max headroom incidente hack televisivo
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Tecnologia

Il mistero dell'hack televisivo più inquietante della storia

Era una domenica sera come tante altre per i telespettatori di Chicago quando, improvvisamente, qualcosa di oscuro ha disturbato il segnale.

Alle 21:14 del 22 novembre 1987, i canali televisivi di Chicago mandavano ancora in onda i programmi previsti normalmente: intrattenimento, notizie, giochi.

Quella sera, come al solito, Dan Roan, un noto presentatore sportivo locale del programma Nine O'Clock News su Channel 9, stava raccontando i momenti salienti della vittoria dei Bears sui Detroit Lions. Tutto a un tratto, senza preavviso, qualcosa di oscuro ha disturbato il segnale.

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Nella sala di controllo della WGN-TV, i tecnici di turno fissavano attoniti i loro schermi. Dal loro studio a Bradley Place, nel nord della città, la stazione trasmetteva il suo segnale ad un'antenna in cima alla torre di John Hancock, a sette miglia da lì, che lo rimbalzava a migliaia di spettatori. Il tempo è sembrato rallentare, mentre il segnale veniva preso in ostaggio.

Una tozza figura in giacca e cravatta è comparsa dal nulla, saltellando con aria maniacale. Con indosso una macabra maschera di gomma con tanto di occhiali da sole e ghigno fisso, l'intruso misterioso sembrava un incrocio tra Richard Nixon e il Joker. Il segnale sibilava, disturbato; dietro il personaggio, una lastra ondulata di metallo oscillava, ipnotica. Non era parte del solito palinsesto.

Alla fine, qualcuno ha cambiato le frequenze in uscita e sullo schermo è ricomparso il solito studio. Era tornato Roan, seduto alla sua scrivania, il sorriso meccanicamente rivolto alla camera, lo sguardo folgorato.

"Bé, se vi state chiedendo che cosa è successo," ha detto, ridacchiando nervosamente, "non siete soli."

Poche ore dopo, i federali stavano già indagando su uno dei più strani crimini nella storia della televisione—una rara intrusione sul segnale, senza evidenti motivi, metodi, colpevoli. Sembrava arrivata da un'altra dimensione.

Gli spettatori televisivi più informati, quella notte, non hanno fatto fatica a riconoscere la faccia di Max Headroom. "Il primo presentatore fatto al computer," come dichiarava orgogliosamente lui stesso, era un personaggio irriverente lanciato nel 1985 come veejay in un programma inglese di musica. Il suo sarcasmo spietato e la sua dizione a scatti—insieme alla pubblicità per New Coke, al talk-show in tarda serata su Cinemax, e a qualche speciale TV—l'avevano reso una personalità di culto ben prima che si guadagnasse un programma da un'ora negli Stati Uniti.

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Max Headroom, che narrava le imprese di un giornalista televisivo in diretta da un futuro distopico, con un alter ego digitale incarnato nel personaggio da cui prendeva il titolo il programma, ha debuttato il 31 Marzo, 1987. A Chicago è andato in onda su Channel 7, affiliato alla ABC, ed è durato 11 episodi più una seconda stagione breve l'autunno successivo, prima che fosse cancellato, sconfitto agli ascolti da Miami Vice.

Ciò nonostante, l'effetto del volto computerizzato e intermittente di Max era difficile da dimenticare. Risultato ottenuto non grazie alla grafica digitale, ma alle protesi e al trucco messi sulla faccia dell'attore Matt Frewer, Max era un parodia oscura dei presentatori TV reali, in un panorama televisivo dove le notizie e l'intrattenimento si confondevano già uno con l'altro. Max Headroom era un prodotto cyberpunk inserito nella programmazione commerciale, e immaginava un mondo digitale non troppo lontano dal 1987. (La data in ogni episodio recitava "venti minuti nel futuro.") Quando il programma è stato cancellato, quel volto finto e rettangolare era noto ai telespettatori della fine degli anni Ottanta, quanto lo è la maschera di Guy Fawkes al popolo di Twitter oggi.

Alle 21:16, appena dopo l'intrusione del falso Max sul segnale della WGN, i tecnici, che sospettavano si trattasse di un colpo fatto dall'interno, iniziarono a setacciare l'edificio in cerca di un colpevole. Ma Max non era lì. E non aveva finito.

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Quasi due ore esatte dopo, circa alle 23:15, Channel 11, dell'affiliata WTTW, stava mandando in onda l'episodio di Doctor Who intitolato "The Horror of Fang Rock", che è stato interrotto da un rigurgito di interferenza video. Righe di interlacciato, come all'inizio di una VHS, sono apparse sullo schermo. A differenza dell'interferenza precedente da 30 secondi, questa aveva anche l'audio, per quanto a malapena comprensibile tra i ronzii della distorsione. È durata un minuto e 22 secondi.

"È un cazzo di nerd," dice Max, con una voce che sembra quella di un cattivo dei cartoni animati. Poi, "Credo proprio di essere meglio di Chuck Swirsky, quel cazzo di liberale!" riferendosi al commentatore dei Chicago Bulls che all'epoca era il cronista sportivo di punta della WGN Radio. Il pannello di metallo che vortica dietro di lui era una copia furba ed economica dello studio generato "a computer" di Max Headroom. Agitando quello che sembra un pene di gomma, la figura grida lo slogan della New Coke—"Catch the wave!"—e canticchia il tema del cartone degli anni Sessanta Clutch Cargo.

