FYI.

This story is over 5 years old.

Tecnologia

Il fosforo bianco è l'arma chimica più stronza della storia

Il fosforo bianco è un composto chimico sfruttato in guerra dal 1916, è pericolosissimo e non ce ne siamo ancora liberati. Questo perché il fosforo bianco è uno stronzo.
Immagine: The Guardian

Willie Pete è uno stronzo. È un gradasso, si sente quando arriva; vuole sempre tutta l'attenzione per sé e non si leva mai di torno. Ha uno strano fascino: è senz'altro antipatico, ma nasconde una qualche sorta di malsana e leggiadra grazia. Willie Pete non parla molto, ma non lo definirei un rissoso. Non vuole ottenere ciò che vuole con la forza, ma quando si innervosisce non puoi fare altro che dargli corda e vedere cosa succede. Quando viene chiesto ai reparti specializzati di descrivere Willie Pete la risposta è piuttosto eloquente, "Willie Pete NON è tuo amico."

Pubblicità

Willie Pete ha pochi amici, ma sono solamente quei pochi a chiamarlo così perché a casa, in famiglia, Willie Pete ha un altro nome: fosforo bianco.

Willie Pete è una forma allotropica del fosforo, ovvero è una determinata disposizione della struttura cristallina dello stesso componente fosforo, il quale variando il posizionamento dei propri componenti varia anche le sue proprietà chimiche. Willie Pete, il fosforo bianco, è una forma allotropica particolarmente reattiva, tanto reattiva che non appena entra in contatto con l'aria prende fuoco e comincia a rilasciare densissime e spettacolari colonne di fumo bianco.

Il fuoco di Willie Pete non smette di bruciare fino a quando il materiale non si è completamente consumato, e questo può portare alla nascita di roghi inestinguibili per ore, anche giorni. Quando brucia, i fumi incadescenti di Willie Pete si inerpicano per le vie respiratorie di chi gli sta vicino, i suoi tizzoni ardenti si annidano tra i vestiti e affondano nella pelle come fosse burro. Willie Pete non è tuo amico, Willie Pete è uno stronzo.

Un bombardamento al fosforo bianco in Vietnam, nel 1966. via Wikipedia

Il fosforo bianco appare negli arsenali bellici nel diciannovesimo secolo, quando i nuclei terroristici della Fratellanza Feniana irlandese e della Fratellanza Repubblicana Irlandese, che combattevano per l'indipendenza dell'Irlanda dal Regno Unito, alzarono il livello dello scontro con attacchi incendiari. Ai tempi il fosforo bianco arrivava da una soluzione di solfuro di carbonio che una volta evaporato lasciava l'allotropo a contatto con l'aria, provocandone la combustione.

Pubblicità

Gli inglesi non ci hanno messo molto a comprendere la rocambolesca efficacia del Fenian Fire, la miscela irlandese che sfruttava la potenza del fosforo bianco. A partire dal 1916 l'Inghilterra dà il via alla produzione industriale di armamenti al fosforo bianco: sulla carta erano classificati come fumogeni, ma i munizionamenti ci misero poco a diffondersi anche in America, in Giappone e in diversi paesi del Commonwealth. Quando si parlava di fosforo bianco si pensava ai fumogeni, ma agli obiettivi dei bombardamenti servì molto tempo per cominciare a parlare di Willie Pete come di un meschino, elegante e fumoso stronzo.

Nel 1940 Willie mostrò la propria vera natura: il fosforo bianco non è un composto docile, e quando in Inghilterra in quegli anni la minaccia di un invasione tedesca si fece più grande, due manufatturieri britannici tentarono di diventare suoi amici. Albright & Wilson si rifiutarono di parlare del fosforo bianco come di un fumogeno e presentarono alla Royal Air Force la No. 76 Special Incendiary Grenade, una granata incendiaria a base di fosforo bianco pensata per essere sfruttata come deterrente anti-carro.

Il problema è che Willie decise di non collaborare: vennero prodotte 6 milioni di unità di No. 76, ma a conti fatti poco potevano contro i Tiger tedeschi. Per di più le granate erano letteralmente instabili: arrivavano nelle mani dei soldati con lunghi bugiardini di sicurezza e il loro immagazzinamento richiedeva attenzioni spesso trascurate. Non vennero mai usate, ma vennero nascoste in giro per l'Inghilterra: oggi continuano a saltarne fuori scatole piene, e l'unico modo per sbarazzersene in sicurezza è attraverso esplosioni controllate.

