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televisione

13 frasi di Temptation Island che non dovresti mai usare nella vita reale

"Ho la malattia delle donne," "Ti ho dato una vita" e molte altre cose da non dire mai se ci tieni alla tua relazione.
Vincenzo Ligresti
Milan, IT

Ogni anno è sempre la stessa storia: Temptation Island ottiene un botto di share, detta tendenza su Twitter e le frasi dei concorrenti diventano materiale per meme.

Ovviamente il programma—che segue sei coppie smistate in covi di tentatrici e tentatori scolpiti nel marmo—è da prendere per quello che è: un esempio di tv popolare italiana da fruire nell'unico modo possibile, se non vuoi rimanerci secco. (Spoiler>unico modo>con ironia).

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Ma cosa succederebbe se iniziassi a parlare come Riccardo, Lara e compagnia bella nella vita reale? Ne usciresti incolume? La tua relazione continuerebbe a gonfie vele? Tralasciate le scritte struggenti al ketchup o quelle che non vorremmo sentire manco in tv, ne abbiamo selezionate un po' per capirlo.

"Vogliamo testare il nostro amore" (cit. un po' tutti)

Possibile conseguenza nella vita vera: dopo aver messo sul piatto questa grande opportunità per la tua relazione e una possibile estate un po' meno noiosa, te ne dimentichi perché non è che ci credessi davvero, volevi solo fare presente che poteva succedere, ci potevi pensare.

Grosso errore: dopo due mesi sei single, e hai accantonato abbastanza tradimenti da perdere fiducia nelle relazioni per il resto della tua esistenza.

"Lo smonto come un mobile dell’Ikea" (Lara)

È una perifrasi per affermare il repentino disappunto nei confronti del proprio partner errante. La frase parte dalla nota leggenda secondo la quale una volta montato un mobile Ikea sia praticamente impossibile effettuare il procedimento inverso. Livelli di contraddizione: musiche di Gomorra.

"Ho un video per te" (Filippo Bisciglia)

E poi sono dei pappagallini carini su Instagram.

“Ma che occhiolino, era un tic” (Oronzo)

A meno di non cominciare convintamente a strizzare gli occhi fino alla fine della tua relazione (che potrebbe coincidere con la tua morte), hai commesso un grosso errore.

"Ha sbagliato"

Nel mondo reale si dice: ti ha messo le corna.

"Io voglio morì zitella" (Martina)

Attenzione. Se non lo pensi ma ti ci impegni troppo, sorpresa! Potrebbe avverarsi.

(disclaimer: vale per tutti).

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"Vivi la vita ma non lasciarti vivere dalla vita" (Federica)

Frase di difficile interpretazione. Potrebbe essere una rivisitazione futuristica della nota frase Panta Rei attribuita al filosofo Eraclito? Della famosa fregnaccia battuta de L’amore non va in vacanza, che recita testualmente, “Nei film c'è la protagonista e c'è la migliore amica. Tu, te lo dico io, sei una protagonista, ma per qualche stupida ragione ti comporti da migliore amica”? Oppure una maniera carina per dire che le occasioni da fedifrago debbano essere colte come fossero mele mature nel giardino dell’Eden?

Qualcuno ha il numero di Laura Pausini?

In ogni caso non ti capirebbe nessuno.

“Io fondamentalmente da solo sono felice” (Francesco)

Ripetiamo insieme. Si dice: mi piace avere i miei spazi, mi piace avere i miei spazi, mi piace avere i miei spazi.

“Mi spieghi cosa ci vedi di male? Qual è la cosa che non va?” (Riccardo)

È una frase che si dice solo nel caso in cui si ha a disposizione un tempo uguale o maggiore a quattro anni luce moltiplicati per i conseguenti insulti ( immaturo/a, non ho parole, schifo, ma perché stai con me?, Ma con chi mi sono messa/o?, stronzo/a, senza tatto, ma ti senti quando parli?, incredibile, allora quella volta a capodanno…, che scostumato/a!, schifo, forse è meglio se ti chiarisci le idee, e quella volta che ci hai provato palesemente con mia/o cugino? mi hai deluso, fiducia zero, schifo, ridicolo, Io la figura del/la polla/o che sta con la/il polla/o non la faccio).

"Non so se sono innamorato di lei o è solo abitudine" (Michael)

Oltre a testare il vostro amore, non vuoi andare a letto con lei/lui perché ti annoia? Libera la tua agenda del 2019 perché ho una brutta notizia per te: è solo abitudine.

"Ti ho dato una vita!" (Martina)

Unico contesto in cui questa frase non fa sembrare dei melodrammatici ma delle persone giustamente oltraggiate: partita di Super Mario.

“Sono battute che mi appartengono” (Riccardo)

Cfr "Mi spieghi cosa ci vedi di male? Qual è la cosa che non va?"

"Sai che ho la malattia delle donne" (Oronzo)

A differenza di quanto potrebbe sembrare, la "malattia delle donne" non è quella cosa che ti fa venire i tic all'occhio (cfr.) e dire cose come: "Sono sicuro che al 100% che sbaglierò, ma so per certo che lei mi perdonerà." È una scusa e non regge nemmeno per il tempo impiegato da Filippo Bisciglia a passare da un'espressione afflitta all'altra davanti al falò.