"Il tuo amore sta scomparendo!" grida, prima di scagliare il fallo a terra. "Vedo ancora la X!" dice, con un palese riferimento al titolo dell'ultimo episodio di Cargo.

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"Ho appena fatto un capolavoro per tutti i nerd del miglior giornale del mondo," aggiunge, sferrando un altro colpo alle istituzioni televisive di Chicago. La sigla della stazione WGN era infatti un'abbreviazione per "World's Greatest Newspaper," uno slogan preso in prestito dal Tribune degli albori, il giornale proprietario della stazione.

Poi il video taglia, inquadrando Max da un angolo leggermente diverso, rivolto fuori campo e piegato in avanti. La sua maschera penzola vicino alla telecamera; il suo volto é fuori campo e il suo sedere scoperto, al centro dell'inquadratura. "Stanno venendo a prendermi!" urla. A destra dello schermo, una donna sculaccia pigramente il sedere di Max con uno scacciamosche. "Vieni a prendermi stronza!" grida. L'urlo diventa distorto, un ronzio sinfonico. A quel punto, come era arrivato, il segnale è anche scomparso, e Chicago è tornata alle avventure rassicuranti dell'episodio programmato di Doctor Who.

"Per quel che ne so," commentava Doctor Who in quel preciso momento, "è stato un forte shock elettrico. Deve essere morto sul colpo…"

"Quando i nostri uomini hanno iniziato a cercare di capirci qualcosa, era già tutto finito," ha detto al Tribune un portavoce della WTTW, che è posizionata a circa tre chilometri a sud-est della WGN. Per migliaia di abitanti di Chicago, era già troppo tardi. L'invenzione del World Wide Web sarebbe arrivata dopo pochi anni, ma per pochi momenti, quella sera, migliaia di spettatori hanno avuto un assaggio di una sorta di proto-troll, un hacker che era riuscito, chissà come, a dirottare il segnale di Chicago, non una, ma ben due volte.

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Sia alla WGN che alla WTTW, i telefoni cominciarono a squillare all'impazzata, tra gli spettatori confusi e quelli simpatizzanti. Nei giorni successivi, il racconto dell'hack è diventato virale. I giornali locali e i programmi di informazione hanno trattato il caso con un misto di suspense e sconcerto. (La testata del Tribune recitava: "Powerful Video Prankster c-c-c-could become Max Jailroom.") La WGN ne ha fatto la sua notizia più importante, con il titolo "TV VIDEO PIRATE."

"Ero talmente arrabbiato che volevo spaccare la TV," ha detto un uomo in giacca e cravatta al reporter. Una giovane donna, fan di Doctor Who, non era colpita dalla cosa. "Dovremo registrarci sopra," si lamentava. Un uomo più anziano paragonava l'incidente ad un teppista che tira un mattone contro una finestra. Un ragazzino sogghignava in faccia al reporter. "Molto, molto divertente," diceva.

Il governo non era felice della cosa. Funzionari della FCC, l'agenzia responsabile di regolare le onde radio in America, si incaricarono di rintracciare i misteriosi colpevoli e di consegnarli alla giustizia. Agenti del distretto di Chicago dell'FBI, si sono uniti dopo poco alle indagini. "Vorrei informare chiunque sia coinvolto in questa faccenda, che lo aspetta una sanzione massima di 100,000 dollari, un anno di galera, o entrambe le cose," disse Phil Bradford, portavoce della FCC, ad un reporter il giorno dopo. "Ci sono persone che trovano la cosa comica," disse il portavoce della WTTW, Anders Yocom. "Ma è una questione estremamente grave, perché creare un'interferenza illegalmente su un segnale di trasmissione è una violazione della legge federale."

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La legge era recente, spinta soprattutto da una paura crescente tra gli esperti di comunicazione e tra le forze dell'ordine. Ai tempi del caso Headroom, le intrusioni sul segnale di trasmissione erano considerate un fenomeno raro, limitato a piccole stazioni con trasmissioni poco potenti, e che richiedevano una conoscenza e un'attrezzatura particolare che poteva costare fino a un centinaio di migliaia di dollari.

Ma la prospettiva di questa nuova forma di scherzo—o protesta, o terrorismo—iniziava a emergere già un anno e mezzo prima, il 27 Aprile del 1986. Quella notte, la HBO mandò in onda The Falcon and the Snowman, il film di John Schlesinger del 1985 basato sulla storia vera di un contraente dell'intelligence degli Stati Uniti che vende segreti ai Russi. Circa trentadue minuti dopo la mezzanotte, lo schermo ha tremolato e sono apparse le barre colore, con un messaggio in sovrimpressione:

1407705476020129

*> "GOODEVENING HBO" <* *> "FROM CAPTAIN MIDNIGHT" <* *> "$12.95/A MONTH?" *< *> "NO WAY"<* *> [SHOWTIME/MOVIE CHANNEL BEWARE!] <*

Durato quattro minuti e mezzo, il messaggio di Captain Midnight fu la prima intrusione nel segnale di trasmissione che l'America ricordi. I dirigenti della HBO si rifiutarono di discutere pubblicamente l'incidente—una protesta nei confronti dell'aumento dei prezzi del network—e gli esperti erano preoccupati che l'infiltrazione potesse essere presagio di un futuro tetro per i gestori dei canali, per le infrastrutture satellitari del paese e per il pubblico a casa. "Nelle mani sbagliate, questa nuova forma di disturbo potrebbe essere tutt'altro che roba da ridere," disse un reporter della ABC News.