Pubblicità

Il tempo passa e si consumano altre guerre; Willie Pete continua ad essere un meschino stronzo: il suo utilizzo è largamente diffuso, ma la dicitura 'fumogeno' lo protegge dalla maggior parte delle polemiche. D'altronde tutto è lecito in guerra e in amore, ma quando Willie viene usato come armamento anti-uomo il gioco si fa semplicemente scorretto. Willie non vuole l'efficienza, vuole scatenare l'inferno, e sfruttarlo significa dargli la possibilità di farlo.

In Normandia il 20% dei colpi d'artiglieria a 81mm erano caricati a fosforo bianco, nel 1944, durante la liberazione di Cherbourg, viene riportato che una singola divisione americana di artiglieri esplose da sola poco meno di 12.000 colpi caricati a fosforo bianco sulla città. Tokyo, Dresda, Amburgo, Coventry, Londra: tutte queste città furono bombardate col fosforo bianco. Verso la fine della seconda guerra mondiale molti armamenti incendiari sostituorono al magnesio il fosforo bianco come catalizzatore. Nel 1980 il Protocollo III di un fascicolo della Convenzione di Ginevra vieta l'uso di armamenti incendieri contro i civili, 64 anni dopo la sua prima apparizione ufficiale negli arsenali degli eserciti.

Nella seconda metà del '900 Willie Pete stringe moltissime mani: Korea, Vietnam, Cecenia, Iraq, Falkland, Iran. Poi Fallujah, Halabja, Gaza. Israele, Libano, Afghanistan, Ucraina, Yemen. Il 16 luglio 2007 un treno con 15 casse di fosforo bianco deraglia nell'oblast di Lviv, in Ucraina: novanta chilometri quadrati contaminati dal fosforo bianco, 150 ricoverati nei giorni successivi al disastro, 16,000 sotto osservazione. Acqua, agricoltura e pastorizia: tutte risorse massacrate e contaminate dall'evento.

Pubblicità

Willie Pete è uno stronzo ed è felicissimo di avere così tanti amici, ma nel marzo del 2011 finisce la pacchia. Yesh Gvul, un'organizzazione umanitaria israeliana, vuole far chiarezza sul presunto utilizzo di fosforo bianco da parte dell'esercito israeliano durante gli attacchi su Gaza tra dicembre 2008 e gennaio 2009. Israele inizialmente nega qualunque tipo di utilizzo di Willie, ma le prove erano schiaccianti. Così cambia versione: Willie Pete è apparso nell'arsenale israeliano ma solamente "nelle misure previste dalla Legge Internazionale." Yesh Gvul non si fida e presenta all'Alta Corte di Giustizia Israeliana la richiesta del bando completo per quanto riguarda l'uso di fosforo bianco.

La spettacolare e mortale eleganza di un'esplosione a fosforo bianco. via Wikipedia

Per supportare la richiesta i legali di Yesh Gvul richiedono a Forensic Architecture di stilare un report sugli effetti di fosforo bianco nei contesti urbani. Il risultato viene presentato sia a Ginevra che a Tel Aviv: l'indagine presenta conclusioni piuttosto forti e il 25 aprile 2013 l'esercito israeliano dichiara che cesserà di utilizzare Willie Pete.

"La nostra indagine si concentra sul proiettile M825 WP, utilizzato, oltre che a Gaza, anche nelle operazioni militari statunitensi a Fallujah," recita il sommario del report. "Ad un'altezza pre-calcolata sopra il proprio obiettivo, la carica di un proiettile M825 WP si attiva e rilascia 116 frammenti di materiale pregno di fosforo bianco."

L'offensiva israeliana su Gaza durata 22 giorni era conosciuta con il nome di Operazione Piombo Fuso, per tutto il conflitto venne sfruttato munizionamento a fosforo bianco per le sue qualità in quanto fumogeno. Le conseguenze, però, sono testimoniate dalle 490 denunce effettuate dal Palestinian Centre for Human Rights e dalle oltre 1,400 vittime palestinesi. L'82 percento dei morti palestinesi erano civili. L'indagine di Forensic Architecture e il documentario 'Rain of Fire' di Human Rights Watch raccontano in maniera piuttosto schietta tutta la meschinità di Willie Pete.

