CoconutKitty143
Diana Deets e Coconut Kitty. Foto via@coconutkitty143.
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Una creator di OnlyFans che modifica le sue foto è accusata di 'paedo baiting'

CoconutKitty143 è stata attaccata per aver modificato le sue foto per sembrare minorenne.

La tiktoker Bekah Day stava scrollando Reddit in cerca di materiale per la sua serie “Instagram vs Reality” e continuava a imbattersi nella foto di due donne messe a confronto, l’una sui venti o trent’anni e l’altra apparentemente adolescente. “Ho pensato subito ci fosse dietro qualcosa,” racconta Day in una telefonata con VICE.

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In effetti, scartabellando attraverso il feed dell’account Instagram @coconutkitty143, Day aveva scoperto che le donne della fotografia erano in realtà la stessa persona. L’account apparteneva a una creatrice di contenuti NSFW che modificava pesantemente le foto—dove figurava in gran parte in bikini o in lingerie—per sembrare molto più giovane, un’adolescente o una preadolescente.

“Non credo sia un comportamento particolarmente positivo,” sottolinea Day, che proprio per questa ragione ha poi postato un video su TikTok dove chiama in causa Coconut Kitty—conosciuta anche come Diana Deets—e avanza l’ipotesi che le foto funzionino da “materiale per pedofili.” Il video è diventato virale ed è stato oggetto di un articolo di Vox, che inseriva la faccenda nel quadro delle truffe di catfish su TikTok.

Deets è poi venuta a scoprire del video contro di lei grazie all’ex marito: “Mi ha raccontato che dicevano brutte cose su di me. Ma non l’ho voluto guardare e gli ho detto di ignorare il tutto.” Secondo Deets, non è la prima volta che riceve accuse simili; in passato era accaduto per opera della youtuber Ready to Glare. Tuttavia, dopo essersi accorta dell’andamento del video e averlo guardato, è rimasta particolarmente ferita all’idea che qualcuno la accusasse di puntare a pedofili.

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Tanto più che la faccenda è degenerata in fretta in accuse di “adescamento di minori” da parte di Kate J Oseen, un’attivista anti-pornografia che si auto-descrive come “alleata nella lotta contro la tratta degli esseri umani.” Deets ha negato tutto e ha ribadito che “Non c’è cosa peggiore di ricevere simili accuse. Non mi rivedo per niente in queste intenzioni.”

Deets condivide anche foto di nudo e storie erotiche su OnlyFans, sempre come Coconut Kitty, e afferma che il fatto di aver lasciato foto non modificate sul feed sia la prova della sua buona fede. Secondo lei, @coconutkitty143 dovrebbe essere inteso come una creazione fittizia, di pura fantasia.

Diana Deets and CoconutKitty143

Deets next to Coconut Kitty. Photo: @coconutkitty143

“Sono un’artista,” spiega. “Ho dipinto per anni e poi mi sono stancata delle persone che mi riconoscevano solo come sex worker. Quindi ho creato un personaggio basato sugli anime giapponesi, o sul modello di cartoni animati della Disney come Ariel o la principessa Jasmine.” Tutti personaggi che, tiene a sottolineare, appaiono estremamente giovani, con volti infantili e corpi irrealisticamente formosi.

Dal video su TikTok è poi scaturito un grosso dibattito online: il comportamento di Deets è sbagliato o direttamente immorale? Secondo alcuni commentatori, “si tratta di contenuti pericolosi che vanno oltre le fantasie personali,” mentre altri ritengono che in questo modo si promuova direttamente la pedofilia. Tuttavia, la questione non è così semplice. In fondo, siamo tutti un prodotto del nostro ambiente e non è chiaro chi debba decidere rispetto ai limiti di un certo immaginario. Tanto più che, se esiste un mercato per questo tipo di contenuti—come testimoniato dai tre milioni di follower di Coconut Kitty—, bisognerebbe anche stabilire o suddividere le responsabilità tra utenti e creatori.

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“Non mi piace l’idea di dover sembrare più giovane, ma ne capisco le ragioni,” spiega Catjira, una cosplayer attiva su OnlyFans. Secondo lei, la responsabilità e la pressione esercitata ricadono interamente sugli spettatori maschili: “Sono loro a volerlo. Io ho cominciato a 22 anni e ai tempi sembravo averne molti meno. Poi ho iniziato a perdere sempre più utenti, perché andavano in cerca di modelle più giovani. In sostanza, invecchiando ho smesso di interessare a quel tipo di pubblico. Purtroppo, molte donne nella stessa situazione cercano di riguadagnare quei fan senza capire che ci sono persone che le apprezzano per quello che sono, età e aspetto compresi.”