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In pochi giorni, gli investigatori della FCC avevano trovato il loro intruso. Captain Midnight era un tecnico satellitare di nome John MacDougall, il cui errore era stato—sembra—usare un generatore di testo relativamente poco comune per visualizzare il testo sullo schermo, un indizio che portò la FCC al datore di lavoro di MacDougall, la Central Florida Teleport, una compagnia di uplink satellitare a Ocala, Florida.

Alla fine del suo turno di notte, finita la trasmissione di Pee-wee's Big Adventure per l'ormai defunto canale People's Choice, MacDougall aveva spostato la sintonizzazione in direzione del satellite che ospitava la HBO, il Galaxy 1, e aveva trasmesso il suo messaggio, coprendo il segnale del canale. Ha spiegato agli investigatori di essere frustrato per l'aumento dei prezzi del canale, cosa che danneggiava la sua seconda occupazione, vendere strumentazione televisiva satellitare. Dopo essersi dichiarato colpevole della trasmissione senza licenza e della violazione di una legge federale, MacDougall pagò una multa di 5,000 dollari e si fece un anno di servizi sociali.

È rimasta una certa ambiguità legata al caso; in particolare, non si era certi se l'accusa di infrazione federale contro di lui, in quando violazione della 47 USC 301, "trasmissione senza licenza," fosse applicabile. A ben vedere, MacDougall aveva una licenza di trasmissione. L'anno seguente, il Congresso fece passare la 18 USC 1367, che dichiarava i disturbi satellitari un crimine. Quella legge fu messa alla prova da un altro incidente solo un anno dopo, circa due mesi prima dell'intrusione di Max Headroom.

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Nel settembre del 1987, Playboy TV fu presa in ostaggio da messaggi di testo fanatici che intimavano agli stupiti onanisti a casa di pentirsi dei loro peccati e trovare Gesù. L'FBI identificò l'hacker come Thomas Haynie, un tecnico assunto dal Christian Broadcasting Network. Haynie fu catturato e condannato secondo la nuova legge sulle manomissioni satellitari, e mandato ai servizi sociali.

Il rapporto dell'FBI sull'incidente Headroom, che ho ottenuto tramite una richiesta di Freedom of Information Act, è stato scritto dal Dr. Michael Marcus, che era allora il vicecapo al Field Operations Bureau della FCC e a capo dell'indagine. Esperto nei meccanismi di hacking televisivo e di tecnologia di trasmissione radio, Marcus entrò alla FCC nel 1979, e iniziò a giocare un ruolo fondamentale nella proposta e nello sviluppo delle politiche sulle tecnologie radio avanzate. Prima di andare in pensione nel 2004, sfidò l'opposizione industriale ad aiutare la FCC a liberare le tecnologie come il Wi-Fi e il Bluetooth sulla fascia commerciale.

Ha avuto anche un ruolo chiave nella cattura di Captain Midnight e dell'hacker di Playboy TV, esperienze che ricorda con la dose equivalente di piacere e disgusto, tanto per le sfide burocratiche trovatosi davanti, quanto per gli hacker "lunatici" che inseguiva. Per Marcus, che ora gestisce un ufficio di consulenze telecomunicative a Washington, l'hacker di Headroom è ancora "un brutto elemento" e "quello che se l'è cavata." Ma, ha detto, non per colpa sua.

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"Il capo a Chicago in quel periodo"—un investigatore della FCC di cui non ha voluto dire il nome—"disse 'che dovrei fare?' E io gli dissi, 'hai il video—vai dove credi che sia stato girato!'"

Per trovare un dirottatore di segnale, aiuta iniziare da un luogo fisico, per sapere da dove è partito il disturbo, il che prevede che si conosca il percorso che il segnale stava facendo quando è stato dirottato. Per diffondere i loro segnali per una città, i canali televisivi locali si affidavano per prima cosa cosa a trasmettitori potenti, posti sulla cima di edifici colossali. La connessione tra lo studio televisivo e il trasmettitore è chiamata link studio/trasmettitore, o STL.

Nel caso dell'intrusione di Max Headroom, la teoria dice: l'hacker è riuscito a surclassare le micro-onde del STL, che aveva un punto vulnerabile ad una frequenza non tanto difficile da trovare, mentre venivano inviate al ricevente in cima al John Hancock Building e alla Sears Tower.

Gli intrusi dovevano solo cambiare frequenza sui loro strumenti di trasmissione da un punto abbastanza in alto, forse un appartamento o un tetto, in un posto tra gli studio e il trasmettitore, da qualche parte tra il lato nord e nord-ovest di Chicago. Da lì, erano in grado di bombardare i ricevitori del grattacielo con potenti frequenze a micro-onde e, coprendo i segnali degli studio, potevano ingannare il trasmettitore e fargli inviare il loro segnale. "Credo che quel tipo losco sia andato vicino al capo ricevente e abbia trasmesso un segnale che è stato ricevuto con una forza maggiore di quello previsto, che era più lontano," ha detto Marcus.