Pubblicità

Come nel caso di Agente Arancio, però, Willie Pete non cessa di esistere una volta fatto brillare in tutta la spettacolarità dei suoi 116 frammenti ardenti e delle sue altrettante colonne di fumo color panna; Willie Pete divora tutto ciò che incontra sulla propria strada, che si tratti di carne umana o di terra.

I bombardamenti su Gaza durante Piombo Fuso coloravano il cielo con una terribile pioggia di fuoco. via Wikipedia

Secondo un articolo di Middle East Monitor, delle indagini condotte da esperti italiani a seguito di Piombo Fuso "hanno rilevato le conseguenze dei bombardamenti al fosforo bianco anche nei terreni coltivati. Nelle regioni a est della striscia di Gaza, per esempio nei pressi del Monte Rais, gli alberi presenti sul terreno colpito da munizionamento al fosforo bianco hanno letteralmente assunto un collor giallognolo. Il ministero dell'agricoltura di Gaza ha confermato che a seguito della fine dell'operazione militare si è ritrovato costretto a scoraggiare gli agricoltori e i contadini dal lavorare nelle zone colpite da fosforo bianco, oltre che a dover segnalare i pericolo derivanti dall'utilizzare acqua proveniente da pozzi colpiti dai bombardamenti. Queste dichiarazioni non fanno altro che confermare la paura che i munizionamenti israeliani contenessero materiale tossico, cancerogeno e radioattivo che hanno danneggiato l'ambiente e che mettono a rischio la vita nelle zone colpite."

La coda lunga di Willie Pete è stata documentata e studiata in svariate occasioni, ma la sua presenza capillare in ogni arsenale bellico dal 1916 a oggi ha in qualche modo reso fosforo bianco immune da polemiche troppo incalzanti. L'abbiamo usato, abbiamo fatto male, cercheremo di non usarlo più: che senso ha arrabbiarsi tanto? I racconti delle conseguenze a lungo termine di fosforo bianco sono piuttosto grafici e sono esattamente come ve li immaginate: delle cronache di morte chimica.

"Molte aree sfruttate per l'agricoltura e per la coltivazione colpite dalle armi israeliane sono ora aride. Ma pochi mesi dopo la fine della guerra sono venute alla luce altre conseguenze: le nuove colture hanno cominciat oa mostrare mutazioni genetiche, come danni fisici e ingiallimento. Molti contadini hanno lamentato dei raccolti inutilizzabili, morte di alberi e rami marciti. La produzione è crollata, e i raccolti continuano a diminuire mentre la situazione peggiora."

Nonostante ciò, Willie Pete non è ancora completamente illegale. "Non è vietato dalla Convenzione di Ginevra se è utilizzato all'interno di un contesto militare che non richiede o non intende sfruttare le proprietà tossiche del fosforo bianco. Il fosforo bianco è normalmente utilizzato per produrre fumo, per camuffare degli spostamenti. Se questo è lo scopo dell'utilizzo di fosforo bianco, allora rientra tra gli usi legittimi del munizionamento. Se però viene dichiaratamente utilizzato come arma, sfruttando le sue proprietà tossiche, allora ovviamente è proibito. Qualunque agente chimico sfruttato contro uomini o animali che causa danni o morte grazie alle sue proprietà, è considerato un armamento chimico," ha raccontato in un'intervista Pete Kaiser, portavoce dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, alla RAI nel 2005.

Non servono grandi abilità di comprensione del testo per capire come la regolamentazione di fosforo bianco sia incredibilmente simile ai suoi effetti: le leggi che regolano il suo utilizzo sono pericolosamente fumose e evidentemente aggirabili. Ma d'altronde non stiamo parlando di un'arma, di uno strumento bellico sfruttato dall'uomo; Willie Pete non gioca secondo le regole, Willie Pete si nasconde sotto mentite spoglie prima di liberarsi in tutta la sua spettacolare mortalità. Non c'è onore per Willie Pete, perché Willie Pete è uno stronzo.