Mistress Harley, una findomme e dominatrice californiana, sostiene che la questione alla fin fine si riduca all’ossessione della società nei confronti della gioventù. “Ho il seno rifatto e dei tatuaggi. Questo è il modo in cui mi piace apparire,” spiega. “Mi piace l’idea di avere un aspetto giovanile, perché ne capisco il ruolo e il valore nella nostra società. A mio avviso, il discrimine si ha quando si viene coinvolti in attività illegali. La fantasia, invece, appartiene al sex work. E i professionisti non sono responsabili del modo in cui viene consumata la loro arte, esattamente come tutti gli altri artisti.”

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Chiedo a Deets—che non vuole condividere la sua età, perché a suo avviso “irrilevante”—se senta la pressione di dover apparire giovane, in quanto content creator donna. “Sono cresciuta in questo mondo di Kardashian che spinge le giovani donne ad avere un certo aspetto,” risponde. “Sono un prodotto di questa realtà? Certo! Sarebbe impossibile non esserlo.”

A prescindere, Deets trova “folle” l’idea che i suoi contenuti siano indirizzati a pedofili e aggiunge che “non mi sembra di fare nulla di diverso da un sacco di influencer che modificano pesantemente le loro foto.”

Ha il dubbio che tra chi segue i suoi contenuti ci siano pedofili? “Non lo so,” risponde, pensierosa. “Preferisco non categorizzare o etichettare una persona—è un’accusa grossa, quella. Nessuno ha mai detto niente che lasciasse intuire che secondo loro ero minorenne.” Se una persona si rivolgesse a lei presupponendo che sia una bambina, Deets la “denuncerebbe al 100 percento.”

Chelsea Ferguson, fondatrice della piattaforma di contenuti per adulti Admire Me VIP, dice che, per quanto lei stessa non modifichi le sue foto con lo scopo consapevole di apparire più giovane, comprende bene il desiderio di farlo. “Ritocchi e filtri sono parte dell mia vita; le aspettative che si creano sui social media sono diventate parte della mia carriera,” dice.

“Se non fa male a nessuno e le persone che la seguono apprezzano i suoi contenuti, perché no?” aggiunge Ferguson. “Ci sono un sacco di fetish e kink nel mondo adulto—se trovi la nicchia giusta puoi guadagnare di più.”

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Sembra proprio che funzioni: Deets ha quasi 11.000 follower su OnlyFans, dove chiede 10,99 dollari di abbonamento mensile per accedere a foto, video e clip audio esclusive. “Penso abbia trovato una nicchia che funziona,” commenta l’utente di TikTok Day. “Ma penso che un sacco di uomini inquietanti la seguano e so che lei è consapevole al 100 percento di chi compone il suo pubblico e lo sfrutta a suo vantaggio, secondo me.”

Da quando il video di TikTok è diventato virale, Deets dice di aver subito doxing e minacce—forme di abuso che Day dice categoricamente di non approvare. “Alla fine può fare ciò che vuole, ma possiamo aprire una conversazione e chiedere se sia normale?” ribatte Day. “Penso che sia un comportamento discutibile ringiovanirsi così tanto in contenuti per adulti.”

“La nostra cultura feticizza le persone più giovani,” spiega Mistress Harley. “È ipocrita denunciare questa donna solo perché è una sex worker, quando nessuno denuncia i milioni di donne che quotidianamente usano filtri e chirurgia plastica per sembrare più giovani.”

Le dico che magari le persone denunciano anche il problema su scala più ampia, ma forse non al punto da spingere la gente a smettere di cercare di sembrare più giovane. Mi risponde con un’emoji che ride fino alle lacrime: “È vero.”

Dalla sua casa in California, Deets è rimasta poco entusiasta dell’improvvisa notorietà. “Il bullismo di massa e questa caccia alle streghe sono molto più dannose di qualsiasi cosa abbia fatto io.” Alla fine, però, riesce a vedere entrambe le prospettive. “Se non mi conoscessi e vedessi il video, non farei certo quello che hanno fatto molti.”