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Marcus dubita che l'hacker stesse utilizzando strumentazione particolarmente sofisticata e costosa, o persino che la strumentazione fosse ingombrante, come invece altri sostenevano all'epoca. "Secondo me non era necessariamente costosa," ha detto. "Nuovo, quel congegno sarebbe costato intorno ai 10,000 dollari, ma si trovava anche usato, tra gli amatori di radio. Ci sono molti strumenti in vendita che hanno questa funzione. Non credo che gli siano servite più di un paio di valigette," ha detto.

"Aveva bisogno di un'antenna parabolica, quello sì," ha detto Marcus, "ma se sono andati abbastanza vicino all'antenna del ricevitore STL al trasmettitore TV, allora un'antenna da Direct Tv potrebbe essere stata più che sufficiente."

Mentre Marcus e altri agenti dell'FCC esaminavano i possibili scenari tecnici e cercavano di seguire gli indizi, concentrandosi sulle parti a nord e nord-ovest della città—le aree da cui era più probabile riuscire a interferire con la trasmissione—l'FBI analizzava con cura il filmato. Almeno, l'agenzia governativa poteva ottenere delle stampe fotografiche, cosa impossibile per l'FCC.

Gli analisti dell'FBI manipolarono i fotogrammi prelevati da una cassetta su cui era stata registrata l'intrusione a qualità di trasmissione. Hanno fatto sei stampe dal video, stando al "Report of the FBI Techincal Services Division," ma c'era scritto anche che una registrazione di prima mano avrebbe consentito un esame migliore. Sembra che abbiano tentato anche di migliorare la qualità delle immagini dove si intravede la perversa complice di Max.

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Una cosa era il luogo da cui proveniva il segnale degli intrusi; ma indovinare dove avessero girato il filmato dipendeva solo dalle immagini stesse. Avrebbe rivelato, ha detto Marcus, dettagli importanti sull'identità dei colpevoli, soprattutto perché era l'unica prova su cui gli investigatori potevano lavorare.

Ma per Marcus, bastava. Il fondale vorticante la diceva lunga.

"Il fondale sembrava largo circa due metri e mezzo, di metallo industriale, forse la serranda di un magazzino," ha detto. Questa cosa restringeva le indagini a determinati posti nella città. E un dettaglio sembrava particolarmente promettente, ha detto Marcus, uno che puntava ad una persona specifica, qualcuno che lavorava per una compagnia dotata di uno spazio simile a un magazzino nella città, un posto che avrebbe potuto ospitare le riprese.

L'indizio sembrava decisivo, ma gli investigatori non avevano un movente plausibile, quindi niente mandato. Solo un sospetto. Per confermarlo, dovevano andare in quel posto e capire se qualcuno avesse visto qualcosa di strano, e magari, nel mentre, imbattersi nel colpevole o colpevoli. "Era stato fatto per forza da qualcuno che conosceva quella tecnologia," ha detto Marcus, "magari un fissato di tecnologia di trasmissione, ma c'erano anche altri esperti che avrebbero potuto capire come fare."

Anche avendo una posizione geografica plausibile, ha detto Marcus, trovare le risorse e le persone necessarie per continuare le indagini era una sfida. Lui era tornato al quartier generale a DC, e l'agente della FCC a Chicago era troppo timido per andare a ficcare il naso.

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"Il nostro uomo a Chicago non voleva mettersi a bussare alle porte," ha raccontato Marcus, con un certo disprezzo, senza fare nomi. "Era abituato a casi più tradizionali, e non era a suo agio a fare qualcosa che non aveva mai fatto prima."

Le cose andavano smorzandosi: mancavano le prove e la minaccia sembrava relativa. "Come puoi perdere il sonno su una cosa del genere? Non è morto nessuno e non ci sono danni." All'epoca c'era qualche timore dei danni che un intercettazione di segnale satellitare avrebbe potuto arrecare a infrastrutture che costano centinaia di milioni di dollari, ma le preoccupazioni relative ai segnali televisivi erano molte meno. "Max Headroom non rappresentava un pericolo per la sicurezza pubblica, o per un pezzo di strumentazione da milioni di dollari," ha detto Marcus. "Di conseguenza, le risorse impiegate nel caso erano molto poche."

Due giorni dopo, c'è stato un altro attacco simile ai precedenti, durante il notiziario delle 10 della sera su Channel 5, WMAQ-TV. Questa volta però, si è trattato di uno scherzo maldestro fatto dal presentatore del programma di sport, Mark Giangreco, che ha assemblato le registrazioni del vero hack nella sua sezione del programma. "Avete visto che l'FCC ha detto che analizzeranno i segnali e arriveranno dritti alla fonte e metteranno fuori gioco questo tizio?" diceva il presentatore con tono sarcastico. "Queste sono le stesse persone che hanno passato dieci anni a cercare di convincere Steve Dahl a parlare a modo!" La pista a quel punto era persa.

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Come ho detto prima, questa è una di quelle cose che non ha senso su carta. Eppure funziona. Benvenuti sulla Terra—Dove tutto ciò che sapete è sbagliato.

