, diciamo che era una cosa piuttosto comune prendersi a botte.

Quindi potrebbero averlo inventato i tuoi fratelli?
[ Ride] Non lo so… Ci giocavamo continuamente e basta. Ci sono anche delle foto di famiglia in cui ci giochiamo. In città ci giocavano tutti. Diciamo che siamo conosciuti per questa cosa…

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Quindi New Bremen è la patria del gioco del tondino?
Già.

Ed era negli anni Ottanta?
Sì, proprio il 1980, o l'81 o l'82.

Ma tu dici mai in giro di essere quello che l'ha inventato?
Certo, sempre.

Quindi alla fine il gioco si è diffuso ma il nome del suo inventore non è uscito.
Be', sai, ero un bambino.

Mi sembra un po' ingiusto—il gioco è famosissimo e tu no.
Be', è un po' come il dito medio—come è nato? Non lo so, ma lo fanno tutti. È la stessa cosa.

Ok. Farò il possibile perché la gente sappia che Matt Nelson, di New Bremen, in Ohio, è la persona a cui dobbiamo il gioco del tondino.
[Ride] Grande, grazie.

Foto per gentile concessione di Matt Nelson, inventore del gioco del tondino.

Eccolo qui il nostro eroe.

Anche se non è stata una ricerca elaboratissima, e anche se Matt è un eroe di poche parole, sento di aver concluso qualcosa. Ovviamente dobbiamo supporre che tutto quello che dice Matt sia il vero, ma mi pare che sia il meglio a nostra disposizione al momento (se invece uno di voi, lettori, è convinto di essere il vero creatore del gioco del tondino, il mio account Twitter è qui sotto).

Possiamo creare arte per comunicare attraverso le diverse epoche, ma l'arte si perde, i dipinti si scoloriscono, la musica e i film vanno fuori moda, diventano vecchi e vengono dimenticati. Invece il gioco del tondino potrebbe vivere per sempre, finché tutti i mari non saranno evaporati e questa roccia che chiamiamo Terra di sgretolerà nel buio infinito. Tutto grazie al gestore di una sala da bowling del Midwest, un padre di famiglia, un essere umano.

@joe_bish