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salute

I modi più comuni di finire in ospedale per colpa della marijuana

Ecco cosa non devi assolutamente fare, secondo un recente studio.
Foto via Flickr/Nina A.J.

Gli uomini fanno uso di marijuana da migliaia di anni, solo che spesso la usano male. Ci sono vari modi in cui l'erba può mandarti all'ospedale, e un nuovo studio pubblicato dall'American Journal of Health-System Pharmacy ha catalogato i cinque più comuni—includendo anche i cannabinoidi sintetici, poiché lo studio parla di "Common marijuana-related cases encountered in the emergency department." Lo studio è stato condotto in Colorado, dove la marijuana è legale dal 2012. Ecco cos'ha scoperto.

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IPEREMESI DA CANNABIS
Ovvero: mal di stomaco da consumo abituale La marijuana aumenta l'appetito e funziona da antiemetico naturale, ma un consumo prolungato può causare episodi di vomito e mal di stomaco piuttosto gravi. Nella comunità medica questo fenomeno è noto come iperemesi da cannabis. Di solito colpisce persone che fanno uso abituale di cannabis da almeno dieci anni, e può causare frequenti crisi di vomito con crampi addominali particolarmente intensi. Lo studio cita diversi casi di pazienti che hanno descritto sintomi di questo tipo, uniti a difficoltà respiratorie e al desiderio "di una doccia calda per ridurre il dolore."

USTIONI DA MIELE DI CANNABIS
Ovvero: quando ti bruci perché il miele di cannabis è fatto col butano

Le ustioni di questo tipo sono una delle cause meno note di patologie collegate al consumo di cannabinoidi. Il miele di cannabis è un derivato ad alto contenuto di THC della cannabis, che si estrae usando il butano come solvente: il risultato sono palline cristalline che contengono il 97 percento di THC e si possono fumare—se riesci a non bruciarti nel tentativo, visto che il butano è altamente infiammabile. "Il paziente aveva ustioni parziali su viso, mani e petto," riporta lo studio in riferimento a un 20enne finito in ospedale dopo un tentativo andato male.


Guarda il nostro documentario sul consumo di marijuana terapeutica tra i minori


INGESIONE PEDIATRICA
Ovvero: bambini che mangiano dolci alla cannabis

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Secondo lo studio, tra il 2005 e il 2011 in Colorado ci sono stati più di 950 casi di bambini che hanno involontariamente mangiato cibi alla marijuana. Dato che i bambini sono più piccoli degli adulti, il THC gli fa più effetto. Secondo lo studio, "i bambini sono particolarmente a rischio perché i prodotti dolciari alla cannabis sono esteticamente indistinguibili da quelli normali." Su questo punto lo studio cita un caso particolare: quello di un bambino di 17 mesi finito al pronto soccorso di San Juan (Porto Rico) dopo aver mangiato la torta al cioccolato "speciale" di suo padre. Per fortuna, a parte la fattanza, per il bambino non ci sono state altre conseguenze.

INTOSSICAZIONE ACUTA
Ovvero: quando vomiti e svieni

Anche se il THC in sé non è pericoloso, assumerne troppo può esserlo. I sintomi tipici di un'intossicazione acuta da cannabis sono vomito e svenimenti, e al riguardo lo studio cita il caso di un ragazzo di 22 anni che è stato ritrovato svenuto al bar di un aeroporto. Nonostante fosse strafatto, accusasse sonnolenza e continuasse a vomitare, i suoi segni vitali erano nella norma. Più tardi avrebbe detto ai medici di aver mangiato tre brownies alla marijuana di fila: gli effetti si erano fatti sentire più tardi e più forti di quanto non si aspettasse.

Secondo gli esperti, le cause principali delle intossicazioni acute da cannabis stanno in una scarsa consapevolezza da parte dei consumatori degli effetti della sostanza e dei tempi che ci mettono a manifestarsi. Si tratta di un fenomeno comune con i dolci alla cannabis, perché mentre fumando gli effetti ti salgono subito, mangiando possono metterci anche un'ora. "Quindi, i consumatori inesperti possono pensare di averne presa una dose insufficiente e quindi consumarne ancora, amplificando la potenza degli effetti quando si manifestano."

CANNABINOIDI SINTETICI (molecole analoghe ai cannabinoidi naturali, ma di natura sintetica)
Ovvero: stare male per la spice e simili

Gli effetti avversi dei cannabinoidi sintetici sono ben noti: le controindicazioni della spice, ad esempio, possono includere psicosi, agitazione, vomito e allucinazioni. Ma la ragione principale per cui i cannabinoidi sintetici fanno così paura è che sono stati sintetizzati per contenere THC 100 volte più forte del normale. Lo studio cita il caso, registrato in un ospedale del Colorado, di un uomo ricoverato per convulsioni dopo aver assunto spice, e casi simili sono stati osservati sia negli Stati Uniti che in Europa tra il 2004 e il 2008. "I pazienti con questi sintomi necessitano di assistenza medica immediata," afferma lo studio.