Anche se la storia dell'attacco di Max Headroom a due stazioni televisive di Chicago in una notte sola è stata eclissata, una settimana più tardi, dalla morte di Harold Washington, il primo sindaco di colore di Chicago, in rete sono cominciate a proliferare diverse teorie. Le speculazioni che avrebbero poi raggiunto posti tipo Reddit, sono iniziate sui BBS di Chicago, posti con nomi come Ripco, OVerdrive, e God's Country. Sul BBS del Tomen News Service, le persone connesse hanno reagito all'intrusione sul segnale con curiosità, stupore e orgoglio hacker. Due giorni dopo, una persona, qualcuno che sul BBS rispondeva al nome "The Chamelion" (autore di un file di testo intitolato "Computer Terror and Distruction" [sic]) sembrava sapere qualcosa in più.

87Nov24 6:18 am from The Chamelion This morning of ABC's World News This Morning, there was a story about all the broadcast overrides. We've gotten WGN, WWOR, and the superatation out of Kansas, KTAT, I believe. He said "The FCC is looking into how someone could intercept broadcasts". I've studied this for a long time, and believe me, it's not hard. Especially overriding superstations. They showed a videotape of what was transmitted. It was Bo A homemade Max Headroom. It was pretty neat. We'll strike again. I can guarantee it. --------------------------------------------------------------------- 87Nov25 11:27 am from Milo Phonbil Who's "we", lizard-face? --------------------------------------------------------------------- 87Nov29 9:05 pm from The Slipped Disk So wait… How did these dudes in Chi town do it? I saw the transmission. Very witty. Inside job, you think? --------------------------------------------------------------------- 87Nov30 6:02 am from The Chamelion Hardly an inside job. They just aimed their transmitter at the same transponder that WGN uses, and used a higher power. It doesn't even have to be significantly higher. Just more, and the WGN signal will cancel out. As I said before, it's one of those things that doesn't work out on paper. But it works. Welcome to Earth--Where everything you know is wrong. ---------------------------------------------------------------------

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Dopo l'incidente Headroom, l'intercettazione dei segnali di trasmissione è diventata un tema ricorrente nelle fantasie hacker: il Joker interpretato da Jack Nicholson inserisce la pubblicità di un prodotto cosmetico avvelenato nel film Batman (1989), Christian Slater si procura una certa fama grazie a un programma radiofonico pirata in Pump Up the Volume (1990), e all'inizio del film Hackers (1995), il personaggio principale dice alla madre di stare "parlando attraverso una rete televisiva." L'intrusione di trasmissione è parte centrale anche del film V per Vendetta (2005), e la sigla della serie The Outer Limits avvertiva, "Non cercate di aggiustare il segnale della vostra TV… La trasmissione è sotto il nostro controllo." Anonymous avrebbe persino inserito un riferimento esplicito all' hack di Headroom in un video del 2008, durante la campagna contro Scientology.

Nell'epoca delle trasmissioni digitali e della crittografia, è diventato più difficile operare intrusioni di segnale, ma non impossibile. Nel 2007, un programma su Disney Channel che andava in onda in una città del New Jersey è stato interrotto con alcune scene tratte da film per adulti; l'anno scorso, qualcuno ha inserito porno gay in un notiziario mattutino di Hamilton, in Ontario, e un tecnico di Tuson è stato accusato di aver fatto qualcosa di simile durante la trasmissione del Super Bowl nel 2009 nella stessa città. Pochi anni fa, un hacker è riuscito a contaminare i sistemi di allerta di emergenza di quattro stazioni televisive diverse, con avvertimenti relativi a un'invasione zombie; è stato trovato in fretta e arrestato.

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Interferire coi segnali radio può avere anche scopi militari. Nel 2006, durante i conflitti tra Libano e Israele, un gruppo di hacker ha disturbato il canale televisivo dell'Hezbollah con immagini di soldati morti e avvertimenti diretti al segretario generale del partito. A settembre, Al Jazeera ha dichiarato che l'esercito egiziano stava probabilmente disturbando i segnali per gli utenti nel paese quotidianamente dal 3 luglio, quando il presidente egiziano Mohamed Morsi era caduto. A maggio, la TV di stato iraniana Press TV, dichiarò che i suoi segnali subivano interferenze in Europa, nonostante il governo iraniano per primo avesse ammesso di aver manipolato i segnali in entrata per anni, cosa che, secondo un medico iraniano, sarebbe stata una causa di infertilità per gli abitanti del paese.

La manomissione dei segnali radio ha anche salvato delle vite: l'esercito degli Stati Uniti si è affidato a strumentazione di questo tipo per contrastare gli ordigni in Iraq, comprando qualcosa come 50.000 unità per le interferenze radio, per una somma totale stimata intorno ai 17 miliardi di dollari.

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Interferire su un segnale è anche l'arma preferita del personaggio di Max Headroom. Nella storia, Max si chiama Edison Carter ed è un intrepido reporter di Network 23, per cui indaga sui rapporti tra le corporazioni, in un futuro prossimo e distopico, dove scopre che la sua stessa rete trasmette un nuovo tipo di spot pubblicitario, in grado di uccidere le persone che lo guardano. Edison viene catturato, stordito e il suo cervello viene "scaricato" così che possa essere esaminato dai potenti del canale (l'ultima cosa che Edison vede è un cartello su cui c'è scritto "MAX. HEADROOM: 2:3 M").

Nel frattempo, i geek della rete televisiva riescono a caricare il cervello di Edison sui computer. Max Headroom prende vita. L'alter ego di Edison appare solo ogni tanto nel programma, come una sorta di coro greco e provocatore del sistema, per dire qualcosa di saggio sulla censura e il controllo ogni volta che si intromette nel flusso di informazioni—un atto che, per legge, è punibile con la morte.

