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Una 24enne di Houston è la prima americana arrestata per aver fatto video crush porn

I crush porn sono filmati amatoriali che rappresentano torture su animali allo scopo di eccitare lo spettatore. Martedì scorso, una ragazza di 24 anni di Houston è stata la prima persona arrestata per averne realizzati.

Ashley Nicole Richards. Foto per gentile concessione della polizia di Houston

Martedì scorso, la 24enne Ashley Nicole Richards si è dichiarata colpevole per la produzione e la distribuzione di video osceni. I video in questione erano di genere "crush," ossia video in cui la donna, mascherata, torturava animali sussurrando frasi con lo scopo di eccitare gli spettatori.

In passato, perseguire i produttori di questo genere di porno si era rivelato molto difficile, e da più parti si era chiesto che i filmati di animali torturati dovessero essere protetti dalle leggi sulla libertà di espressione.

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Nel 2010, la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva bocciato una legge del 1999 che rendeva illegale rappresentare crudeltà sugli animali, dichiarando che questa costituiva una violazione del Primo Emendamento perché sotto la sua giurisdizione sarebbero ricaduti anche i cacciatori e non solo coloro che effettivamente riprendono maltrattamenti sugli animali per il piacere degli spettatori. Nello specifico, la corte stava giudicando un caso in cui un uomo era stato condannato a tre anni di carcere per aver filmato dei combattimenti tra cani. In risposta a questa sentenza, il Congresso aveva passato l'Animal Crush Video Prohibition Act, una legge più restrittiva che rendeva un crimine il commercio e la diffusione di materiale che rappresentasse torture sugli animali. Da allora, stando a quanto ha rivelato un comunicato stampa congiunto di FBI e Dipartimento di Giustizia, Ashley Nicole Richards è il primo caso di condanna per quel reato da parte di una corte federale.

I video in cui animali come cani, gatti e uccelli vengono uccisi sono noti come "hard crush." C'è anche una variante detta "soft crush" in cui vengono utilizzati oggetti come palloni e giocattoli, o cibo. Nei video "soft crush" più estremi compaiono animali che nessuno trova particolarmente teneri, come gli insetti e i crostacei. Ma a prescindere da cosa viene distrutto, secondo Justin Lehmiller della Ball State University la ragione dell'eccitazione non è chiara.

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"Non sono mai state condotte ricerche su questo tipo di fetish, per cui non ne conosciamo le origini né le caratteristiche," ha detto a VICE. "Comunque, si ritiene sia piuttosto raro."

Ciononostante, su Facebook è possibile individuare alcuni gruppi. Sulla pagina di una donna che si fa chiamare Dressed to Kill Babe, un moderatore fa notare che quella "Non è una pagina dedicata ai video crush." Tuttavia, alcuni commenti a un video che mostrerebbe un gallo ucciso con un coltello sembrano suggerire che le cose non stiano così. "Vorrei essere quel gallo," dice un utente. "Che donna coraggiosa!" aggiunge un altro.

Il 14 agosto 2012, la PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) ha informato la polizia di Houson dell'esistenza di una donna che ritenevano fosse l'autrice di alcuni video intitolati "Ebony Kill Cat." Stando a quanto dichiarato dalla PETA, l'associazione avrebbe inviato alla polizia circa 20 video, oltre al link a un sito dove era possibile acquistare legalmente video crush porn.

Nei documenti, i video crush porn sono definiti come "un genere di pornografia crudele e illegale in cui delle donne vengono filmate o fotografie mentre mutilano o uccidono degli animali per il piacere sessuale degli spettatori." Suzanne Hollifield, un'agente dell'unità contro i maltrattamenti sugli animali della polizia di Houston, ha detto di aver guardato un video di 12 minuti intitolato "meshalettekittykat2" che rientrava perfettamente nella definizione data qui sopra, e di aver visto apparire sullo schermo un messaggio di Richards.

Hollifield avrebbe anche visto un video intitolato "Puppy2" in cui Richards colpiva un pitbull con una mannaia fino a staccargli la testa. Dopo aver ucciso il cane, Richards urinava sul suo cadavere. In altri video, la donna commetteva atti orribili come infilare un tacco nell'occhio di un gatto o bruciare un cane con una sigaretta.

Il giorno dopo aver guardato i video della celebrità di internet nota come "Ebony Crush Goddess," Hollifield era andata a casa di Richards, dove quest'ultima viveva insieme a Brent Justice. Durante un interrogatorio avvenuto sull'auto dell'agente, Richards ha detto che lei e Justice erano migliori amici e che si conoscevano da quattro anni. Dopo che l'agente, che aveva riconosciuto la casa come quella che compariva nei video, le ha fatto pressioni, la donna ha ammesso di aver girato i video crush porn per soldi, dicendo di averlo fatto da ubriaca.

Fatto ancora più inquietante, Richards ha definito le uccisioni "sacrifici" e "riti". La donna avrebbe inoltre detto che il sito su cui vendeva i video le staccava un assegno ogni volta che guadagnava tra i 400 e i 500 dollari. Justice, il convivente (il cui braccio è visibile in uno dei video), ha dichiarato che Richards aveva minacciato di cacciarlo di casa in caso si fosse rifiutato di filmarla. A un certo punto delle indagini un tribunale federale aveva lasciato cadere le accuse contro Richards e Justice per ragioni costituzionali, ma la corte di Appello degli Stati Uniti per il Quinto circuito ha deciso di reintrodurle, e la difesa si è vista respingere la propria richiesta alla Corte Suprema. Dopo aver aiutato a portare allo scoperto il caso della coppia di Houston, la PETA ha condotto ulteriori indagini sulla sottocultura, e con l'assistenza del gruppo si è arrivati al fermo di due modelle fetish per la realizzazione di video di animal crush. Stando ai registri della contea di Miami-Dade, però, le accuse contro Stephanie Hird e Sara Zamora non si sono risolte in un arresto. In assenza di un'accusa che le vedesse parte attiva nel tentativo di vendere il materiale oltre i confini dello stato, nessuna delle due è stata incriminata a livello federale. "Nonostante ciò, il produttore dei video, Adam Redford, è stato multato e messo in libertà vigilata," ha spiegato Stephanie Bell, della PETA. Richards non è stata altrettanto fortunata. Oltre alle accuse federali, si è dichiarata colpevole di fronte a un tribunale statale per tre capi d'accusa; ognuno dei reati per cui è stata incriminata martedì è punibile fino a sette anni di prigione, e a questi potrebbe aggiungersi una multa di 250.000 dollari (la sentenza è stata fissata al 10 dicembre). Nel 2012 Justice è stato incriminato per la creazione e la distribuzione di crush porn e la diffusione o la vendita di materiale osceno. Il suo caso è ancora aperto. Attualmente, il 54enne si trova in prigione per maltrattamento di animali.

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