Panagiotis Maidis.Tredici persone, di cui sei minorenni, sono state arrestate ieri sera nel centro di Atene durante gli scontri tra la polizia e i partecipanti alla manifestazione per il settimo anniversario della morte di Alexis Grigoropoulos.Il 15enne era stato ucciso nel 2008 nel quartiere ateniese di Exarcheia dall'agente Epaminondas Korkoneas. Il poliziotto è in seguito stato condannato all'ergastolo per omicidio volontario, senza attenuanti. L'episodio è considerato la miccia dei disordini del 2008 in Grecia—e da allora, le proteste e gli scontri violenti si verificano a ogni commemorazione. Quest'anno Nikos Romanos, anarchico e testimone dell'omicidio ora in carcere per furto, ha dichiarato che la manifestazione sarebbe stata il preludio di un "dicembre nero"—ma la famiglia di Grigoropoulos ha detto di opporsi a ogni sfruttamento della memoria del figlio a fini violenti o politici.
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Due sono state le manifestazioni ad Atene in memoria del giovane: la prima è cominciata alle tre ed è stata guidata da studenti universitari e gruppi di sinistra, con cori e slogan focalizzati su questioni politiche e sociali come le ultime misure imposte dall'Unione Europea alla Grecia. Nonostante qualche lancio di sassi iniziale contro la polizia, la marcia è stata pacifica.Intorno alle sei i gruppi antiautoritari si sono radunati in Propylea per la seconda manifestazione, e si sono uniti in cori in memoria di Alexis Grigoropoulos, per la libertà e contro la polizia. La violenza è esplosa tra Panepistimiou e Voukourestiou, dove i manifestanti hanno iniziato a lanciare molotov e forzare le linee di polizia. Gli scontri si sono poi spostati a Exarcheia, dove sono durati fino al mattino.A notte fonda, il monumento ad Alexis Grigoropoulos a Exarcheia era pieno di fiori.
Thanasis Kamvisis.
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Foto di Thanasis Kamvisis.