In certi angoli di Internet, la storia di come Max Headroom si sia introdotto in due stazioni televisive di Chicago solo un paio di settimane dopo la cancellazione del programma, ha raggiunto quasi proporzioni epiche. Quando qualcuno torna a raccontare quella storia, chi la ascolta per la prima volta rimane incredulo, mentre gli abitanti di Chicago restano sconvolti davanti al ricordo del programma che guardavano da bambini, un po' impauriti, un po' confusi, un po' affascinati.

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"Per me era la cosa più figa dopo WarGames," ha detto Rick Klein, fondatore e curatore del Museum of Classic Chicago Television e del sito fuzzymemories.tv. Klein, che aveva tredici anni all'epoca degli avvenimenti, non ha visto l'interferenza quando è andata in onda, ma sapeva che il padre di un suo amico registrava su VHS le puntate di Dr. Who tutte le domeniche sera.

"Ho chiesto al mio amico di mettere al sicuro quella cassetta," ha detto. "Dopo averla portata a casa ho mandato avanti con impazienza fino al punto in cui sbuca la faccia inquietante di Max Headroom. Come molte persone, l'ho guardato diverse volte, cercando di capire cosa dicesse, o quale fosse il significato nascosto dietro a tutto ciò."

"Alla fine, ho dovuto concludere che non c'era alcun significato. Ho messo via la cassetta, ma ho continuato a tirarla fuori di tanto in tanto, come oggetto pregiato della mia collezione, con cui ero certo di fare colpo sulle persone." Da quando Klein ha caricato il frammento dell'intrusione durante l'episodio di Dr. Who su YouTube nel 2006, l'incidente è stato guardato oltre due milioni di volte.

Come fosse potuto succedere, era la parte relativamente facile da capire della faccenda. Chi fossero i responsabili, invece, era quella difficile. Una delle teorie circolate online per anni ruota intorno a un artista performativo e musicista di nome Eric Fuornier. Eric è stato il creatore della surreale e inquietante serie d'avanguardia "Shaye Saint John," su YouTube. Molti teorici tracciano un parallelo tra lo stile erratico dell'hacker di Max Headroom e la bizzarra star del video di Eric.

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Leggenda vuole che Eric—che viveva nella vicina Bloomington, in Indiana, al tempo, e suonava in un gruppo punk chiamato The Blood Farmers—volesse semplicemente ottenere dello spazio televisivo per i video della sua band. All'ultimo minuto, avrebbe deciso di abbandonare l'idea di mandare in onda uno dei video della band per paura di farsi riconoscere e avrebbe optato per una performance personale e spontanea.

Ma Harry Burgan, ex membro della band di Eric, ha liquidato la teoria. "È una ridicola stronzata," ha scritto per mail. "Eric non capiva niente di montaggio video quando eravamo al liceo. Non abbiamo mai fatto video musicali, tranne forse una volta per uno dei nostri concerti. Non avevamo amici che studiavano comunicazione di massa e non avevamo la strumentazione necessaria. Per di più, credo che l'unica volta che ci siamo trovati tutti e quattro a Chicago sia stato per un concerto dei Pixies al Riviera."

"Eric avrebbe trovato la cosa ridicola," ha detto Burgan. "Io la trovo solo assurda." Per quanto l'hacker potesse esibire doti di intrattenimento simili a quelle di Eric, anche gli altri amici con cui ho parlato hanno smontato questa ipotesi. Eric non ha potuto confermare o negare personalmente la teoria, perché è morto nel 2010.

La seconda teoria più popolare è stata proposta da un programmatore di Chicago di nome Bowie J. Poag e ipotizza che la "communication guerrilla" sia nata dalla cultura hacker locale degli anni Ottanta, e alimentata da un gruppo sciolto di hacker che frequentavano i BBS della zona. Era una scena a cui Poag, allora solo tredicenne, voleva disperatamente appartenere. "C'è una grossa differenza tra il 'geek' anni Ottanta e il 'geek' di oggi," ha detto. Eravamo più isolati, socialmente parlando, rispetto ai ragazzini di oggi."

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Per quanto fosse un novellino, Poag è riuscito a ingraziarsi qualcuno degli hacker più anziati, e ha iniziato a frequentare piccoli ritrovi dove i partecipanti si incontravano per socializzare nella vita reale. Ad una festa del 1987, si ricorda di aver incontrato un uomo basso e peculiare, che dimostrava circa 30 anni. J era a disagio con le persone, forse autistico, ha detto Poag. Il fratello maggiore, K, si prendeva cura di lui; viveva con la sua ragazza in un appartemento, a 40 km dal centro di Chicago e armeggiava con cavi e computer. "C'era veramente poco spazio," si ricorda, e un solo elemento decorativo "normale"—un kite largo e arcobalenato che pendeva dal soffitto in angolo.

I fratelli erano molto uniti. J era un ragazzo tarchiato con gli occhiali colorati, forse sui 30 anni, e aveva un aspetto strano. K," che si ricorda lavorasse per una compagnia telefonica, "aveva un aspetto normale, secondo qualsiasi parametro." J e K, ha aggiunto, non erano i loro veri nomi.

