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Tecnologia

NoTube Contest è la gara per i video meno interessanti di YouTube

"Perché il video in questione è stato realizzato, perché è stato pubblicato e perché qualcuno dovrebbe vederlo?"
Immagine: YouTube

Siamo ormai quasi alla fine del 2016, e la storica affermazione* di Mitchell Kapor, "Ottenere delle informazioni da internet è come cercare di bere da un idrante," sembra ormai una barzelletta. Tra le altre decine di dati che tentano di definire un indice di grandezza per internet, ce n'è uno particolarmente sbalorditivo: secondo le ultime stime ogni minuto vengono caricate circa 300 ore di video su YouTube—Come si fanno a vedere 300 ore di video in un minuto, per stare al passo con tutto? Semplice: non si può.

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*Ma poi storica affermazione perché? Ho passato esattamente 20 minuti a cercare la fonte di questa citazione sentita e strasentita ma niente da fare—Se sapete da dove arriva scrivetemi.

"In un periodo storico ossessionato dalla preservazione digitale, dai database costantemente in crescita, dalle pratiche di search engine optimization e le enciclopedie illimitate, NoTube è qui per indagare sul lato oscuro dei mezzi di produzione," si legge nella pagina about del sito di NoTube.

Il progetto è stato creato e viene portato avanti dal collettivo artistico italiano IOCOSE, che avevamo già ospitato poco tempo fa qui su Motherboard con la loro ultima opera: un memoriale per i droni caduti in guerra. NoTube ha recentemente inaugurato l'edizione 2016 del suo contesto: l'obiettivo è di far emergere tutti quei video ormai esclusi dalle pratiche di indicizzazione sempre più rigide involontariamente imposte da YouTube.

"Il progetto NoTube mette in discussione, con fare ironico, le implicazioni della filosofia dello user-generated content del Web 2.0," si legge nella pagina about del sito. "Un sito come YouTube è costruito sulla premessa che ogni upload effettuato sulla piattaforma verrà salvato e conservato, a prescindere dalla sua qualità, utilità, significato o valore," continua.

"Per questo motivo, il database di YouTube aumenta costantemente le sue dimensione, e le opzioni disponibili per la ricerca e il filtraggio di una così grande quantità di dati sono indispensabile," continua la pagina. "Parole chiave, link, descrizioni e titoli rendono ogni video più o meno rilevante a seconda della richiesta dell'utente,"—Il NoTube Contest mira a prendere queste premesse e ribaltarle completamente, tentando di raccogliere tutto ciò che fugge involontariamente da queste linee guida. Per capirci, l'edizione 2015 aveva coronato questo video come vincitore:

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"NVV2," il video vincitore dell'edizione 2015.

"Nel NoTube Contest vince chi riesce a trovare il video di minore valore su YouTube," mi spiega Paolo Ruffino, del collettivo IOCOSE. "I criteri per stabilire il valore di un video sono legati a tre domande fondamentali: perché il video in questione è stato realizzato, perché è stato pubblicato e perché qualcuno dovrebbe vederlo? Se non si riesce in nessun modo a rispondere a queste domande, allora è un buon video da inviare al nostro concorso," mi spiega.

"A concorso chiuso, noi IOCOSE selezioniamo i video che più si avvicinano alla totale mancanza di valore. Durante la premiazione finale (quest'anno a Il Colorificio, 16 dicembre, Milano) il pubblico in sala è invitato a votare il video vincitore," continua Paolo. "Proiettiamo i video selezionati e quello che suscita la minore reazione vince il concorso. Una sorta di applausometro al contrario—Il vincitore si aggiudica un buono per un pranzo da Pasta Pomodoro, ristorante italiano di San Francisco, situato tra Cherry Avenue e Bayhill Drive, immediatamente di fronte agli uffici di YouTube."

Il NoTube Contest è piuttosto rodato: infatti si svolge ormai ogni anno dal 2009, "Avevamo notato che la crescita dei social network e in particolare di servizi di video sharing come YouTube incoraggiavano esplicitamente la produzione di dati da parte degli utenti," mi spiega Paolo. "Oltre a qualche video buffo, a qualche documentario interessante, oltre i videoclip amatoriali, c'erano sempre più "cose" senza alcun senso—Non solo brutte, ma proprio prive di alcuna ragione d'esistere," mi spiega Paolo, raccontandomi della genesi di NoTube.

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"Vanessa Hudgens teases her adorable dog Darla with a ball", il video vincitore dell'edizione 2014.

"Eppure YouTube, oggi come ieri, conserva questi dati e li archivia tutti, meticolosamente. Il NoTube Contest nasce dalla domanda su come osservare questa immane quantità di immagini, senza ingiustamente trasformarla in qualcosa che non è," mi spiega. "Non cerchiamo di trovare il bello tra questi video, non vogliamo riderne, e neppure glorificarli, ma invitiamo i partecipanti a perdersi in questo vortice di video senza alcun senso e apprezzarne l'estetica. Un aspetto fondamentale del NoTube Contest è proprio la vertigine data della ricerca di qualcosa che non ha motivo di essere trovato."

Il progetto non è puramente goliardico: in un certo senso si tratta di una riflessione sulle reali ragioni di esistere di YouTube e piattaforme simili, "I video privi di valore del NoTube Contest non sono una strana eccezione di YouTube, ma la regola," mi spiega Paolo. "Premiamo proprio chi riesce a invertire la logica della ricerca e a trovare quello che meno vuole essere trovato (seppure sia presente in quantità così abbondante). Il motore di ricerca di YouTube infatti privilegia i video indicizzati, già visti, realizzati da utenti affermati e così via," continua. "Cercare un file che non ha tag, titoli, collegamenti e neppure visualizzazioni è un'impresa complessa," conclude Paolo.

Per partecipare al NoTube Contest basta postare su Facebook o Twitter il link al video trovato su YouTube accompagnandolo all'hashtag #notubecontest16—Il concorso si chiuderà il 13 dicembre e tutti i selezionati saranno contattati in privato per la buona novella.

La cerimonia di premiazione si svolgerà il 16 dicembre alle 18:30 a Il Colorificio, in via Giambellino 71, a Milano, in occasione dell'opening della nostra mostra personale 'Failing Forward'.