Il fratello più giovane si comportava come un bambino, ma era molto intelligente. "J sapeva un sacco di coste non solo sullo spettro di trasmissione, ma anche di elettronica," ha detto Poag. "Era un hacker delle trasmissioni."

Era anche una persona bizzarra. "Nelle situazioni in cui le persone normali direbbero solo 'mh,' J pronunciava un lungo 'Ohhh." Spaventare le persone in modi perversi era il suo modo per farsi nuovi amici.

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È stato qualche tempo dopo, sostiene Poag, che ha collegato J e l'intrusione sul segnale. "Guardo il tizio mascherato," ha detto, "e vedo J."

Intorno al mezzogiorno del 22 novembre 1987, Poag si trovava a un incontro di geek all'appartamento dei due fratelli, dove c'erano "tre o quattro persone intorno a J. Sorridevano per qualcosa che J stava dicendo e ho sentito la parola 'Big.' All'epoca non ho chiesto a cosa si stessero riferendo… me ne stavo contro il muro, terrorizzato all'idea di essere messo in ridicolo o che mi chiedessero di andarmene."

Il gruppo si è poi spostato in un Pizza Hut lì vicino. "Mentre eravamo là, ho chiesto a un paio di loro che cosa intendessero con la parola 'Big.' K si è piegato verso di me e mi ha detto, 'guarda Channel 11 stasera.'"

Poag si stringe nelle spalle al pensiero di non aver collegato immediatamente le cose il giorno dopo, quando la notizia dell'incidente iniziò a diffondersi. "Il fatto che uno di loro mi disse di guardare Channel 11 quella sera era tra le dozzine di cose strane che ho sentito quel giorno da loro," ha detto. "Sapevo che suonava strano, ma, onestamente, non ho fatto due più due all'epoca. Non mi è suonato nessun campanello nel cervello che potesse essere opera di J neanche da adulto. Ma da un po', più ci penso, più tutto sembra quadrare."

Venticinque anni dopo, Poag ha deciso di postare questa teoria su Reddit, censurando le identità e tenendo i dettagli vaghi. Il post si è diffuso in fretta, e ha risvegliato i ricordi di una manciata di redditor che avevano assistito agli eventi. Ho contattato Bowie per sentire la sua versione e poi ho gli chiesto di farmi da tramite per intervistare i fratelli.

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Bowie è stato felice di assecondarmi. Qualche settimana dopo, mi ha ricontattato. "Ho provato a contattare entrambi separatamente via mail e via Facebook, ma senza risultati," mi ha scritto per mail. Non hanno detto una parola. Non so neanche se il mio messaggio gli è arrivato—l'unica cosa che posso dire con assoluta certezza è di averglielo inviato."

"Penso che sia chiaro che chiunque fosse il responsabile, non ha interesse a parlarne." Un imbarazzo sociale, più che la paura di conseguenze legali, potrebbe essere il motivo principale per cui non vuole venire allo scoperto, secondo lui. "Se fossi in J, l'attenzione pubblica che otterrei per aver ammesso questa cosa mi farebbe molta paura."

La tesi di Poag stessa potrebbe essere solo una truffa ben elaborata, uno stratagemma per distrarre l'attenzione da qualcun altro, magari lui stesso. Poag non ha saputo fornire prove tangibili alla sua tesi, tranne i commenti fatti da un altro redditor che sostiene di ricordarsi i fratelli. "Dopo la violazione della trasmissione," scrive il commentatore, "girava una voce su chi fosse il responsabile. Tanti puntavano il dito verso i ragazzi che vivevano in quell'appartamento. Ovviamente la regola era negare, negare, negare…"

Su mia richiesta, Poag ha fatto un ultimo tentativo per convocare il duo di hacker attraverso una mail certificata. Ha detto di aver usato servizi per la ricerca di informazioni private e di aver scoperto che i fratelli erano co-proprietari di una casa, in fondo alla via dove abitavano i genitori. Dopo settimane di attesa, mi ha scritto di nuovo, esasperato dalle mie richieste. "Mi rifiuto di provarci ancora," ha scritto. "Mi sembra chiaro che vogliono essere lasciati in pace, e ho tutta l'intenzione di rispettare la loro volontà."

A maggio, Poag è tornato su Reddit per raccontare le risposte ricevute al suo post, inclusa la mia, ribadire il suo desiderio di mantenere i nomi di J e K segreti e stroncare l'idea che lui stesso fosse coinvolto. "Per la cronaca, non sono né J, né K, né nessuno degli pseudonimi che ho citato," ha scritto.

Klein non si beve la storia di Poag "per tutta una serie di ragioni," ha detto. "Chiunque fosse 'Max,' di certo non si comportava come uno con la sindrome di Asperger—anche se fosse stato sotto l'effetto di qualche droga."

Più probabilmente, rimugina Klein, i colpevoli avevano una relazione speciale con la WGN. "È importante tenere a mente che questo scherzo è stato progettato per e contro la WGN." Dopo aver sferrato l'attacco al segnale della WGN, gli intrusi se la sono presa con la WTTW. Ci sono diversi riferimenti alla WGN—il nome di Chuck Swirsky, la scelta dell'orario, che coincideva con le notizie sportive, il Tribune, e Clutch Cargo, che andavano in onda sulla WGN.

"Che fosse un ex impiegato della WGN-TV amareggiato?" si è domandato Klein. "O qualcuno rifiutato a un colloquio? Forse un ingegnere o qualcuno con le conoscenze e la strumentazione necessarie per portare la cosa a buon fine?"

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I titoli su Max. Illustrazione di Courtney Nicholas

Mosso in parte dalle ricerche per questo articolo, Klein ha aperto la mail MaxTips@fuzzymemories.tv, con la speranza che qualcuno possa contribuire con informazioni rilevanti, o che l'hacker di Headroom in persona decida di farsi avanti.

"Onestamente credo che questo mistero possa ancora essere risolto," ha detto. "Ho il sospetto che molte persone all'epoca non parlarono perché avevano paura di perdere il lavoro o la reputazione in un ambiente competitivo come quello televisivo. La cosa assurda è che nessuno abbia sputato il rospo neanche dopo tutti questi anni."

Max Headroom non ha tormentato Marcus, l'investigatore in pensione, allo stesso modo. La sua esperienza con gli attacchi alle radio e alle reti televisive gli ha fatto sviluppare una certa tolleranza per il bizzarro. "Nel mondo radio succedono un sacco di cose strane. Puoi combinare qualcosa di assurdo una volta tanto e cavartela. Se lo fai diverse volte, le possibilità di essere beccato aumentano. E non abbiamo notizie di questo tizio da oltre vent'anni."

Il Dipartimento di Giustizia si è rifiutato di fornire un commento alla vicenda. Ma a livello giuridico, l'Headroom Hacker del 1987 sarebbe esente da imputazioni, stando al manuale relativo al cyber-crimine: "In assenza dei limiti dettati da uno specifico statuto, si applicano i parametri federali di cinque anni."

Negli Stati Uniti, un hacker che compie un attacco ai danni di una rete televisiva potrebbe essere imputato secondo il Computer Fraud and Abuse Act del 1986, una legge che è stata utilizzata per perseguire—con quelle che i dissidenti hanno definito pene "draconiane"—una varietà di hacker relativamente benigni negli ultimi anni, inclusi Aaron Swartz e Andrew Auernheimer.

Ma l'hack di Headroom non era come quelli che fanno notizia oggi e che hanno spesso toni politici o sociali. Da allora, la digitalizzazione dei sistemi televisivi e l'uso delle linee di fibra ottica e di segnali criptati ha fatto sì che gli attacchi alla televisione sembrassero sempre di più gli artefatti di un'altra era. E quando si guarda alla storia, nessuno è mai arrivato ai livelli di Headroom quanto a fama e stranezza. Non c'erano né motivi né messaggi chiari, e a distanza di trent'anni, nessun chiaro colpevole. È stato un hack di e per quel tempo, fatto per la curiosità e la gloria del gesto in sé.

È interessante anche per chi studia i mezzi di comunicazione, forse—un fenomeno della cultura cyberpunk, una protesta anarchica decenni prima che Anonymous e l'hacktivismo diventassero termini noti, che ha ricordato al suo ignaro pubblico quando fosse davvero ignaro. Ma la forza dell'incidente sta anche nella sua oscurità. Mi chiedo se gli hacker avessero mai pensato che il loro momentaneo rapimento dello spettro di trasmissione avrebbe trovato nuova vita in Internet, dove va in onda all'infinito, per sempre soggetto a nuove analisi e nuovo stupore. Continua a esistere nello spazio ambiguo tra il misterioso e lo spaventoso, lo stesso luogo in cui anche "quell'hacker" vive.

Nel marzo del 1989, poco dopo l'arresto del venticinquenne Kevin Mitnick, colpevole di essersi infiltrato nei computer dell'NSA, il Tribune rifletteva su questo tipo di individui, relativamente nuovi. "Considerati solo eccentrici amatori fino a qualche tempo fa, gli hacker oggi sono spesso visti come una forza malevola le cui arcane conoscenze e metodi irresponsabili minacciano la fondamentale utilità dei computer. Le persone d'affari li vedono come criminali intenti a rubare soldi e informazioni." Non c'erano riferimenti all'hack subito dalla città natale del giornale, uno che era sembrato mirare dritto ai media, e forse proprio ai "più importanti fissati di giornali del mondo."

Qualunque fosse il motivo, la vittoria di Headroom Hacker quel giorno e dopo tutti questi anni, potrebbe essere la sua inquietante persistenza. Nonostante le sue origini analogiche, riempie ancora i nostri schermi. Un quarto di secolo dopo, l'immagine spettrale di un hacker che interrompe la programmazione prevista solo per—si direbbe—il gusto di farlo, tiene ancora sveglie le persone.

Per cercare qualche barlume di senso, Poag torna al personaggio di Max. Nel programma televisivo, il "vero" Max Headroom interrompeva le trasmissioni di Channel 23, facendo il verso al potere ipnotico dei media.

"Per qualche prezioso secondo, la vita ha imitato l'arte," mi ha scritto Poag nell'ultima mail. "Quanto valore ha questa cosa? Ci ha permesso di sbirciare dietro un velo… il pubblico ha visto un animale raro e in via di estinzione, un hacker duro e puro. Qualcosa di reale, qualcosa di diverso dal non-sense hollywoodiano per cui tutti si gasano. Potevano decidere da soli se ridere dello scherzo di qualcuno o esserne inorriditi."

Ha collaborato a questo pezzo Alex Pasternack, @pasternack

@reelchrisk